Atto XII

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Violet's Pov
"Stavolta Weteed ci ha giocato un brutto tiro" sospirai, mangiando l'ultima bacca rimasta.

"Cosa ti aspettavi? Lui ha il compito di proteggere la pietra a qualunque costo" replicò Hunter, in tono asciutto, masticando in modo affamato la sua razione di cibo.

"E così ha provato a fare fuori a noi" mi leccai tra le labbra rimuovendo eventuali residui di cibo.

"E continuerà a provarci con ogni mezzo fino a quando non ci sarà riuscito" puntai gli occhi su Hunter, che stava imitando il mio gesto senza distogliere lo sguardo da me.

Deglutì pesantemente a causa della sensazione che mi aveva provocato quel gesto. Sentivo le gambe molli come se fossero diventate gelatine, nonostante fossi seduta.

"Fino ad ora qualcuno è mai riuscita a prenderla?" chiesi, con la gola secca, cercando di non fargli capire la sensazione che avevo provato mentre la sua lingua si muoveva sulle sue labbra carnose.

"Si dice che solo una persona ci sia riuscita" rispose e lo osservai con attenzione.

Per essere un semplice Deprived, Hunter sapeva tanto sui maghi e sulle leggende che riguardavano essi. Non sapevo se era perché lui proveniva da una città diversa dalla mia o perché c'era qualcos'altro di cui non ero a conoscenza.

"Chi?" lo guardai con interesse, volendo entrare nella sua testa per imparare tutto quello che a me era ancora sconosciuto.

"Aiden Mildbreath" pronunciò quel nome con disappunto.

"Un gran stupido" commentò, subito dopo, con un tono di voce più basso.

"Cosa gli è successo?" indagai.

"È morto" serrai le labbra e non dissi più niente.

Abbassai per un attimo lo sguardo, rendendomi conto che questo non era solo un gioco. In questo labirinto si poteva morire. C'erano creature magiche che non avevano mai visto il mondo vero e probabilmente non lo vedranno mai.

"Per quanto mi riguarda ha avuto la fine che meritava" prese nuovamente parola, dopo infiniti minuti di silenzio.

"Perché dici così?" domandai incuriosita su cosa pensasse di Aiden.

"È entrato in marina, ha partecipato a questo gioco e quando è arrivato al settimo livello ha tradito il suo compagno prendendo la pietra di cui tutti parlano. Aiden era alleato della forza opposta, i militari. Sono riusciti a fermarlo appena in tempo, se fosse uscito dal labirinto con la pietra si sarebbe scatenata una guerra" raccontò e rabbrividì quando mi resi conto che non aveva smesso di guardarmi negli occhi neanche per un istante.

"Perché Weteed non ci vuole dare la pietra se siamo alleati?" chiesi.

Volevo sapere il punto di vista di Hunter. Volevo capire se sospettasse di me o se si fidasse. Weteed aveva capito chi ero davvero e perché ero qui. Ecco perché ci stava rendendo le cose difficili. Però non capivo perché non l'avesse detto ad Hunter. Cosa ci guadagna a tenerlo nascosto?

"Per paura della maga" rispose in tono sfrontato.

"Se arriviamo al settimo livello è improbabile che riusciremo a prendere la pietra senza dover combattere" pensai ad alta voce, non badando al tono di voce con cui mi aveva risposto.

"È probabile" scrollò le spalle quasi disinteressato dell'argomento.

"Sono solo le cinque?" cambiai argomento quando mi cadde l'occhio sul suo orologio da taschino.

Mi insospettì vedendo che l'orologio, senza che me ne accorgessi, aveva ripreso a funzionare. Quando l'aveva aggiustato? Avevo sempre tenuto d'occhio Hunter, tranne nell'Anti livello quando mi ero addormentata e lui era uscito dal labirinto. Era stato in quel momento che l'aveva aggiustato? Oppure l'orologio aveva ripreso a funzionare nel momento in cui eravamo entrati nel primo livello del labirinto?

SOLDATI DI CRISTALLO.                          IL LABIRINTO DI HEGROVE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora