Capitolo 9

58 6 7
                                    

Narcissa era furiosa. Entrò nella sala comune del maniero con passo deciso, lo sguardo carico di determinazione. Bellatrix stava seduta su una poltrona di velluto rosso, leggendo un libro, ma alzò lo sguardo quando la sorella entrò, percepì immediatamente la tensione nell'aria."Bella, dobbiamo parlare," disse Narcissa con voce ferma, avvicinandosi alla poltrona con uno sguardo infuocato.Bellatrix alzò un sopracciglio, mettendo il libro da parte. "Di cosa si tratta, Cissy? Hai una faccia come se avessi appena visto un Grindylow."Narcissa si fermò di fronte a lei, il suo sguardo non esprimeva affatto serenità. "Smettila di flirtare con Hermione," disse con un tono carico di rimprovero. "Non voglio che tu la usi per i tuoi giochi."Bellatrix alzò un sorriso sarcastico. "Oh, Cissy, mi dispiace deluderti, ma non posso prometterlo," disse con una certa levità, ma sotto c'era un briciolo di irritazione.Narcissa serrò i pugni, la sua pazienza stava scomparendo. "Non capisci? Hermione è una ragazza innocente,  tu non puoi distruggerla!"Le parole colpirono Bellatrix come una freccia al cuore. Si alzò in piedi, gli occhi diventati duri come pietra. "Questo è il volere del Signore Oscuro," sibilò, la voce carica di rabbia repressa. "Come osi mettere in discussione i suoi ordini?"Narcissa non si lasciò intimidire. "È proprio questo il punto, Bellatrix," disse, la voce tremante per l'emozione. "Non possiamo continuare a ignorare il dolore che stai causando alla nostra famiglia. Sei tu la causa della partenza di Andromeda!"Bellatrix sbuffò, il viso contratto dalla frustrazione. "Oh, certo, tutto è colpa mia," disse sarcasticamente. "Non mi piace il tono accusatorio, Cissy. Sono stata io a prendere le mie decisioni, così come farò in futuro."La tensione tra le due sorelle era palpabile, ma Narcissa non si sarebbe arresa così facilmente. "Non lasciare che il tuo desiderio di vendetta ti faccia commettere errori," disse con voce ferma. "Non voglio vedere Hermione coinvolta nei tuoi giochi pericolosi."Bellatrix la fissò per un istante, poi si girò e uscì dalla stanza, chiudendo la porta dietro di sé con un tonfo sordo.

Nel silenzio della notte, Bellatrix tornò alla camera di Hermione. Le luci erano spente, ma la giovane stava ancora sveglia, seduta sul letto con un libro tra le mani. Bellatrix sorrise, il suo cuore accelerò leggermente all'idea di trascorrere del tempo con la ragazza che le aveva occupato i pensieri.

"Granger," disse dolcemente, entrando nella stanza con passo leggero. "Hai un momento per me?" Hermione sollevò lo sguardo dal libro, gli occhi incontrando i suoi. Un brivido le corse lungo la schiena all'idea di stare sola con Bellatrix, ma l'attrazione era troppo forte per resistere. "Che cosa c'è?" Bellatrix le lanciò uno sguardo intenso, il sorriso sulle labbra carico di promesse silenziose. "Volevo proporti un patto," disse con un tono giocoso. "Se riuscirai a battermi a un duello, sarai libera"Hermione si morse il labbro inferiore, combattendo con i sentimenti contrastanti che la tormentavano. "Andata."


La scena era tesa, carica di magia elettrizzante, mentre Bellatrix Lestrange e Hermione Granger si affrontavano in un duello magico all'interno di una sala ampia e oscura. I loro incantesimi fendevano l'aria, illuminando il buio con scie di luce vibrante.

Inizialmente, Bellatrix aveva combattuto con determinazione e lealtà, cercando di sopraffare la giovane Granger con la sua potenza magica. Tuttavia, quando si accorse che Hermione non cedeva, che manteneva la sua resistenza con tenacia, decise di cambiare tattica.Con un sorriso malizioso sulle labbra, iniziò a distrarre Hermione con battute allusive, sensuali e flirtanti, cercando di farla vacillare nella concentrazione. "Scommetto che sei molto brava a... concentrarti, Granger," disse con un tono vellutato, alzando leggermente un sopracciglio mentre sventolava la sua bacchetta con grazia. 

"Oh, sembri così concentrata," continuò Bellatrix, con un sorriso malizioso. "Forse ho un modo per... distrarti."

"Non ho tempo per le tue provocazioni," rispose Hermione, cercando di mantenere la concentrazione.

Bellatrix ridacchiò, la risata echeggiò nel silenzio della stanza. "Sei così seria, Granger. Dovresti rilassarti un po'."

Hermione strinse la mascella con rabbia contenuta. "Non cadrò nei tuoi trucchi, Lestrange. Non importa quanto tu cerchi di destabilizzarmi."

"Dì la verità, Granger," disse Bellatrix, avanzando con passo felino. "Quanto tempo passi a immaginare... il tuo futuro con me?"

Le parole di Bellatrix le penetravano come spine, ma Hermione lottò per non perdere la concentrazione. "Non ho tempo per i tuoi deliri, Lestrange. Sarà meglio se cominci a concentrarti sul duello."

"Mi chiedo se potremmo trovare un modo per... esplorare le nostre differenze in modo più... intimo," disse Bellatrix, il suo tono vibrante di promesse proibite.

Hermione scosse la testa, cercando di liberarsi dalle distrazioni. "Non cederò ai tuoi giochi di seduzione. Il mio obiettivo è la vittoria."

"Concentrati, Granger!" esclamò Bellatrix, il suo tono diventò più duro. "Non lasciare che la tua mente vaghi verso... pensieri peccaminosi."

"Sarà meglio se cominci a concentrarti," replicò Hermione, la voce carica di determinazione. "Non ti farò vincere così facilmente."

I commenti suggestivi di Bellatrix la distraevano, rendendo difficile per lei mantenere la sua concentrazione. Nonostante i suoi sforzi, Hermione alla fine perse il duello. La frustrazione e la rabbia montarono dentro di lei mentre vide Bellatrix sorridere trionfante. Senza pensarci due volte, si scagliò contro di lei, sperando di colpirla con un pugno. Ma la sua reazione impulsiva si rivelò una mossa sbagliata. Nel suo slancio, Hermione finì per perdere l'equilibrio e cadere contro Bellatrix, le loro figure si scontrarono in un groviglio di braccia e gambe. Stanche e sfinite dal combattimento, si trovarono a guardarsi negli occhi da vicino. Un momento di silenzio pesante si diffuse tra loro, interrotto solo dal ritmo affannoso del respiro.Senza pensarci, Hermione si lasciò trasportare dal momento, lasciando che il suo istinto guidasse le sue azioni. Si avvicinò lentamente a Bellatrix e, con un moto istintivo, la baciò. Un bacio pieno di tensione, carico di emozioni contrastanti, che lasciò entrambe le donne senza fiato. Bellatrix si ritrovò a fissare Hermione con uno sguardo feroce e tormentato. "Che cosa pensi di fare?" chiese con voce graffiante, il tono carico di rabbia e desiderio.

Hermione si sentì confusa e turbata. Il bacio aveva risvegliato in lei sensazioni contrastanti, eppure sapeva di non potersi permettere di cedere alla tentazione. "Non lo so," rispose sinceramente, gli occhi ancora pieni di stupore. "Non ho mai provato nulla del genere prima d'ora."

Bellatrix la guardò intensamente, come se cercasse di leggere nei suoi occhi. "È meglio che tu dimentichi ciò che è successo," disse con freddezza, ma il tremore nella sua voce tradiva la sua lotta interiore.

"Non credo che sia così semplice," rispose Hermione, cercando di capire cosa stesse provando. "Qualcosa è cambiato tra noi, anche se non riesco a spiegarlo."

La rabbia di Bellatrix si trasformò in un misto di frustrazione e desiderio. "Non puoi permetterti di provare nulla per me," sussurrò, la voce roca. "Sono una purosangue, una Mangiamorte."

Hermione la guardò negli occhi, vedendo oltre la maschera di ferocia. "Non credo che tu sia solo quello che dici di essere," disse con cautela. "C'è molto di più in te, anche se a volte è difficile vedere oltre."


Amore oscuro|| Bellamione ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora