Tornare alla normalità non fu facile, dopo due settimane divisi nelle stanze per coppie adesso tutti stavano un po' patendo la lontananza. I due che stavano soffrendo di più quella situazione, però, erano sicuramente Remus e Regulus che si erano abituati al calore di un'altra persona nel letto e ora proprio non riuscivano a dormire. A circa una settimana dal loro rientro, si trovarono un sabato mattina nel bar accasciati su di un tavolo, praticamente uno addosso all'altro, aspettando che James portasse loro il caffè.
"Muffin al cioccolato e americano per Moony e pain au chocolat e caffè per te niño, allora, si può sapere che vi succede? Sembra che non dormiate da giorni"
Ovviamente a rispondere fu Remus visto che Regulus prima di aver bevuto almeno metà del suo caffè non sapeva neanche come si chiamasse.
"Hai presente tutta la storia del contatto fisico? Bene, non è divertente passare 20 giorni a dormire nel letto con un'altra persona e poi avere uno stacco così drastico, ci mettiamo un po' di più degli altri a riabituarci alla cosa"
James fece una carezza sulla testa di entrambi alzandosi andando poi a pulire il bancone per lasciarli un po' soli, se c'era una cosa che aveva capito del rapporto tra quei due era che, quando stavano così vicini, provare a mettersi in mezzo era inutile, avevano bisogno l'uno dell'altro.
Quando tornò al tavolo per recuperare le tazze li trovò beatamente addormentati e, essendo appena arrivato il suo collega, ne approfittò per chiedere dieci minuti di pausa.
Rientrato al bar non ebbe cuore di disturbarli, calcolando che chiaramente non dormivano da un po', quindi riprese a servire i clienti lasciando che si svegliassero da soli un'oretta dopo. Appena si rese conto che Regulus aveva aperto gli occhi, si affrettò a portargli un altro caffè e a lasciargli un bacio tra i capelli che fece sorridere il ragazzo.
"Quanto ho dormito? Il bar sembra più pieno"
"Un'oretta niño, non mi sembrava il caso di disturbarvi, si vede che siete stanchi, lascia dormire Moony finché non si sveglia, potete stare qui tutto il tempo che volete"
"Merci, chéri" (grazie)
"De nada, niño" (prego)
Così James gli fece l'occhiolino e tornò a servire i tavoli.
Una volta svegliatosi anche Remus, i due rimasero a chiacchierare al tavolo, raggiunti poco dopo anche da Sirius che cercava il ragazzo, fino alla fine del turno del riccio.
Raggiunti gli amici al tavolo, dopo essersi cambiato, James propose di andare a pranzo visto che dopo una mattinata di lavoro stava morendo di fame. I ragazzi ovviamente accettarono e decisero di accontentare la voglia di sushi di Regulus.
Usciti dal giapponese, con la pancia decisamente piena, tornarono al campus e si divisero per andare ognuno nella propria stanza che erano in due corridoi diversi ma James fermò il più piccolo per un polso.
"Posso accompagnarti in camera? Vorrei chiederti una cosa"
Regulus era abbastanza confuso dalla domanda ma di certo non rifiutò la compagnia.
"Allora, che mi devi chiedere?"
"Tu sei una persona molto ordinata?"
"Ehm, si abbastanza, perché?"
"Così, curiosità, mi sono reso conto di sapere molto di te come persona ma di essere all'oscuro di cose basilari come il tuo colore preferito o se ti dà fastidio il disordine, per esempio io sono parecchio disordinato, colpa dell'ADHD"
"Il mio colore preferito è il verde e si, solitamente mi dà fastidio il disordine ma capisco che per te sia lo specchio dei tuoi pensieri quindi non te ne farei una colpa"
Nel frattempo erano arrivati alla stanza di Regulus che aprì la porta trovando una valigia sul letto di Severus, una valigia che non era dell'amico e che aveva già visto. Si girò verso la porta trovandoci James appoggiato contro con un sorrisetto in volto.
"Beh, meglio così, se no mi avresti cacciato fuori a calci tempo due giorni"
"Che sta succedendo esattamente? Perché ho una mezza idea ma voglio sentirtelo dire"
"Tu e Remus state chiaramente dormendo poco e male, ce ne siamo accorti tutti, quando stamattina mi avete spiegato perché ho pensato che fare un piccolo cambio stanze, forse, avrebbe potuto migliorare la situazione, quindi io sono qui, Remus è in camera mia, Severus con Cass e Lily con Peter"
Il più piccolo gli si avvicinò, gettandogli le braccia al collo per abbracciarlo forte, e il ragazzo ricambiò, stringendolo a se per la vita.
"Tu sei un folle James Potter, come diamine hai fatto? Non si possono cambiare così le stanze"
"Ecco, potrei non averti detto, tipo, che uno dei professori di medicina più importanti della scuola è mio padre e potrei essermi dimenticato anche di dirti che la segreteria del preside, che gestisce le assegnazioni delle camere del campus, è mia madre, potrei eh"
Il ragazzo si staccò dall'abbraccio per guardarlo male.
"Ci conosciamo da 3 mesi e me lo dici solo ora?"
"Lo so, scusa, non è la prima cosa che dico quando mi presento ecco, ho sempre paura che la gente possa pensare che io sia qui perché sono un privilegiato figlio di un professore e della segreteria, invece non è così, mi sono fatto il culo per arrivare dove sono, avevo anche diritto alla borsa di studio per merito, l'ho rifiutata perché preferivo che andasse a chi davvero ne aveva bisogno. Poi semplicemente, capito che non eri il tipo che mi avrebbe giudicato male, mi è veramente passato di mente, te lo sto dicendo ora, ecco"
Regulus lo guardò scoppiando a ridere e poi si andò a lanciare sul letto facendo segno a James di raggiungerlo.
"Sai che ti toccherà cambiare la disposizione dei mobili e avvicinare il tuo letto al mio vero? Perché se no rischi di ritrovarmi alle 3 di notte nel tuo letto e non è molto comodo dormire in due in un letto singolo"
"Potrei usare la scusa per tenerti più vicino"
"Ti risulta che in montagna mi sono staccato un secondo da te solo perché eravamo in un letto matrimoniale? Staremmo semplicemente più como-"
Regulus non ebbe il tempo di finire la frase che James lo baciò, a dir la verità quello era il primo bacio da quando erano tornati, sentiva seriamente la mancanza di quelle labbra sulle sue ma il fatto che per una settimana il ragazzo non gli si fosse neanche avvicinato, e ora avesse fatto tutto quello per lui, necessitava di una spiegazione.
"Jamie, ho seriamente bisogno che tu mi aiuti a capire cosa succede fra di noi perché mi hai baciato a Natale, poi niente per una settimana. Mi hai baciato a Capodanno poi di nuovo nada de nada per una settimana. Ora cambi stanza e mi baci. Il prossimo quando? Tra un'altra settimana? Non ci sto capendo nulla e il mio cervello inizia a fumare"
James sospirò e poggiò la fronte contro la spalla di Regulus come a volersi nascondere in quell'abbraccio.
"Perdonami, hai assolutamente ragione, è che penso troppo, in questa settimana volevo portarti ad un appuntamento ma ogni idea che mi veniva in mente mi sembrava stupida quindi alla fine, così preso a cercare l'idea perfetta, non ho pensato che dovevo semplicemente stare con te. Sono un idiota, ti chiedo scusa"
"Sono certo che qualsiasi idea ti sia venuta in mente fosse meravigliosa chéri, perché è con te, potremmo stare anche in stanza a guardare un film e sarebbe comunque perfetto"
James sorrise, quel ragazzo era semplicemente meraviglioso e sapeva sempre quali erano le parole giuste per zittire tutti i pensieri che aveva in testa. Lo baciò ancora attirandolo a se per i fianchi.
"Quindi stiamo insieme o hai bisogno di altro tempo?"
"Stiamo insieme niño"
ALLELUIA CE L'HANNO FATTA, 32 CAPITOLI, PEGGIO DI RON ED HERMIONE, lol no, non è vero, loro ci hanno messo 7 anni
COMUNQUE che pulcini James, lo amo
Effie e Monty li incontreremo presto, MOOOOOOOLTO presto, oddio, dipende da quando aggiorno :b
With love
Cassy <3
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Las Palabras de Amor | band!au
FanfictionRegulus è il figlio minore dei coniugi Black, due ricchi imprenditori il cui unico interesse sono i soldi e trovargli una moglie figlia di due, altrettanto ricchi, imprenditori con cui fare affari... peccato lui sia gay e di sposarsi con una donna p...