Lauren si fermò sul marciapiede, avvolta nel suo pesante cappotto mentre osservava la neve cadere silenziosamente intorno a lei. Il freddo penetrava attraverso i suoi strati di abiti, ma non era solo il gelo ad accarezzarle la pelle, era anche la magia dell'inverno che la circondava.
Era il 14 novembre e il termometro segnava un freddo pungente di -6 gradi. I fiocchi di neve scendevano rapidamente, formando un tappeto candido e soffice sul selciato, mentre gli spazzaneve continuavano instancabilmente il loro lavoro da ormai ore.
Lauren decise di controllare l'orologio sul suo polso, sperando che il tempo trascorso non fosse stato così ingiustamente breve. Ma quando vide che erano solo le 7:30, un'espressione di frustrazione si dipinse sul suo volto. <7:30> mormorò, emettendo un suono di sbuffo sonoro. <È ora di andare>
Lauren si voltò verso casa sua, la porta era socchiusa, e un filo di luce si insinuava al suo interno. Una leggera brezza gelida faceva ondeggiare le tende bianche della finestra, e il profumo di umidità si mescolava con l'aria fresca che le gelava il naso. Avanzò con cautela, scrutando l'interno con occhi ansiosi.
Dalla finestra, intravide la figura di suo padre mentre si affrettava a sistemarsi la cravatta. I suoi gesti erano veloci e impazienti, il suo volto rifletteva la frenesia di una giornata lavorativa travagliata e, soprattutto, la serata di eccessi in alcool. Una sfumatura di tristezza offuscava i suoi occhi stanchi, come se la consapevolezza della sua assenza pesasse già sul suo spirito.
Uscì frettolosamente dalla porta, e le sue parole, cariche di premura, la raggiunsero. <Lauren, non so a che ora sarò a casa quindi ordina del cibo> disse con un sorriso affaticato, cercando di compensare la sua imminente assenza con un gesto di premura. Il tono della sua voce era impregnato di rimorso, una nota dolente che tradiva il peso delle sue responsabilità.
<Che novità> sospirò Lauren tra i denti, il suo tono carico di delusione e amarezza. Annui lentamente, sentendo il peso delle parole cadere sulle sue spalle, era delusa dal comportamento del padre, ma nonostante questo nel suo cuore desiderava ardentemente che suo padre potesse trascorrere più tempo con lei ed essere quello di una volta. Ma sapeva che il lavoro, come qualunque altra cosa, veniva prima di tutto, e soprattutto prima di lei. Doveva imparare ad accettarlo, anche se il suo cuore urlava di desiderio per una relazione più profonda e autentica con suo padre.
Quando suo padre si avvicinò in modo frettoloso, Lauren sentì il profumo di colonia mescolarsi all'odore di Alcool. Lasciandole un bacio sulla guancia, il contatto improvviso fece fremere la sua pelle, ma non nel modo desiderato. Era più un brivido di disagio che le corse lungo la schiena, come se quel gesto affettuoso fosse diventato un estraneo nella loro dinamica familiare.
<A stasera> disse suo padre con un sorriso affaticato, prima di allontanarsi rapidamente. Lauren rispose con un sorriso forzato, cercando di nascondere la delusione che bruciava nel suo petto. <Sì, a stasera> rispose con un filo di voce, mentre i suoi occhi seguivano il padre che si allontanava.
Con un sospiro, Lauren chiuse la porta dietro di loro e si appoggiò contro di essa, sentendo un groppo di tristezza stringerle il petto. Era come se ogni volta che suo padre se ne andava, si portasse via un pezzo di lei con sé.
Sapeva che quella sera non l'avrebbe rivisto, sarebbe andato in qualche bar ad ubriacarsi e sarebbe tornato in tarda notte.Il telefono vibrò nella sua mano, e con un'occhiata rapida vide il nome di Normani che lampeggiava sullo schermo. Un tentativo di distoglierla dalla sua malinconia, ma anche nelle parole digitali non riusciva a trovare quel conforto tanto desiderato.
Con un sospiro, Lauren compì il numero di Normani, le dita tremanti leggere sul touchscreen mentre aspettava che rispondesse. Il cuore le batteva velocemente nel petto, come se la sola idea di sentirsi meno sola la riempisse di un'ansia nervosa mista a speranza.
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Wacky Life (Camren)
FanfictionLauren, una studentessa di psicologia dal passato burrascoso e pessimista sul futuro, si ritrova ad affrontare un nuovo semestre con la timida speranza di trovare un po' di luce nella sua vita. Incontra la sua insegnante Camila, una donna dolce, pos...