CAPITOLO XI.

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- Odio non potermi allenare quando voglio!- si lamentó Shoyo, continuando a camminare avanti e indietro per il corridoio: si era svegliato la mattina presto per andare ad allenarsi, ma aveva scoperto di non potersi mettere a usare il campo da solo e senza permesso...

- Non è che se cammini in questo modo qualcosa migliora- borbottó Tobio; anche lui si era svegliato per lo stesso motivo, ed era rimasto piuttosto sorpreso di trovare Hinata lì... E che avesse avuto il suo stesso pensiero.

- Ho bisogno di scaricarmi, ho troppe energie!- sbuffò il più basso - devo fare qualcosa o impazzirò! Ho bisogno di un campo per allenarmi o...- prima che potesse finire la frase, vide il muro alle sue spalle aprirsi e si voltò di scatto.

- Che hai fatto?- chiese Tobio, raggiungendolo.

- Niente- mormoró Shoyo, avvicinandosi leggermente al muro, seguito dal moro.

Sbirciarono nella stanza e sbarrarono gli occhi: quello... Sembrava un mini campo da Quidditch, non grande come uno vero, ma abbastanza per due persone per allenarsi.

- Non sarà...- mormorò Shoyo.

- La stanza delle necessità... Non pensavo esistesse davvero- sussurrò Tobio; invece...

Si scambiarono uno sguardo, e senza esitazione corsero dentro la stanza; il muro si richiuse alle loro spalle, ma i due lo ignorarono e presero ognuno una delle scope posate sul pavimento.

- Sentì, Bakageyama... Come mai puoi vedere i Thestral?- chiese Shoyo. Il moro si irrigidì.

- Perché ti interessa?- chiese.

- Bè, se è una cosa grave... Non mi sembra tu abbia tanti amici, magari non ne hai neanche mai parlato con nessuno, però mi farebbe piacere saperlo- affermò il ragazzo.

Kageyama rimase in silenzio: in effetti, non ne aveva mai parlato con nessuno ma...

- Neanche noi siamo amici- affermò.

- Antipatico! Siamo compagni di classe e di squadra, cosa dovremmo essere se non amici? Odiarci?- sbuffò Shoyo - guarda che ormai è un mese che ci conosciamo!-.

- E in due settimane di Quidditch non sei migliorato per niente, per cui vedi di muoverti- ribattè Tobio.

- Antipatico- borbottó Shoyo - e va bene, alleniamoci!-.

- Adesso è tardi Bokè, abbiamo lezione!-.

- Oh, vero... Guarda che anche tu stavi prendendo la scopa!-.

- Tsk, è solo un dettaglio... meglio non dire a nessuno di questa stanza, potrebbero occuparcela. Veniamo qui domattina- affermò Tobio.

Hinata sorrise.

- Certo!- esclamò, lasciando giù la scopa.

Uscirono entrambi dalla stanza e si diressero verso la loro prima lezione della giornata: Incantesimi, con il professor Ikkei Ukai.

Riuscirono ad arrivare poco prima di lui e si sedettero velocemente al loro posto; ormai avevano iniziato a sedersi vicini quasi senza accorgersene... Lo avevano fatto mentre parlavano di Quidditch e poi gli era venuto naturale.

- Buongiorno a tutti. C'è qualche domanda su ciò che abbiamo fatto la scorsa volta, prima di iniziare?- chiese il professore, osservando i ragazzi davanti a lui.

Lev alzò la mano, quasi facendo venire un infarto a Yachi, seduta di fianco a lui. Non aveva avuto molta scelta, visto che ovviamente Yamaguchi e Tsukishima si erano messi vicini, così come Inuoka e Shibayama e Kindaichi e Kunimi, e Koganegawa aveva occupato il posto di fianco a Goshiki.

HAIKYU: HOGWARTS LIFEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora