CAPITOLO XIII.

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- Andiamo Bakageyama, accompagnami!- Shoyo afferrò il ragazzo per la manica, trascinandoselo dietro.

- Perché dovrei?- sbuffò il moro.

- Io ti ho accompagnato a vedere l'allenamento della Seijoh e della Shiratorizawa!-.

- E non ti sei spaventato abbastanza?- borbottó Tobio; quelle due squadre erano già fenomenali un tempo, ora lo sembravano ancora di più... Era veramente incredibile quanto fossero cresciute in poco tempo.

Kageyama era parecchio preoccupato di ciò, il torneo non avrebbe certo atteso che loro fossero pronti a battersi... Dovevano fare qualcosa per migliorare.

- Spaventato?! Mi sono gasato! Tu no?!- chiese Shoyo, sorridendo.

Kageyama lo fissò per un attimo, poi un sorriso comparve anche sul suo volto: in effetti si... Amava sfidare squadre forti.

Le avrebbero battute entrambe, a ogni costo.

- Suga-san mi ha detto che anche la Nekoma è molto forte, e tra l'altro i coach si conoscono da tempo! Andiamo!- esclamò Shoyo.

- E va bene- sospirò Tobio - ma poi torniamo indietro- si raccomandò.

- Va bene!- rispose Shoyo con un sorriso, riprendendo a camminare.

I campi da Quidditch erano tutti vicini, anche se non abbastanza da potersi vedere bene mentre si allenavano, per cui per un sopralluogo si erano dovuti allontanare un pochino; ma erano certi che ne sarebbe valsa la pena.

Si diressero verso il campo della Nekoma e rimasero leggermente distanti, in modo che non li vedessero.

- Cavolo...- mormorò Tobio: anche loro erano decisamente bravi... In pochi secondi non aveva potuto fare a meno di notare la forza di Yamamoto, che però veniva subito contrastata dalla bravura di Yaku nel parare la Pluffa.

Senza contare la precisione di Kuroo nel respingere i Bolidi... E riusciva anche ad afferrare la Pluffa ogni tanto...

Kenma rimaneva leggermente sopra gli altri, a dare ordini ai suoi compagni di squadra, grazie ai quali anche i tre ragazzi di prima stavano riuscendo a gestire il gioco.

- Sono bravi!- esclamò Shoyo, emozionato.

- Già- mormorò Tobio, puntando lo sguardo su Kenma: chissà come se la cavava nel suo ruolo, non era semplice riuscire a gestire tutto il campo e anche prendere il boccino, lui lo sapeva bene...

Con la coda dell'occhio, vide il professor Nekomata dirigersi verso il contenitore del boccino e liberarlo.

In un attimo, gli occhi di Kenma scattarono su di lui; il ragazzo rimase per un attimo a fissarlo, prima di scendere in picchiata.

Dalla sua direzione sembrava troppo distante per riuscire a prenderlo, ma all'ultimo fece uno scatto e intercettò il boccino mentre esso stava tornando a muoversi, vicino a dove si trovavano Hinata e Kageyama.

- Preso- mormorò.

- È stato fantastico!-. Kenma alzò lo sguardo, leggermente confuso, e vide i due ragazzi.

- Cosa ci fate qui?- chiese; li conosceva solo di vista, quindi non capiva come mai fossero lì...

- Ecco... Volevamo vedere come giocaste- dichiarò Tobio.

- Idiota, non avrebbero dovuto saperlo!- esclamò Shoyo.

- Allora non avresti dovuto urlare in quel modo, Bokè- sbuffò Tobio.

- Mh? Non è un problema per noi- affermò Kenma.

- Guarda che dovresti avere paura della nostra bravura!- dichiarò Shoyo, incrociando le braccia al petto.

HAIKYU: HOGWARTS LIFEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora