29 anni dopo
Frammenti di marmo nella mano. Forza incontrollata. Di nuovo.
Chiuse gli occhi, il battito d'ali della farfalla lo calmò.
La brezza del tramonto graffiò le sue guance, riaprì gli occhi. Il sole era stato coperto dalle nuvole e il cielo si era tinto di viola.Quel paesaggio gli ricordò sua madre biologica, lei amava il tramonto. Pensava fosse un momento d'ispirazione. A Nikolai ispirò qualcosa, un'azione trascurata negli ultimi anni: l'acquisto di un nuovo libro.
Lasciò che il marmo scivolasse dalle sue mani e rientrò in camera da letto.
Una sola biblioteca era aperta ventiquattr'ore su ventiquattro a Sleekmire anche se il proprietario - un uomo tarchiato con i baffi ispidi e neri - lavorava solo durante il giorno e calata la sera, lasciava la biblioteca incustodita.Nikolai aveva già oltrepassato la soglia.
Squadrò ogni categoria nonostante cercasse "il ritratto di Dorian Gray". Afferrò il libro e ne sfogliò le pagine.
Nikolai tuttavia captò dei passi, timidi e insicuri. Non era solo. Volse lo sguardo in direzione del suono, i suoi occhi blu si soffermarono su un ragazzo poco più basso di lui. Lo esaminava da lontano ma Nikolai non ne fu sorpreso, tutto il regno conosceva le sue opere. Nikolai non era soltanto il figlio, adottivo, del capostipite della famiglia Montgomery - la casata dei vampiri più antica del regno - ma era, anche, un pittore rinomato.Era stato educato nelle mura della sua casa ma gli studi non servirono, Nikolai - come alieno - conosceva ogni materia in modo approfondito. Il suo pianeta si dedicava all'arte in qualsiasi forma.
Il giovane, tra le mani, aveva un libro; osservò il titolo: "Il Diario del Seduttore" di Kierkegaard. "Amerà la filosofia" pensò Nikolai.
Il misterioso ragazzo ebbe un sussulto ma lo mascherò subito, non si era accorto di essere osservato.
Nikolai andò a sedersi, la fiamma della candela si rifletteva nei suoi occhi.
Il ricciolino dell'altra corsia, però, era più interessante di Dorian Gray e Nikolai continuava a soffermarsi su di lui. Il diretto interessato ne era a conoscenza difatti decise di avvicinarsi. Nikolai lo notò; si era seduto il più lontano possibile da lui ma questo non lo fermò dal distinguere i suoi tratti.Il ricciolino aveva una corporatura robusta e i suoi capelli biondi lo rendevano un angelo. Alzò lo sguardo dal corpo e si concentrò sul viso: aveva gli occhi azzurri, una sfumatura più scura del colore dell'oceano. Era raro vedere giovani così affascinanti. Anche Nikolai lo era. Le sue dita erano lunghe come quelle di un pianista, piene di calli. Si tolse il cappotto, lo appoggiò allo schienale della sedia e udì la voce del giovane.
«Fa davvero caldo, eh?» la sua voce era bassa, elegante. Gli rivolse un sorriso.
Nikolai alzò un sopracciglio alla sua domanda.
«È inverno» lo osservò negli occhi.
Il giovane inclinò la testa di lato, diede l'impressione di essere interessato. Di solito lo era.
«Ha ragione. Le ho posto una domanda stupida» si passò una mano tra i capelli.
Nikolai non rispose, aveva sentito la voce di una donna.
A Zanthios il tasso di criminalità era nullo, ogni legge stabilita dal sovrano doveva essere rispettata.
Seguì la direzione del suono, si ritrovò in un vicolo. Vide un'umana. Davanti a lei un uomo con il passamontagna, non voleva essere riconosciuto ma era in una strada senza uscita. Il rapinatore minacciò la donna con una pistola, le dita sul grilletto: un solo colpo e sarebbe morta.Nikolai scaraventò l'uomo contro un cassonetto, un tonfo metallico. L'anziana recuperò la sua borsetta, un grazie uscì dalla sua bocca e Nikolai le sorrise. Qualche secondo dopo una fitta lo colpì alla testa, circondò il collo dell'umana con una mano. Nel vicolo un solo rumore: i respiri corti della vittima. Nikolai la lasciò andare e tornò indisturbato in biblioteca. Il giovane, di cui non conosceva ancora il nome, era lì. Gli occhi puntati sulle pagine del suo libro nonostante i suoi pensieri fossero altrove.
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𝐈𝐋 𝐑𝐈𝐅𝐋𝐄𝐒𝐒𝐎 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐄 𝐂𝐈𝐂𝐀𝐓𝐑𝐈𝐂𝐈
Fantasy📜 AGGIORNAMENTO OGNI GIOVEDÌ 🩵📜 "𝑹𝒊𝒎𝒂𝒓𝒓𝒂𝒊 𝒕𝒆 𝒔𝒕𝒆𝒔𝒔𝒐 𝒐 𝒔𝒂𝒓𝒂𝒊 𝒊𝒍 𝒏𝒆𝒎𝒊𝒄𝒐?" Una navicella, due bambini alieni. Nikolai e Cassandra, in seguito alla distruzione del loro pianeta, finiscono nel diciannovesimo secolo...