Atto IX

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Violet's Pov
"Cosa dobbiamo fare per superarlo?" chiese, stavolta Hunter, con diffidenza.

Il pick lo fissò negli occhi per lunghi attimi, poi prese parola, ghiacciando l'aria intorno a noi, "sopravvivere" rispose Weteed e subito dopo scomparve nel nulla, così com'era apparso.

Restammo in silenzio elaborando la sua risposta poco rassicurante.

Avanzai con lentezza verso la porta, mentre sentivo lo sguardo di Hunter bruciare sulla mia pelle. Arrivai di fronte al varco e lo guardai con attenzione. Sembrava una semplice porta a cui mancava una maniglia, eppure avvertivo della magia in essa.

"Ha detto un altro mondo" pensai ad alta volte con la fronte corrugata, mentre ripensavo alle parole di Weteed.

Con lentezza alzai il braccio per infilarlo dall'altra parte, ma non avvertì nulla, come se la magia si fosse dissolta in un solo attimo. Era molto strano, eppure, anche se dall'altra parte ci aspettava qualche pericolo, dovevamo andare via di qui e continuare il gioco per tornare nel mondo reale.

"Dobbiamo attraversarla" ritirai il braccio voltandomi verso di Hunter che stava scrutando la porta con attenzione.

"E se fosse una trappola?" chiese, non convinto della mia affermazione.

Neanch'io ero convinta, ma tra restare qui per sempre e andare dall'altra parte, non sapendo cosa e chi c'era, decisamente la seconda opzione era la migliore.

"Vedi altri modi?" domandai e lui scosse la testa.

"Se ti può dare coraggio andrò prima io" brandì la spada, ancora insanguinata, pronta a varcare la porta.

"Io non ho paura" lo sentii borbottare ed alzai gli occhi al cielo per la cazzata che aveva appena detto.

"Meglio perché io ne ho tanta" sussurrai prima di attraversare la porta, non curandomi se avesse sentito quello che avevo detto.

Dalla notte mi ritrovai in pieno giorno con i raggi del sole che mi fecero socchiudere gli occhi. Mi guardai intorno vedendo che ero stata teletrasportata in quella che sembrava una foresta. Gli alberi erano verdi e rigogliosi, gli uccelli cinguettavano e si poteva intravedere un fiume non poco lontano dalla mia posizione. Sembrava che ero tornata nel mondo reale, dove i raggi del sole erano quelli della primavera e i fiori e i frutti degli alberi stavano fiorendo.

"Sembra il paradiso" sentii commentare da Hunter che arrivò al mio fianco insieme a Fire.

Sentì la porta rossa da cui eravamo passati, nonché la nostra unica via di fuga, scomparire nel nulla.

"Sembra" dissi facendo qualche passo mentre continuavo a guardarmi intorno, vedendo che eravamo circondati dal verde.

Non c'erano tracce di civiltà o di oggetti artificiali come grattacieli, automobili o aerei.

"Non capisco cosa dobbiamo fare qui. Non c'è nulla" lo sentii dire, mentre emetteva uno sbuffo di frustrazione.

"C'è qualcosa di strano. Weteed non ci ha detto come superare questo livello" scossi la testa e una domanda lampeggiò nella mia testa.

"Tu sai come finisce la leggenda della Breaker of Destiny?" domandai voltandomi e incrociando gli occhi verdi Hunter che erano già su di me.

"No, nessuno lo sa" serrai le labbra, mentre imprecavo nella mia mente.

Se sapessimo il finale, allora sapremmo come superare tutti i sei livelli rimasti. Sapremmo cosa aspettarci e saremmo fuori in un'attimo.

"Perché questa domanda?" chiese, vedendomi persa tra i miei pensieri.

SOLDATI DI CRISTALLO.                          IL LABIRINTO DI HEGROVE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora