Oltre Il Desiderio

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Capitolo dedicato alla mia carissima amica MartinaRagusa672 ❤️

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Capitolo dedicato alla mia carissima amica MartinaRagusa672 ❤️

La vita mondana per me era una necessità.

Non un’ esperienza da notte brava occasionale, ma il viversi il momento in piena libertà e in pieno divertimento stile ragazzaccia.

Ero da sempre stata un'amante della vita in tutte le sue sfaccettature, e questo mi aveva resa libera e padrona di me stessa. Ogni cosa nella mia vita aveva un significato ben preciso, e ogni cosa, veniva vissuta a pieno con la massima consapevolezza. Una consapevolezza che veniva fuori silenziosa durante il lavoro, ma che urlava durante le mie notti bollenti con il ragazzo di turno. Amavo scopare come una liceale ma con l'esperienza di una pornodiva.
Sapevo cosa mi piaceva, ed ero aperta ad ogni tipo di trasgressione pur rimanendo la protagonista della situazione. Amavo dominare, ma anche farmi dominare all'occorrenza. Un qualcosa che cozzava con il mio viso angelico e il mio portamento da ragazza dei quartieri alti, ma che piaceva tanto ai maschietti e alle loro erezioni. Ogni qualvolta entravo in un locale, riuscivo a monopolizzare l'attenzione maschile tramutandoli in piccoli barboncini da passeggio.
I più esuberanti si mettevano in mostra azzardando passi di danza al mio cospetto sperando in un sorriso. Altri invece, più bon ton, mi facevano recapitare dal barman il cocktail più caro sul menù, giocando la carta del belloccio riccone.
In entrambi i casi apprezzavo i loro numeri da circo, ma non cadevo a chiunque si mostrasse a me. Sorrisi alzando il bicchiere verso l'artista circense di turno, con all'interno Gin tonic rosato che mi aveva fatto consegnare dal cameriere, per poi tornare davanti al bancone e allo sguardo incredulo di Lucrezia. Lei se ne stava lì, con la sua acqua tonica e le gambe chiuse ermeticamente tra di loro in uno scenario fatto di lustrini dorati, pouf di pelle e cameriere travestite da conigliette. Lucrezia, che era da sempre timorata di Dio, non era lontanamente esaltata da quel posto, ma non poteva fare a meno di guardarsi intorno e sperare che nessuno avesse la brillante idea di volere qualcosa. Ogni volta che le chiedevo qualcosa, si limitava a darmi risposte vaghe e parziali, mentre annuiva e scuoteva il capo neanche fossimo ad una gara di mimo.

« Vedo che hai deciso di rendere questa serata un vero spasso. », sorrisi togliendo l'amarena dal bicchiere portandola alla bocca. 

« Come tu hai deciso di portarmi sul set di un film porno! Guarda, ci sono tette e culi dappertutto! », ribatté allibita infilando la cannuccia in bocca.

« Sei stata tu a dirmi che volevi bere qualcosa. », ridacchiai appoggiando il bicchiere sul bancone. « E io ti ho portata in uno dei locali più in di Firenze. Dovresti ringraziarmi.»

« Oh, ma certo! Grazie per avermi portata qui dove la perdizione è di casa! », esclamò lei guardandosi intorno e abbassando ancora di più il vestito a fiori rossi che indossava, come se tutti gli uomini guardassero lei. Di certo era una bellissima ragazza, ma pur avendo la materia prima, non riusciva ad usarla al meglio.

« Lully, è un posto come un altro dove puoi ascoltare buona musica e bere un ottimo drink. Non essere sempre la solita suora. »

« Beh, allora perché non abbiamo bevuto nei dintorni dell'ufficio? C'è un localino tranquillo dove ci vanno- »

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