CAPITOLO XXII.

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- Il mare!-. L'urlo di Hinata, Nishinoya, Tanaka, Bokuto, Yamamoto, Lev e Terushima fece voltare le poche altre persone presenti nella spiaggia verso di loro, ma i ragazzi li ignorarono e si lanciarono verso l'acqua.

Kageyama sbadigliò, prima di seguirli con un pallone in mano.

- Dei bambini- sbuffò Yaku - certo che siete stati coraggiosi a proporci una giornata al mare- si voltò verso Daichi e Suga.

- Visto che in queste settimane ne stiamo comunque approfittando per allenarci, ho pensato che sarebbe stata una buona idea prenderci un po' di vacanza tutti insieme- affermò Koushi con un piccolo sorriso.

- Avevamo anche scelto una spiaggia poco frequentata per evitare che troppe persone potessero rimanere coinvolte, ma pare che anche solo una persona presente sia troppo- borbottó Daichi: quei ragazzi non avevano alcun contegno.

- Bè, contando che tra meno di un mese si torna a scuola, è normale che si vogliano divertire un po'- commentò Asahi.

- Tu mi sembra di stia divertendo parecchio- ribattè Daichi, osservando i segni sul corpo del ragazzo, che arrossì vistosamente - visto che hai fatto bene a dirglielo? Avresti dovuto farlo molto prima-.

- Guarda che stavo aspettando il momento giusto!- esclamò il ragazzo.

- Certo...-.

- Ennoshita, ho saputo che anche tu hai ricevuto una dichiarazione- commentò Koushi, voltandosi verso l'amico, che insieme a Kinnoshita e Narita stava finendo di sistemare alcuni asciugamani.

Il ragazzo arrossì appena.

- È stata un po'... Strana come dichiarazione- mormorò; non gli era di sicuro stata detta una cosa normale, anche se era felice di sapere... Che forse aveva una possibilità.

- Ne è più felice di quanto sembri, è solo molto insicuro- affermò Hisashi.

- Hey!-.

- Bè non lo puoi negare, anche se capisco che dopo tanto tempo non sia semplicissimo da credere- commentò Kazuhito.

- Appunto, quindi non rompete- borbottó Chikara.

- Parecchie novità in questa estate, eh?- commentò Yaku.

- Parliamo delle tue allora- ribattè Koushi, voltandosi verso di lui.

- Io non ne ho: sono andato a fare un giro con lui perché ha insistito, fine della storia- dichiarò Yaku.

- Certo, fine del primo capitolo... Adesso inizia il secondo "Yaku fatica ad ammettere i suoi sentimenti"- dichiarò Tetsuro, seduto a poca distanza dal ragazzo.

- Non ho alcun sentimento verso quell'idiota- sbuffò Yaku.

- Certo certo, e io faccio schifo a Quidditch-.

- Lo hai detto tu-.

- Hey! Guarda che sono più bravo di te!- sbuffò Tetsuro.

- Certo certo, facile dirlo quando non fai altro che tenere impugnata una mazza...-.

- Guarda che con quella mazza non faccio avvicinare le persone a te!-.

- Falle venire pure, sono sicuramente più bravo di te a pararle! Vero Kenma?- Yaku si voltò verso il minore, seduto su un asciugamano all'ombra dell'ombrellone, vicino a Kuroo.

- Sei un Portiere molto in gamba- affermò il biondo, senza staccare gli occhi dal suo videogioco.

- Visto?- disse Yaku, un sorriso beffardo in volto.

- Tsk; gattino, vero che io sono più bravo di lui?-.

- Siete in due ruoli troppo diversi- rispose semplicemente il ragazzo - concentratevi sul fare il vostro lavoro-.

HAIKYU: HOGWARTS LIFEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora