Lauren si trovava al lavoro, immersa nella routine della chiusura del ristorante. I gesti erano meccanici e automatici, il suo corpo si muoveva quasi in sincronia con le ombre che si allungavano sotto l'illuminazione calda delle lampade. Tuttavia, la mente di Lauren era un turbinio di pensieri contrastanti, un intreccio di riflessioni e preoccupazioni che le gravava sulla coscienza come una fitta coltre di nebbia. Mentre sistemava le ultime stoviglie e passava in rassegna le attività del giorno, la sua attenzione era costantemente distratta dai conflitti interiori e dai dilemmi personali che sembravano affollare la sua mente senza sosta.
Mentre Lauren si muoveva tra i tavoli e le sedie, un leggero vibrare nella tasca del grembiule interruppe il fluire dei suoi pensieri. Si asciugò rapidamente le mani con un canovaccio, il suo gesto era quasi automatico e riflessivo. Con un sospiro, sollevò il grembiule e lo ripose con attenzione nell'armadietto, come se volesse lasciare dietro di sé non solo l'abbigliamento da lavoro, ma anche le preoccupazioni che lo accompagnavano. Con un rapido movimento, estrasse il telefono dalla tasca, il display illuminandosi mentre scorreva con lo sguardo il messaggio appena arrivato. La tensione nel suo volto si fece più evidente, i suoi occhi si inasprirono mentre leggeva il contenuto, consapevole che quel messaggio avrebbe potuto cambiare il corso della sua serata.
Camila: Ho bisogno di parlarti, puoi passare a casa?
Lauren fissò il messaggio di Camila come se sperasse che le parole potessero trasformarsi o cambiare di significato. La sorpresa e l'incertezza si mescolavano nel suo sguardo mentre rileggeva la breve richiesta di Camila che sembrava emersa dal nulla dopo settimane di silenzio. Non era stata a scuola, aveva preso giorni di malattia dal suo lavoro come insegnante, eppure l'inaspettato contatto di Camila la colse impreparata. Un'intensa sensazione di disagio iniziò a farsi strada, e un persistente mal di testa pulsava tra le tempie di Lauren. Le sue mani tremarono leggermente mentre il telefono scivolava di nuovo nella tasca ma questa volta del pantalone. Ogni pensiero si intrecciava in un tumulto crescente, mentre Lauren cercava di comprendere cosa potesse spingere Camila a contattarla ora, e quali implicazioni potesse avere quell'incontro improvviso.
Dopo un momento di riflessione, Lauren decise di accettare l'invito e di recarsi a casa di Camila. La decisione era una concessione al suo orgoglio, che da tempo aveva mantenuto a distanza, soprattutto dopo l'ultimo incontro tra loro. Quella volta, la vista di Camila in macchina con il suo fidanzato mentre quest'ultimo faceva riferimenti alla loro intimità e vita da coppia aveva scatenato in Lauren una gelosia sorda e pungente, un sentimento che sembrava riemergere a ogni nuovo pensiero su quella giornata.
Non che avesse alcun diritto di sentirsi gelosa, dopotutto Camila non le apparteneva. Lauren lo sapeva bene, anche se a volte si illudeva del contrario. Camila era legata a un altro, un uomo con cui stava da anni e che, purtroppo per Lauren, sembrava privo di difetti. Era il tipo di persona che la società avrebbe definito perfetta: affascinante, premuroso, capace di riempire ogni spazio con la sua presenza rassicurante e la sua innegabile competenza. Ogni volta che Lauren cercava di trovare una crepa in quella facciata, si rendeva conto che non c'era nulla di sbagliato in lui. E questo rendeva tutto infinitamente più doloroso.
La sensazione di gelosia e l’invidia, sopiti ma non del tutto estinti, tornavano a farsi sentire con rinnovata intensità. Nonostante tutto, la curiosità e il desiderio di risolvere i conti in sospeso prevalsero. Si cambiò facendo un respiro profondo per calmare la crescente agitazione, e si preparò ad affrontare quel confronto, consapevole che il ritorno a casa di Camila avrebbe potuto essere una chiave per chiudere o riaprire capitoli irrisolti.
Lauren uscì dal ristorante con un ultimo sguardo alle luci che si spegnevano lentamente, e chiuse a chiave il locale con un gesto risoluto. La sua mente era ancora pervasa dalle preoccupazioni, ma l'atto di chiudere le porte alle sue spalle sembrava segnare la fine di un capitolo della giornata.
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Wacky Life (Camren)
FanfictionLauren, una studentessa di psicologia dal passato burrascoso e pessimista sul futuro, si ritrova ad affrontare un nuovo semestre con la timida speranza di trovare un po' di luce nella sua vita. Incontra la sua insegnante Camila, una donna dolce, pos...