Capitolo 19

63 3 7
                                    

Bellatrix si sentiva il sangue ribollire nelle vene quando venne a sapere della fuga di Andromeda e della sua giovane nipote Ninfadora. Era furiosa, il viso contorto dall'ira mentre meditava su chi potesse essere il responsabile di questo tradimento. Non ci volle molto prima che il sospetto si dirigesse verso sua sorella Narcissa.

Con passi pesanti, si diresse verso la stanza di Hermione, cercando un po' di sollievo dalla tempesta che infuriava dentro di lei. Quando varcò la porta, la trovò lì, seduta con aria tranquilla, immersa nei suoi libri e nei suoi pensieri.

"Buonasera, Granger," disse Bellatrix con voce melliflua, ma il suo sguardo era freddo e tagliente. Si avvicinò lentamente a lei, lasciando che il suo sguardo la scrutasse con intensità. "Annoiata?"

Hermione sollevò lo sguardo dai suoi libri, sorprendendosi nel vedere Bellatrix lì. "Ciao, Bellatrix," rispose lei, cercando di nascondere la sua sorpresa dietro un sorriso cordiale. "Non credo ci sia molto da fare qui, giusto?"

Bellatrix le sorrise, ma c'era un'ombra di malizia nei suoi occhi che non sfuggì a Hermione. "Ci sono io," disse lei con un tono leggermente flirtante, avvicinandosi ancora di più a Hermione. "Hai qualche momento da dedicarmi?"

Hermione si sentì improvvisamente nervosa, consapevole della presenza intimidatoria di Bellatrix che la circondava. "S-sì, certo," balbettò lei, cercando di mantenere la calma nonostante il battito frenetico del suo cuore. "Cosa posso fare per te?"

Bellatrix le sorrise di nuovo, ma il suo sorriso era più unghie che miele. "Vorrei solo un po' del tuo tempo e della tua compagnia," disse lei, porgendo una mano a Hermione con un gesto elegante. "Possiamo parlare un po', forse?"

Hermione annuì incerta, prendendo la mano di Bellatrix con riluttanza. Mentre si lasciava guidare da lei, non poteva fare a meno di chiedersi quale fosse il vero motivo dietro la visita di Bellatrix e cosa potesse aspettarsi da quella conversazione. Ma per ora, non aveva altra scelta che seguirla e scoprire cosa avesse in serbo per lei.

Bellatrix guidò Hermione nella sua stanza con un gesto elegante, lasciando che la porta si chiudesse dietro di loro con un tonfo sordo. La luce fioca delle candele danzava sulle pareti, creando un'atmosfera intima e misteriosa intorno a loro. Senza dire una parola, si diresse verso il suo armadio e tirò fuori una camicia di seta nera, che si mise con grazia e disinvoltura di fronte a Hermione.

Hermione si sentì imbarazzata nel vedere Bellatrix così vicina e così poco vestita, ma non poteva distogliere lo sguardo dalla bellezza sinistra della donna di fronte a lei. Era difficile ignorare l'attrazione magnetica che Bellatrix esercitava su di lei, nonostante il suo desiderio di resistere alla sua influenza seducente.

Una volta vestita, Bellatrix si sedette sul letto, invitando Hermione a unirsi a lei con un gesto elegante. Hermione si avvicinò con riluttanza, sentendosi nervosa e confusa riguardo alla situazione in cui si trovava. Non sapeva cosa aspettarsi da questa conversazione con Bellatrix, ma sapeva che doveva stare in guardia, nonostante il suo cuore le dicesse di lasciarsi trasportare dalla tentazione.

"Che cosa vuoi da me, Bellatrix?" chiese Hermione con voce tremante, cercando di nascondere la sua incertezza dietro un'espressione determinata.

Bellatrix le sorrise con malizia, i suoi occhi scintillanti di desiderio e malizia. "Oh, Granger, non è ovvio?" disse lei con voce melliflua, accarezzando delicatamente il viso di Hermione con la punta delle dita. "Voglio solo la tua compagnia, il tuo tempo. Voglio conoscerti meglio, scoprire cosa si nasconde dietro quegli occhi intelligenti e vivaci".

Hermione si sentì ancora più confusa di prima, incapace di capire le vere intenzioni di Bellatrix. C'era qualcosa nell'atteggiamento della donna di fronte a lei che la faceva sentire vulnerabile e incerta, ma al tempo stesso attratta e desiderosa di saperne di più.

"Non capisco," balbettò lei, cercando di districarsi dalle emozioni contrastanti che la assalivano. "Cosa vuoi, veramente, Bellatrix?"

Bellatrix le sorrise di nuovo, ma questa volta il suo sorriso era pieno di mistero e promesse oscure. "Ah, Granger, Granger, non è ovvio?" disse lei con un tono seducente. "Voglio te".

Tutto il corpo di Bellatrix si sente formicolare e  si riscalda per l'eccitazione e il pensiero di ciò che sta finalmente per accadere. Sente che tutto questo è ormai una realtà, non più solo un'idea. Si sente estremamente eccitata perché immagina la piccola Hermione sottomessa a lei in ogni modo.

A questo punto il cuore di Bellatrix le batte fuori dal petto. Si china e avvicina ancora di più le sue labbra al volto di Hermione. Gli occhi di Bellatrix sono fissi nelle iridi della ragazza, come se volesse essere sicura di vedere bene ora, che tutto questo sia giusto... che lo stia facendo davvero...

Hermione si sentiva combattuta. C'erano così tante cose a cui pensare,così tante. Ma lei aveva bisogno di ciò, aveva bisogno di Bellatrix. E i suoi amici? Quando sarebbe riuscita a scappare l'avrebbero perdonata?  Il cuore di Hermione le diceva di no, sapeva bene che probabilmente l'avrebbero etichettata e giudicata, ma in quel momento il desiderio e la tentazione era forte, troppo forte.

Le labbra di Bellatrix si incurvarono leggermente per la gioia quando tirò a sé la ragazza per il collo e la baciò con forza. Il corpo di Hermione si bloccò di nuovo, anche se si lasciò sfuggire un gemito sommesso. Bellatrix fu sorpresa da questa mossa inaspettata e dovette trattenere qualche respiro. Dopo la fine del bacio, rimase in ginocchio con lo stesso rossore sulle guance. Gli occhi di Bellatrix rimasero chiusi e la bocca leggermente spalancata. Il suo respiro era caldo e si capiva che le piaceva molto il trattamento che Hermione le stava riservando.

Il battito cardiaco di Bellatrix accelerava mentre rimaneva nella morsa di Hermione. Le piaceva il modo in cui la stava manipolando e in risposta emetteva un gemito sommesso.

La donna dai capelli neri parlò in tono dolce e scherzoso. "Era questa una delle tue fantasie, allora? Avere una strega come me in ginocchio davanti a te, che ti permetta di farle quello che vuoi?".

Hermione finalmente riprese a parlare, con un tono affannoso e scherzoso.  "Oh, direi proprio che questo nostro piccolo gioco sia andato avanti per troppo tempo".

Il respiro di Bellatrix divenne un po' più veloce mentre le mani di Hermione iniziarono a muoversi lentamente sui suoi fianchi. La voce di Bellatrix assunse un tono roco e seducente mentre parlava con una crudele presa in giro "Sembra che tu abbia qualche asso nella manica, non è vero?".

Amore oscuro|| Bellamione ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora