Wacky Life (Camren)

13.

Era il penultimo giorno della loro avventura in Messico, precisamente il sesto, e l'indomani sarebbe arrivato il momento di abbandonare quel resort da sogno, le sue splendide spiagge e la cultura vibrante che aveva arricchito ogni loro giorno. Lauren, mentre si preparava per la serata, non poté fare a meno di sentire una crescente malinconia. Il resort, con le sue palme ondeggianti e il mare cristallino, era divenuto molto più di una semplice meta di vacanza; era diventato un luogo di rifugio e connessione profonda con le sue migliori amiche.

Ogni angolo di quel paradiso sembrava aver preso vita attraverso le loro risate, le conversazioni serali e le lunghe passeggiate lungo la riva, quando l'acqua luccicava sotto la luce del tramonto. I ricordi di quelle esperienze, impresse nel suo cuore come fotografie sbiadite ma indimenticabili, avevano creato un legame indissolubile con quel posto.

Lauren si fermò davanti allo specchio del bagno, il viso ancora solcato da tracce di crema solare e una leggera abbronzatura che testimoniava i giorni trascorsi all'aria aperta. La consapevolezza di dover lasciare quel luogo la colpì con forza, facendole sentire una stretta al petto.

Si passò con delicatezza un po' di crema sul viso arrossato dal sole, mentre i suoi capelli mossi e scuri incorniciavano il volto e mettevano in risalto i suoi occhi verdi, ora più luminosi che mai. Con precisione, applicò del correttore sotto agli occhi, attenuando le leggere ombre che si erano formate durante le lunghe giornate al sole. Con mani esperte, tracciò una sottile linea di eyeliner lungo la palpebra superiore, seguita da un velo di mascara che apriva e valorizzava il suo sguardo. Il trucco, semplice ma curato, era pensato per una serata in compagnia delle sue amiche, per celebrarne insieme l'ultimo giorno in quel luogo che era diventato speciale.

Dinah, accanto a lei, aveva scelto un trucco decisamente più elaborato e sofisticato, come era solita fare. Decise -a sua detta- di attirare l'attenzione con un look più audace, puntando a fare colpo su qualche affascinante "chico" messicano. Mentre si dedicava con cura alla sua preparazione, la musica in sottofondo, attentamente selezionata da lei, riempiva l'ambiente. Le note di una canzone di Beyoncé, vivaci e coinvolgenti, costituivano la colonna sonora perfetta per quella serata, aggiungendo un tocco di energia e glamour alla loro routine.

Dinah, immersa nella musica pulsante che riempiva la stanza, si lasciò andare a una danza leggera e frenetica, i suoi movimenti sinuosi e ritmati seguivano il ritmo della canzone di Beyoncé. Con un sorriso divertito, si avvicinò a Lauren e, con un gesto giocoso, le diede uno schiaffo leggero sui glutei, suscitando un'esclamazione sorpresa e una risata involontaria da parte di Lauren.

Dinah, ridendo per la reazione di Lauren, si voltò verso di lei con un'espressione maliziosa e dichiarò: <Questa sera dobbiamo assolutamente riprenderci la tua professorina!> Indicando Lauren con un gesto scherzoso, le sue parole però provocarono un cambiamento immediato nel volto di Lauren, che si fece improvvisamente cupo.

Da quella sera in cui erano state sorprese mentre stavano per scambiarsi un bacio, la situazione con Camila era degenerata. Ogni tentativo di Lauren di riallacciare il rapporto si era rivelato infruttuoso. Anche i tentativi di avvicinarsi, come bussare alla porta della sua stanza, erano stati vani. Talvolta, sembrava che Camila fosse semplicemente assente, mentre altre volte Lauren aveva avuto il sospetto che fosse deliberatamente ignorata.

Il muro di silenzio e freddezza eretto da Camila aveva lasciato Lauren con un profondo senso di incomunicabilità e sconforto. Le parole di Dinah, sebbene pronunciate con leggerezza, colpirono un nervo scoperto, rievocando il dolore di una connessione ormai compromessa e la frustrazione di non poter risolvere la situazione.

<Ehi> disse Dinah, avvicinandosi a Lauren con un'espressione di sincera preoccupazione. Le posò una mano sulla spalla e, vedendo il velo di tristezza negli occhi della sua amica, la avvolse in un abbraccio stretto e caloroso. <Mi dispiace se ti ho rattristata> aggiunse, con un tono morbido e compassionevole.