Nel buio vellutato dei suoi sogni, Lauren si trovava avvolta da una nebbia sottile che velava ogni dettaglio. Le sensazioni le accarezzavano l'anima con un tocco lieve ma persistente, come un'eco di emozioni lontane. Una dolce nostalgia le avvolgeva il cuore, un senso di rimpianto indefinito che le faceva stringere le mani nel vuoto. Non c'era nulla di tangibile da afferrare, solo il fluire di sentimenti sfuggenti che le facevano percepire una verità inafferrabile, ma che non riusciva ancora a comprendere.
Nel suo sogno, Lauren si trovava in un luogo familiare, ma le strade erano diversamente familiari, come se fossero stati mescolati ricordi di luoghi differenti in un unico scenario onirico. Camminava attraverso vicoli che le sembravano noti, ma che non riusciva a ricordare di aver mai visto nella realtà. Gli odori nell'aria evocavano sensazioni di calore e comfort, ma allo stesso tempo, un senso di perdita e di mancanza di qualcosa di importante la pervadeva. Mentre cercava di afferrare il significato di quei sogni sfuggenti,
Lauren si svegliò bruscamente, come se un filo sottile avesse tirato la sua coscienza dalla profondità del sonno. Sudata e con gli auricolari ancora fermi dalla scorsa notte all'orecchio che riproducevano la sua playlist, si guardò attorno cercando di capire cosa stesse succedendo intorno a lei. Cosa esattamente l'avesse portata a svegliarsi così bruscamente, le pareti verdi della stanza erano di una tonalità troppo illuminata, segno che qualcuno aveva spostato le tende.
Notò le sue due migliori amiche, Normani e Ally, che la fissavano con espressioni preoccupate e gesti eloquenti. Con un sospiro di sollievo, si tolse gli auricolari, ascoltando le loro voci che si scontravano in un dibattito sottovoce.
<Normani, ho detto di svegliarla piano!> disse Ally con un tono di rimprovero, cercando di mantenere la calma nonostante la frustrazione.
Normani donò uno sguardo di scuse a Lauren, sul suo viso un'espressione imbarazzata, mentre Lauren cercava di raccogliere i frammenti del suo sogno sfumato, ancora confusa ma grata per l'attenzione delle sue amiche. Con un sorriso stanco, si alzò dal letto sentendo la stanchezza dovuta alle piccole ore fatte.
Senza pronunciare una parola oltrepassa le sue amiche con un sorriso lieve, si diresse verso il bagno per rinfrescarsi il viso. Quella mattina non aveva nessuna voglia di andare a scuola, i suoi pensieri guizzarono nuovamente sull'idea di ritornare a letto, recuperare le ore di sonno e non preoccuparsi di nient'altro.
Nonostante questo pensiero fosse allettante, Lauren decise di scacciarlo con una leggera risatina mentre scuoteva la testa, alzò lo sguardo davanti a se dove la sua silhouette si duplicava nello specchio, il suo sguardo indulgiò per qualche secondo in più prima di prendere un respiro, guardandosi allo specchio, i suoi occhi si fermarono sui suoi lineamenti stanchi e disfatti: i capelli arruffati, le occhiaie pronunciate. Per un istante, lasciò che il suo sguardo si soffermasse sui difetti che vedeva in sé quella mattina, ma poi scacciò via quel pensiero, concentrandosi sull'azione di sciacquare il viso.
Dopo qualche minuto, tornò in camera, trovando le sue amiche sedute sul letto, impegnate in una vivace discussione sulla partita di basket che si sarebbe tenuta quella giornata. Lauren non ne era a conoscenza e, per un attimo, si rese conto di quanto fosse distante dalle attività quotidiane degli altri studenti. Non che questo le recasse fastidio o disturbo, anzi, allontanarsi dai suoi coetanei era una scelta che Lauren faceva consapevolmente ogni giorno e ne era anche abbastanza fiera.
<Che ci fate qui?> Chiese Lauren interrompendo il loro dialogo, la sua voce uscì rauca così si schiarì subito la gola prima di aprire il suo armadio e afferrare dei capi.
<Ti abbiamo chiamata> iniziò Ally <Ma non avevi risposto, quindi abbiamo deciso di venire a svegliarti personalmente per andare a scuola insieme> finì la frase con leggerezza, come se quella fosse la cosa più ovvia e normale che ci sia, era così che le ragazze si comportavano con Lauren, e un senso di gratitudine la pervase nel vedere quanto fossero premurose nei suoi confronti.
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Wacky Life (Camren)
FanfictionLauren, una studentessa di psicologia dal passato burrascoso e pessimista sul futuro, si ritrova ad affrontare un nuovo semestre con la timida speranza di trovare un po' di luce nella sua vita. Incontra la sua insegnante Camila, una donna dolce, pos...