CAPITOLO XXVII.

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- Complimenti: avete passato tutti l'esame di Smaterializzazione- affermò Kiyoomi, osservando i ragazzi di fronte a lui.

Erano tutti riusciti a farcela in un mese... Erano più in gamba di quanto avesse pensato all'inizio.

In quel mese, si era svolto tutto abbastanza come al solito: i ragazzi erano andati a lezione, poi a giorni alterni si esercitavano nella Smaterializzazione o nel Patronus, prima di andare ad allenarsi nel Quidditch.

Se nel Patronus alcuni di loro ancora avevano delle difficoltà, per fortuna nella smaterializzazione ormai erano diventati tutti bravi, e anche i più insicuri avevano imparato a padroneggiarla al meglio.

Sakusa ne era rassicurato, almeno loro potevano stare più tranquilli e lui non sarebbe dovuto più andare lì... Anche se ormai quasi si stava abituando, ad andare a vedere gli allenamenti di una certa persona; che in quel momento lo stava fissando...

- Complimenti a tutti; adesso potete andare agli allenamenti. Visto che d'ora in poi non ci sarà più il corso di smaterializzazione, chi vuole approfittare di questo orario per esercitarsi di più con il patronus insieme ai professori può farlo- affermò Keishin mentre i ragazzi, dopo aver ringraziato per la lezione, uscivano dall'aula.

Ukai si voltò verso Sakusa e Komori.

- Vi ringrazio ancora per essere venuti qui a fargli da insegnanti- affermò.

- Si figuri, è stato un piacere! Ci faccia sapere se ha bisogno d'altro!- esclamò Motoya con un sorriso.

- Lo farò, grazie; se volete rimanere a cenare al castello oggi, siete i benvenuti-.

- La ringrazio- disse Kiyoomi; Ukai annuì e uscì dalla stanza.

- Allora... Io vado a farmi un giro. Buoni allenamenti!- esclamò Motoya, uscendo velocemente dalla stanza prima che il moro potesse ribattere.

Sakusa sbuffò: quel ragazzo... Se si metteva in testa qualcosa non gli passava più, e ultimamente si era messo in testa un'idea pericolosa.

Scosse la testa e uscì dalla stanza, deciso ad andare a recuperarlo per tornare a casa, ma venne bloccato da una voce ormai familiare.

- Così dopo oggi dovrei trovare una buona scusa per venirmi a trovare, eh?- commentò Atsumu.

- Non ti verrò a trovare- dichiarò Kyoomi.

- Vuoi tornare alla noiosa vita che avevi prima di incontrarmi?-. Sakusa assottigliò appena lo sguardo.

- Visto che non sai nulla della mia vita, non dovresti parlare in questo modo- dichiarò.

- È vero, non so molto della tua vita ma...- Atsumu si voltò, dandogli le spalle - so che ti piace il Quidditch- dichiarò, prima di iniziare a camminare.

Sakusa serrò le labbra: non avrebbe dovuto abboccare all'amo, lo sapeva bene, eppure...

- Vengo solo perché è l'ultimo giorno- affermò, seguendo il ragazzo, che sorrise.

I due raggiunsero il loro campo d'allenamento, dove si trovava il resto dell'Inarizaki.

- Io davvero non capisco come faccia qualcuno a essere attratto da Atsumu- borbottò Rintarou.

- Ha la mia stessa faccia- gli fece notare Osamu.

- Si ma lui è più irritante-. Osamu scrollò le spalle.

- Tsumu ha un modo di vedere la vita che può essere molto divertente, quando non hai altro modo per essere chi vuoi- dichiarò.

- Meno male che io ho te allora- mormorò il moro, facendogli sfuggire un sorriso.

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⏰ Ultimo aggiornamento: 2 days ago ⏰

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