Atto X

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Violet's Pov
"Non sono sorpreso che mi trovi così bello" commentò l'araba fenice in modo spocchioso.

"Perché ti devi sempre pavoneggiare?" chiese il fauno, voltandosi verso l'araba fenice.

"Non è colpa mia se non sei bello quanto me" rispose battendo leggermente le ali facendo vedere le sue piume colorate.

"Cosa ci fanno un fauno e un'araba fenice insieme?" presi parola ed entrambi voltarono lo sguardo verso di me.

Il fauno mi squadrò dalla testa ai piedi in modo superficiale e poco dopo fece la stessa cosa con Fire e Hunter. Quest'ultimo serrò la mascella infastidito e lo fulminò con lo sguardo.

"Io gli avrei chiesto piuttosto di come facciano a parlare" prese parola Hunter, che non smetteva di guardare in malo modo il fauno.

"Il ragazzo non è molto sveglio" gracchiò una terza voce nella penombra e mi domandai quante creature magiche ci fossero nell'ombra della grotta.

Un fauno si fece avanti uscendo dalla penombra. Aveva gli occhi marroni e il volto scuro. Sulla testa portava le corna di una capra decorate con dei fiori rossi e bianchi che trasparivano femminilità. Dal busto in giù il suo corpo aveva le sembianze di una capra ed era coperto da una maglia rosa con dei bottoni azzurri.

"Non quanto la ragazza almeno" disse l'altro fauno.

"Allora sapete cosa siamo" affermai lanciando un'occhiata sospettosa a tutti e tre.

"È ovvio che sappiamo cosa siete. Umani" parlò in tono di disgusto.

"Che lurida specie" sentii dire dall'araba fenice in modo disgustato, ma non ci badai più di tanto, poiché io non ero una Deprived.

"Tutti voi sapete parlare?" chiese Hunter ed io gli lanciai un'occhiata di sbieco.

Tra tutte le domande, questa era la meno importante che poteva fare.

"Per nostra fortuna, non siamo muti" rispose la creatura con tono acido.

"Perché siete dentro la grotta e non fuori?" chiesi, volendo scoprire se temevano la manticora, oppure se c'era un'altra ragione nel vivere in una grotta buia.

"Sai fare solo domande?" il fauno mi squadrò da capo a piede in malo modo ed io feci lo stesso con lui.

"Quindi avete anche voi paura della manticora" intuì, guardando le espressioni di tutti e tre, dopo che avevo fatto la domanda.

"Non essere sciocca, il mangia-uomini non ci fa paura" l'araba fenice mi schioccò un'occhiataccia e ridussi gli occhi in due fessure cercando di trovare la risposta alla mia domanda.

"Allora di cosa avete paura?" rimasero un'attimo in silenzio e alla fine il secondo fauno rispose con voce bassa e intimidita.

"Della Ardramalas" rispose tremando leggermente per la paura.

"Il cosa?" sbattei più volte le palpebre non avendo mai sentito quel nome.

"Non ne hai mai sentito parlare? Andiamo Lilith, la tua stupidaggine mi sorprende sempre di più" commentò Hunter con ironia e per poco non mi venne un tic all'occhio.

"Il mio nome è Violet imbecille. E dato che tu sai tutto spiegami cos'è questa cosa che tanto li terrorizza" mi voltai di scatto verso di lui per lanciargli uno sguardo omicida.

Ero stufa che continuasse a sbagliare il mio nome di proposito.

Hunter sorrise con la sua solita supponenza e schiuse le labbra sicuramente per rifilarmi una delle sue solite battute, ma non fece in tempo ad aprire bocca che l'araba fenice prese parola.

SOLDATI DI CRISTALLO.                          IL LABIRINTO DI HEGROVE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora