Capitolo 12

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Bellatrix osservò Hermione con un misto di rabbia e disprezzo. Aveva promesso a se stessa di non essere mai più ingannata, eppure eccola lì, di fronte a lei, la ragazza che aveva osato tentare di manipolarla. Non avrebbe mai più permesso a nessuno di giocare con lei in quel modo.

"Hai rotto ogni regola della lealtà e dell'onore," disse Bellatrix con voce fredda, il tono tagliente come una lama affilata. "E per questo, pagherai."

Hermione deglutì a fatica, la paura si faceva sempre più intensa mentre tentava di immaginare cosa Bellatrix avrebbe potuto fare."Bellatrix, per favore," implorò Hermione con voce tremante, "non fare nulla di cui poi ti possa pentire."

Ma Bellatrix non sembrava minimamente intenzionata ad ascoltare. Si avvicinò lentamente ad Hermione, il suo sguardo gelido e determinato.

"Sei stata avvisata," disse Bellatrix con un ghigno malizioso. "Ora, è giunto il momento di subire le conseguenze delle tue azioni."  Con un gesto deciso, Bellatrix afferrò la bacchetta e la puntò verso Hermione. La paura si trasformò in terrore mentre Hermione si preparava al peggio.


Narcissa irruppe nella biblioteca proprio mentre Bellatrix si apprestava a prendere una decisione che avrebbe potuto cambiare le vite di entrambe. Lo sguardo di sorpresa di Bellatrix si trasformò rapidamente in uno sguardo di rabbia mentre guardava sua sorella.

"Cissy, cosa fai qui?" chiese Bellatrix con voce tagliente, il tono impregnato di disprezzo.

Narcissa la ignorò e si avvicinò a Hermione, assicurandosi che fosse al sicuro. "Stai bene, Hermione?" chiese con preoccupazione, ignorando completamente la presenza di Bellatrix.Hermione annuì debolmente, ancora scossa dall'accaduto. Guardò Narcissa con gratitudine, apprezzando il suo intervento tempestivo.

Nel frattempo, Bellatrix sbuffò con irritazione. "Dovresti preoccuparti di ciò che sta accadendo tra di noi, Cissy, invece di intrometterti negli affari degli altri."

Narcissa alzò lo sguardo, i suoi occhi azzurri scintillavano di determinazione. "Non permetterò che tu faccia del male a nessuno, Bellatrix, neanche a Hermione."

Bellatrix sorrise maliziosamente. "E cosa pensi di poter fare al riguardo, cara sorella?"

Narcissa si irrigidì, lottando per mantenere la calma. "Voglio solo sapere perché il Signore Oscuro vuole uccidere Andromeda," disse con voce ferma. "E tu lo sai."

Bellatrix si irrigidì a sua volta, la sua espressione divenne oscura. "Non ti riguarda, Cissy," rispose bruscamente. "Non è affar tuo."

Narcissa non si lasciò intimidire. "E' nostra sorella, Bellatrix. E' nostra responsabilità proteggerla." Le due sorelle si scambiarono sguardi infuocati, il tensione nell'aria palpabile.


Narcissa sollevò il mento con fierezza. "Andromeda potrebbe aver scelto una vita diversa dalla nostra, ma non merita di morire per questo."

Bellatrix serrò i pugni, la sua voce tremava di rabbia. "Andromeda ha tradito il nostro sangue, Cissy. Ha tradito la nostra famiglia. Non merita alcuna pietà."

Narcissa scosse la testa con fermezza. "Non credo che ucciderla risolverà qualcosa. Non possiamo permettere che il Signore Oscuro compia un altro omicidio nella nostra famiglia."

"Bene, allora fai qualcosa!" sbottò Bellatrix. "Ma non permettere che la tua debolezza metta in pericolo il nostro futuro."

Narcissa la guardò dritto negli occhi. "Il nostro futuro è già in pericolo, Bellatrix. E non sarà certo il Signore Oscuro a salvarlo." Le parole delle due sorelle rimasero sospese nell'aria, cariche di tensione e disaccordo.


Bellatrix si rivolse a Hermione con un sorriso sarcastico, cercando di dissimulare la tensione con battute sottili e allusioni.

"E tu, piccola Grifondoro, cosa ne pensi di tutto questo dramma familiare?" chiese, con un'occhiata carica di malizia.

Hermione arretrò di fronte alla sua intensa espressione, ma cercò di mantenere la compostezza. 

"Penso che la vostra famiglia abbia bisogno di risolvere i suoi problemi senza ricorrere alla violenza."

Narcissa sbuffò, visibilmente irritata dall'atteggiamento di Bellatrix. "Bellatrix, smettila con le tue provocazioni. Questo non è il momento per scherzare."

Bellatrix le lanciò uno sguardo tagliente, ma non si lasciò intimidire. "Oh, Cissy, non hai mai apprezzato il mio senso dell'umorismo. Ma forse Hermione lo trova affascinante, non è vero?"

Hermione si sentì arrossire e si sforzò di ignorare l'allusione di Bellatrix, concentrando la sua attenzione su Narcissa.

Narcissa aggrottò la fronte, ormai furiosa. "Basta, Bellatrix! Questo non è solo un gioco per te. La vita di nostra sorella è in pericolo e tu stai solo giocando con le parole!"

Bellatrix sollevò le sopracciglia con disprezzo, ma poi si rivolse nuovamente a Hermione, continuando il suo flirt sottile.

Narcissa serrò le mandibole, osservando Bellatrix con uno sguardo feroce. "Sei così presa dai tuoi giochi, Bellatrix, che non ti rendi conto delle conseguenze delle tue azioni. Andromeda è nostra sorella, non importa quanto tu possa disprezzarla. Non possiamo lasciare che il Signore Oscuro la uccida."

Bellatrix emise un suono di frustrazione, lanciando uno sguardo tagliente a Narcissa. "E cosa proponi, Cissy? Dovremmo abbandonare tutto e correre da Andromeda a fare la sua guardia? Il Signore Oscuro non tollererà debolezze come quella."

Narcissa sbatté le palpebre, lottando contro il desiderio di urlare alla sorella. "Non sto dicendo di abbandonare tutto, ma dobbiamo trovare un modo per proteggerla. Non possiamo permettere che il Signore Oscuro la uccida."

Hermione ascoltava la discussione con crescente preoccupazione. Era chiaramente evidente che c'era molto di più sotto la superficie del conflitto tra le due sorelle, e si chiese cosa potesse aver causato una tale divisione all'interno della famiglia Black. "Ma perché il Signore Oscuro vuole uccidere Andromeda?" chiese Hermione, cercando di ottenere maggiori informazioni sullo sfondo della situazione.

Narcissa si voltò verso di lei, gli occhi pieni di preoccupazione. "Andromeda ha abbandonato il nostro mondo per sposare un nato babbano, Ted Tonks. Questo è considerato un tradimento agli occhi del Signore Oscuro e dei Mangiamorte. Ma non possiamo permettere che lei paghi per le sue scelte."

Bellatrix rise amaramente, la sua voce piena di sarcasmo. "Oh, certo, dobbiamo correre a salvare la nostra povera sorella, solo perché ha deciso di sposare uno di loro. Che patetico esempio di debolezza."

Narcissa scosse la testa con disgusto. "Non sei mai stata in grado di capire, Bellatrix. Ma io farò tutto ciò che è necessario per proteggere Andromeda, anche se devo affrontare il Signore Oscuro stesso."

Bellatrix serrò i pugni, i suoi occhi lampeggiarono di rabbia. "Fai quello che vuoi, Cissy. Ma non mettere il mio nome in mezzo alle tue debolezze sentimentali."

Hermione osservava la scena con crescente angoscia. Era chiaro che c'era molto più in gioco di quanto potesse capire, e si chiese cosa avrebbe potuto fare per aiutare Narcissa e proteggere Andromeda dalla furia del Signore Oscuro.

Narcissa uscì dalla stanza, trascinando con sé Hermione. La giovane non riusciva a comprendere, finché a un tratto la matriarca Malfoy si fermo e la guardò con apprensione. 

"Ti avevo già avvertita Hermione. Bellatrix non è più umana, di lei non è rimasto nulla se non l'oscurità. Lei era mia sorella un tempo, ma tutto ciò che è bello di questo mondo deve diventare altrettanto mortale se spera di sopravvivere." E con ciò Narcissa abbandonò Hermione alla soglia della sala da pranzo. 

Amore oscuro|| Bellamione ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora