CAPITOLO XXIV.

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- Buongiorno! Benvenuti alla vostra prima lezione di smaterializzazione!- esclamò Motoya con un sorriso, osservando i ragazzi di fronte a lui, che si stavano guardando con aria piuttosto confusa.

Sapevano che la scuola non poteva scegliere da sola di dare loro la licenza per la smaterializzazione, ma non pensavano certo di trovarsi di fronte Sakusa e suo cugino Komori alla loro prima lezione...

Ukai, che come sempre era stato incaricato suo malgrado di spiegare cosa stesse accadendo, si schiarí appena la voce, portando l'attenzione su di lui.

- Come sapete, la smeterializzazione è solo uno dei metodi esistenti per spostarsi, ma in caso di attacco potrebbe anche risultare il più efficiente, per questo il ministero ci ha dato la possibilità di insegnarla a tutti i nostri alunni. Sarà Sakusa a supervisionare il processo e l'insegnamento; so che ha la vostra stessa età, ma conosce già molto bene queste tecniche, per cui cercate di ascoltare. Naturalmente, se avete bisogno di consigli noi professori siamo sempre disponibili- dichiarò.

Neanche a lui piaceva l'idea di lasciare l'educazione dei ragazzi in mano a un altro ragazzo, ma dato che era stato il ministero stesso a dichiararlo non aveva potuto farci molto...

- Ma che piacevole sorpresa...- sussurró Atsumu, anche se il moro non lo aveva degnato di uno sguardo da quando era entrato: capiva che suo padre fosse impegnato, e che tutti i suoi colleghi avessero già parecchi lavori da svolgere, ma non è che doveva mandare sempre lui...

- Hai qualcosa da dire?- chiese Keishin, voltandosi verso il moro.

- Cerchiamo di non perdere tempo- Kiyoomi fece un passo in avanti - per riuscire a smaterializzarvi, dovete ricordare le tre D: destinazione, ovvero fissare la mente sulla destinazione desiderata. Determinazione: mettere a fuoco la determinazione di occupare lo spazio desiderato. Decisione: girare sul posto, cercando di entrare nel nulla, muovendosi con decisione. Se sbagliate anche solo di poco, finirete parecchio nei guai, e io non ho voglia di tirarvici fuori, per cui vedete di non farmi spazientire. Per iniziare, mettetevi a coppie, uno da una parte e uno dall'altra della stanza: io e Motoya supervisioneremo- ordinò.

Era stata messa loro a disposizione un'aula piuttosto grande, per cui i ragazzi non ebbero problemi a ubbidire; ormai erano abituati ad avere le stesse coppie da quel primo esercizio fatto tempo prima, per grande insoddisfazione di Yamamoto, che però di sicuro non voleva separare i suoi amici dei loro amati, per cui sbuffò appena ma si mise di fronte ad Atsumu.

- Molto bene: io e mio cugino vi faremo vedere come si fa, dopodiché a turno proverete a spostarvi dall'altra parte della stanza; badate bene di non farvi prendere dall'orgoglio, se non ve la sentite è inutile che vi troviate con la testa staccata, ditelo subito e vi cambieremo esercizio. Potreste sentire molta nausea, oltre che un grande giramento di testa, ma è tutto normale, per cui non spaventatevi e rimanete concentrati. Qualcuno ha domande?- chiese Kiyoomi.

Tutti rimasero in silenzio; non a molti andava bene la sua arroganza, ma visto che era ancora presente il professore nessuno disse nulla.

- Molto bene- Kiyoomi si portò al centro della stanza - adesso, vi farò vedere come si fa-. Chiuse gli occhi, dopodiché girò tre volte su sé stesso e sparì in un piccolo vortice, lasciando leggermente sorpreso chi non aveva mai visto qualcuno smaterializzarsi.

L'avevano fatto tutti insieme grazie a Shimada e Takinoue, ma vederlo dall'esterno e pensare di farlo da soli era un'altra cosa...

- Bene-. I ragazzi si voltarono, e videro che Sakusa stava rientrando dalla porta.

- Provate voi. Se qualcuno ha bisogno, chiami Motoya- ordinò.

- E se io volessi consigli da te?- commentò Atsumu.

HAIKYU: HOGWARTS LIFEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora