Capitolo 21

51 2 7
                                    

Dopo svariate settimane il rapporto tra Bellatrix ed Hermione era decisamente cambiato, ma l'obiettivo della strega oscura era sempre lo stesso. 

Voldemort fece chiamare Bellatrix per ricevere aggiornamenti sullo stato della missione. Sapeva che la sua mangiamorte più fidata non avrebbe fallito. Bellatrix si inginocchiò davanti al Signore Oscuro, il suo sguardo fisso su di lui con devozione e rispetto. "Mio Signore," disse lei con voce rispettosa, "sono qui per informarti che il piano è riuscito. Hermione Granger mi appartiene e adesso conosco la posizione di Potter."

Il Signore Oscuro alzò un sopracciglio con interesse. "E dove si trova il ragazzo che tutti cercano?" chiese lui con voce fredda e tagliente.Bellatrix si alzò in piedi con un sorriso trionfante sulle labbra. "Harry Potter si nasconde nelle mura di Hogwarts," disse lei con sicurezza. "L'ho letto nella mente della sanguemarcio e ho trovato la verità. Ora possiamo andare a prenderlo e portarlo da te, mio Signore."Il Signore Oscuro annuì con approvazione, un sorriso malizioso che giocava sulle sue labbra pallide. "Molto bene, Bellatrix," disse lui con voce oscura. "Hai dimostrato ancora una volta la tua fedeltà e il tuo valore. Prepara i tuoi uomini. Andremo a catturare Harry Potter e a porre fine a questa ridicola resistenza una volta per tutte."Bellatrix si inchinò di nuovo di fronte al Signore Oscuro, il cuore gonfio di orgoglio e trionfo. Aveva dimostrato il suo valore e la sua abilità di manipolazione, e ora il suo obiettivo era più vicino che mai. Con un sorriso determinato sulle labbra, si alzò e si diresse verso l'uscita, pronta a mettere in atto il prossimo passo del suo piano per la conquista del mondo magico.


Le nubi nere e minacciose avvolgevano il cielo sopra Hogwarts, mentre il fragore del conflitto echeggiava attraverso i corridoi del castello. L'aria era carica di tensione e terrore, mentre le forze del male e del bene si scontravano in una lotta epica per il destino del mondo magico.

Dalle torri di Hogwarts alle sale comuni, ogni angolo del castello risuonava di urla di dolore e di rabbia. I maghi e le streghe combattevano con coraggio e determinazione, difendendo la scuola e tutto ciò che essa rappresentava contro le forze oscure che cercavano di distruggerla.Nel cortile, i giganti urlanti si scontravano con i mastini infernali, mentre gli incantesimi e le maledizioni volavano attraverso l'aria come frecce infuocate. I muri del castello tremavano sotto l'assalto delle forze nemiche, ma gli studenti e i professori di Hogwarts non si arresero mai, combattendo con tutte le loro forze per difendere la loro casa e coloro che amavano.

Nel mezzo della battaglia, Harry Potter si trovava faccia a faccia con il Signore Oscuro, il loro scontro destinato a decidere il destino del mondo magico. Le bacchette brillavano di luce verde e rossa mentre i due maghi più potenti del loro tempo si affrontavano con ferocia e determinazione, lanciando incantesimi mortali l'uno contro l'altro.

Nel frattempo, Hermione Granger si trovò nel cuore della battaglia, combattendo al fianco dei suoi amici e alleati più fidati. La professoressa McGrannit era confusa, pensava che Hermione fosse ormai morta. Ron non capiva come poteva esser fuggita da Villa Malfoy. Ma nonostante fossero destabilizzati dall'arrivo di Hermione, con coraggio e intelligenza, affrontarono ogni sfida che si presentava loro, rischiando la propria vita per difendere ciò in cui credevano.Mentre la battaglia infurava intorno a loro, Bellatrix  Black si trovava al fianco del Signore Oscuro, combattendo con ferocia e crudeltà contro coloro che osavano sfidare il suo padrone. Con la sua abilità magica e la sua astuzia malvagia, si dimostrava una nemica implacabile, determinata a ottenere la vittoria a ogni costo. Il suo sguardo affilato scrutava ogni angolo del campo di battaglia, le sue abili mani maneggiavano la bacchetta con una maestria letale, lanciando incantesimi mortali contro ogni nemico che osava avvicinarsi troppo. Era una visione spaventosa, la sua figura sinistra e minacciosa che si stagliava contro il cielo grigio, illuminato dalle esplosioni di magia che infiammavano il campo di battaglia.Ma improvvisamente, uno scintillio di movimento attirò il suo sguardo, e le sue pupille dilatate si posarono su una figura familiare che combatteva con coraggio e determinazione al centro della mischia. Era lei: Hermione Granger.

Bellatrix sentì il cuore stringersi nel petto mentre osservava incredula la giovane strega combattere con feroce tenacia, il suo viso illuminato dalla luce dei incantesimi che lanciava con precisione letale. Non poteva essere vero. Hermione non poteva essere lì. Era stata rinchiusa a Villa Malfoy, sotto la sua osservazione costante. Come aveva fatto ad essere qui, nel bel mezzo della battaglia?

Con un gemito di disperazione, Bellatrix si diresse verso Hermione con passo fermo, ignorando il pericolo che la circondava. Doveva capire, doveva sapere come Hermione fosse riuscita a sfuggire al suo controllo e a trovare il suo posto in questa guerra insensata."Granger!" urlò Bellatrix con voce stridula, la sua voce che si perdeva nel fragore della battaglia. "Come osi essere qui? Come hai osato sfuggire al mio controllo?"

Hermione si girò verso di lei con un'espressione determinata sul viso, i suoi occhi ardenti di coraggio e rabbia. "Bellatrix," disse lei con voce ferma, "non hai alcun diritto di comandare la mia vita. Sono qui per difendere ciò in cui credo, per combattere per la libertà e la giustizia. Non permetterò a nessuno di fermarmi, nemmeno te."

Bellatrix sentì il sangue ribollire nelle vene mentre ascoltava le parole di sfida di Hermione. Come osava quella ragazza contraddirsi, come osava sfidare la sua autorità? Con un sorriso torvo, Bellatrix alzò la bacchetta, pronta a lanciare l'incantesimo che avrebbe potuto decidere il destino di Hermione. Ma improvvisamente, si fermò. Uno sguardo nei profondi occhi di Hermione e vide la determinazione e la forza che bruciavano dentro di lei, e si rese conto che non avrebbe mai potuto fermarla. Con un sospiro di rassegnazione, abbassò la bacchetta e si allontanò, lasciando Hermione libera di combattere la sua battaglia. 

E così, nel fragore della battaglia di Hogwarts, il destino del mondo magico venne deciso. Con sacrificio e coraggio, gli eroi della luce riuscirono a sconfiggere le forze del male e a riportare la pace nel mondo magico, dimostrando che anche nelle tenebre più oscure, la luce può sempre trovare un modo per brillare.

Tom Riddle era caduto, ma Bellatrix Black era viva. Il caos della battaglia si era finalmente placato, lasciando dietro di sé un paesaggio desolato di rovine e dolore. Gli scontri erano terminati, ma il prezzo della vittoria era stato alto. Hogwarts giaceva ferita e lacerata, ma non piegata, pronta a guarire e a rinascere ancora una volta.

Tra i resti fumanti del castello, gli Auror avanzavano con cautela, scansionando il terreno alla ricerca di eventuali sopravvissuti o di nemici ancora nascosti. Era un compito difficile e pericoloso, ma sapevano di dover completare la loro missione per garantire la sicurezza del mondo magico.

Fu allora che videro lei, Bellatrix , distesa a terra con le mani incatenate dietro la schiena, circondata da una scorta di creature magiche che la sorvegliava attentamente. La sua figura sinistra e minacciosa era ridotta ora a un'ombra della sua antica grandezza, il suo orgoglio e la sua ferocia spezzati dall'implacabile avanzata delle forze del bene.

Gli Auror si avvicinarono con cautela, le loro bacchette puntate contro la prigioniera, pronti a reagire al minimo segno di resistenza. Ma Bellatrix giaceva lì inerte, il suo sguardo vuoto e senza speranza mentre accettava il suo destino con rassegnazione. Era stata sconfitta, ma anche in quel momento di sconfitta, il suo spirito ribelle non era mai stato così vivo. 


Con un gesto deciso, gli Auror la sollevarono e la portarono via, sospinta verso un destino incerto e oscuro. Eppure anche mentre veniva condotta via, il suo sguardo rimase fisso sul castello di Hogwarts, il luogo che era stato il teatro della sua ultima battaglia, il suo ultimo atto di disperata ribellione contro il destino che aveva cercato di piegarla.

E mentre il sole sorgeva lentamente all'orizzonte, illuminando il cielo con i suoi raggi dorati, Hogwarts si preparava a rinascere dalle ceneri della distruzione, pronta a ricominciare la sua missione di educazione e speranza per le generazioni future. E anche se Bellatrix Black era stata sconfitta, il suo spirito indomito e la sua ferocia restavano intatti, una testimonianza vivente del potere della determinazione e della resistenza contro le forze dell'oscurità. Questo Hermione lo sapeva bene.


Note: Salve, comprenderei la confusione: "Hermione è riuscita a fuggire? Come?". Beh, questa è una risposta che verrà svelata la prossima volta. 


Amore oscuro|| Bellamione ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora