Furono le tre settimane più lunghe della sua intera vita.
Non c'era mai stata un'attesa tanto snervante quanto quella: non aveva fatto altro che contare i giorni che lo separavano dal matrimonio.
Finalmente giunse la notte prima del grande giorno, e Erik si trovò a rigirarsi tra le coperte, incapace di prendere sonno. Voleva vedere Cassandra, stringerla a sè e addormentarsi così. Di lì a qualche ora sarebbe diventata la normalità.
Spazientito, decise di alzarsi per schiarirsi le idee. Accese una candela e si mise a cercare il mantello, una passeggiata avrebbe potuto fargli bene. Proprio in quel momento, però, sentì qualcuno bussare alla porta. Perché qualcuno si presentasse da lui doveva essere qualcosa di grave, pensò mentre andava ad aprire e... E si ritrovava con le labbra di Cassandra premute sulle proprie.
«Ciao...» sorrise lei prima di riprendere a baciarlo.
Erik ingoiò la sorpresa per quella visita e affondò la mano nei suoi capelli setosi, attirandola a sé. «Ti amo da morire», le mormorò all'orecchio.
La donna rise. «Anche io.»
Sorrise e si sedette sul letto, invitandola ad accomodarsi a sua volta. «Non riesci a dormire?»
Cassandra si sedette in braccio a lui e scosse la testa. «Sono troppo emozionata, ma se non dormo lo vedranno tutti. Sarà un giorno importante, dovrei riposare per apparire al meglio.»
Le accarezzò il viso, godendo della sua vista. «Ho un'idea.»
Si sdraiò, sistemò le coperte, poi allargò le braccia per spronarla a raggiungerlo. Alla flebile luce della candela, la vide arrossire appena; dopo qualche secondo, però, si decise. Cassandra si accomodò sul suo petto, e subito Erik la strinse tra le proprie braccia.
Intrecciarono le dita insieme, mentre le dava un bacio sulla tempia. Chiuse gli occhi, percependo il suo respiro regolarizzarsi. Sorrise, sperando di portarle bei sogni.
Svegliarsi in compagnia di Cassandra era forse una delle cose migliori che gli fossero mai capitate. Si era ridestato all'alba, quando i primi raggi di sole gli avevano accarezzato il viso, ed era stato subito catturato dalla bellezza della donna che aveva tra le braccia.
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The cursed love
Romance"Alcune ferite sono fatte per non guarire mai. Possono sbiadire, diventare un po' meno dolorose, ma rimangono sempre lì come monito di ciò che le ha causate. Perché in alcune situazioni, il dolore è una risorsa importante. È l'unica cosa che ci perm...