Capitolo 8

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Hermione si svegliò con un senso di confusione, la mente annebbiata dal sonno e il corpo ancora intorpidito. Lentamente aprì gli occhi, trovandosi in una stanza sconosciuta, dallo sfarzo oscuro e i mobili sontuosi. Inizialmente, l'oscurità della stanza le confondeva i sensi, ma poi i dettagli cominciarono a emergere dalle ombre, rivelando l'arredamento elegante e raffinato del luogo.

Poi, ricordò: era a Malfoy Manor, e Bellatrix l'aveva portata qui. Un brivido le corse lungo la schiena al pensiero della mangiamorte, ma si sforzò di mantenere la calma. Si sollevò dal letto di seta con delicatezza, osservando la stanza con curiosità e cautela.Fu allora che notò Bellatrix, seduta in una poltrona accanto al letto, con uno sguardo fisso su di lei. La luce fioca che filtrava dalle tende accarezzava i suoi lineamenti, creando un'aura di mistero intorno a lei."Tu" disse Hermione, cercando di mascherare la sua incertezza con un tono di voce deciso. "Dove siamo?"Bellatrix alzò leggermente un sopracciglio, osservandola con un'aria di superiorità misurata. "Siamo a Malfoy Manor, Granger. Ti ho portata qui per il tuo bene."Hermione annuì, prendendo atto della risposta. "Grazie... Suppongo."Nonostante la situazione tesa, un leggero senso di tranquillità la pervase. Era strano, quasi surreale, ritrovarsi qui con Bellatrix, ma il calore della stanza e la presenza della mangiamorte sembravano offrire una sorta di protezione.Bellatrix si alzò dalla poltrona con eleganza, avvicinandosi al letto con un'andatura fluida e regale. "Come ti senti, Granger? La tua testa ti fa male?"Hermione si strofinò la fronte, cercando di scacciare la sensazione di stordimento che ancora la affliggeva. "Un po' confusa, ma penso di star meglio."Un sorriso sottile sfiorò le labbra di Bellatrix, un lampo fugace di calore nel buio della stanza. "Non c'è di che, Granger. Dopotutto, non posso permettere che tu ti faccia male mentre sei qui."Hermione annuì, sorpresa dalla gentilezza apparente della mangiamorte. Era difficile da credere, considerando la loro storia e le loro differenze ideologiche, ma forse c'era più in Bellatrix di quanto si potesse immaginare.Le due donne si scambiarono uno sguardo intenso, come se cercassero di decifrarsi a vicenda in quel momento di calma. Poi, un sottile sorriso giocoso danzò sulle labbra di Bellatrix."Sai, Granger," disse con voce leggermente maliziosa, "se non fossi così testarda, potremmo anche divertirci."Hermione era confusa dall'improvviso cambiamento d'umore della donna di fronte a lei, non si fidava.Bellatrix inclinò leggermente la testa, uno scintillio di sfida nei suoi occhi. "Forse dovremmo iniziare con qualcosa di più semplice, come una tregua temporanea, per esempio."Hermione annuì lentamente, accettando tacitamente l'offerta di pace. Era un piccolo passo verso una comprensione reciproca, ma forse, pensò, era solo un modo per estorcerle informazioni. Bellatrix si avvicinò con eleganza a dove Hermione stava seduta, i suoi passi risuonavano leggermente sul pavimento di marmo. Un sorriso malizioso danzava sulle sue labbra rosse come il sangue mentre scrutava la ragazza con uno sguardo penetrante."Granger," disse Bellatrix, la sua voce un sottile sussurro carico di promesse velate, "hai mai considerato l'idea che noi due potessi essere molto simili?"Hermione alzò gli occhi dal lenzuolo sorpresa e un po' confusa dall'insistenza di Bellatrix. "Scusami, cosa intendi?" balbettò, cercando di mantenere la calma nonostante il battito accelerato del suo cuore."Oh, credo solo che ci sia un'energia" disse Bellatrix, lasciando che il suo sguardo scorresse lungo il corpo di Hermione con un'espressione affascinata. "Qualcosa che va oltre le nostre differenze."Hermione arrossì leggermente, sentendosi improvvisamente fuori luogo nella presenza di Bellatrix, la cui sensualità e sicurezza la lasciavano spesso senza parole. "Non credo.Siamo molto diversi." La mangiamorte sorrise, un luccichio di sfida nei suoi occhi si accese. "Oh, sono certa che tu possa apprezzare le differenze, Granger. Ma, non noti i parallelismi?"Hermione si morse il labbro inferiore, lottando per mantenere la compostezza di fronte alla schiacciante intensità di Bellatrix. "Forse... "Bellatrix si avvicinò ancora di più, inclinando leggermente la testa verso Hermione con un sorriso seducente. "Le streghe più brillanti della propria epoca, che seguono due grandi uomini con due ideali opposti.  A volte devi saper leggere tra le righe."Hermione deglutì a fatica, l'aria carica di tensione tra loro due. Si sentiva confusa, imbarazzata e allo stesso tempo attratta dalla magnetica presenza di Bellatrix. "Non so cosa dire," sussurrò, abbassando lo sguardo per nascondere il rossore che le colorava le guance.Bellatrix si avvicinò ancora di più, finché le loro labbra erano a pochi centimetri di distanza. "Non c'è bisogno di dire nulla, Granger," mormorò, la sua voce un soffio caldo contro la pelle di Hermione. "A volte, le parole sono superflue."


Improvvisamente Narcissa aprì la porta con cautela, non sapendo cosa avrebbe trovato dall'altra parte. Ma ciò che vide la lasciò sbigottita e furiosa. Bellatrix e Hermione erano così vicine che poteva quasi sentire l'elettricità nell'aria. Le loro facce erano a pochi centimetri di distanza, gli sguardi bloccati l'uno nell'altro con una tensione palpabile. Era chiaro che qualcosa di intenso stava accadendo tra loro.

"Che cosa pensi di fare, Bellatrix?" sbottò Narcissa, il suo tono gelido e pieno di disapprovazione.

Bellatrix si allontanò bruscamente da Hermione, il suo sorriso affascinante scomparve mentre cercava di recuperare la compostezza. "Cissy, non è quello che pensi," tentò di spiegare, ma la sua voce tremava leggermente.Narcissa fissò sua sorella con uno sguardo penetrante, le sopracciglia aggrottate in un'espressione di disgusto. "Non credo che tu possa negare ciò che ho visto," disse con freddezza. "Questo comportamento è inaccettabile, Bellatrix. Non puoi lasciarti coinvolgere in giochi pericolosi con una prigioniera." Bellatrix annuì lentamente, abbassando lo sguardo per evitare il contatto visivo con Narcissa. Poi uscì dalla stanza senza proferir parola. Narcissa si voltò verso Hermione, il suo sguardo rigido ma compassionevole. "Mi dispiace che tu abbia dovuto assistere a questo," disse con sincerità. "Non permettere a mia sorella di confonderti con le sue assurdità."Hermione annuì silenziosamente, sentendosi imbarazzata e vulnerabile sotto lo sguardo severo di Narcissa. Sapeva di aver messo piede in territorio pericoloso, e ora si rendeva conto che avrebbe dovuto stare più attenta con Bellatrix. Era chiaro che quella breve interazione avrebbe lasciato segni profondi nella dinamica già complicata tra di loro. 


Narcissa guardò Hermione con un'espressione seria, i suoi occhi azzurri pieni di preoccupazione mentre si sedeva accanto a lei. "Hermione, devo parlarti seriamente di Bellatrix," disse con voce calma ma decisa. Hermione alzò lo sguardo, colta di sorpresa dall'insistenza di Narcissa. "Nel corso degli anni, ho visto Bellatrix attraversare molte fasi oscure e pericolose," iniziò Narcissa, il tono della sua voce rivelando la profondità delle sue preoccupazioni. "È una donna complessa, tormentata da demoni interiori che non sempre riesce a controllare."

Hermione annuì, ascoltando attentamente le parole di Narcissa. Conosceva la reputazione di Bellatrix, ma sentirne parlare da qualcuno così vicino a lei la faceva sentire ancora più in ansia."Devi capire che Bellatrix è imprevedibile e pericolosa," continuò Narcissa, fissando Hermione con uno sguardo intenso. "Non puoi lasciarti ingannare dal suo fascino o dalle sue parole. È capace di comportarsi in modi che non avresti mai immaginato."Hermione annuì ancora una volta, sentendosi sempre più preoccupata per ciò che Narcissa stava rivelando. Tuttavia, sapeva di dover ascoltare attentamente se voleva proteggersi da eventuali minacce da parte di Bellatrix."Ti prego, prendi sul serio ciò che ti sto dicendo," implorò Narcissa, posando una mano sulla spalla di Hermione con gentilezza. "Non voglio che tu finisca coinvolta in situazioni pericolose a causa sua." Narcissa sospirò, passando una mano attraverso i capelli biondi. "Bellatrix può essere affascinante, lo ammetto," disse con un'espressione pensierosa. "Ma non lasciare che ti trascini troppo in profondità. Lei ha un modo di manipolare le persone, di trarre vantaggio dalla loro debolezza." Hermione abbassò lo sguardo, riflettendo sulle parole di Narcissa. "Capisco il rischio, signora Malfoy," rispose sinceramente. "Ma..." Narcissa la guardò con un misto di comprensione e preoccupazione. "Lo so," disse con un sospiro. " Non fidarti mai completamente di lei. Bellatrix ha perso la sua umanità molto tempo fa."

Amore oscuro|| Bellamione ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora