Violet's Pov
Sentivo il suo respiro soffiare sulla mia pelle lasciata scoperta dalla canottiera in pizzo, il suo profumo mi faceva girare la testa e le sue dita, che tracciavano il contorno della voglia presente sulla mia schiena, mi causarono una serie di brividi lungo tutta la spina dorsale.La voglia sulla schiena era apparsa un giorno di metà estate e da allora non era più andata via. L'avevo guardata molte volte allo specchio fino a saperne i minimi dettagli. Sembrava uno dei tanti nastri che creavo con la magia, solo che era più piccolo, quasi impercettibile se non si guardava il punto esatto in cui si trova.
Hunter continuò a toccare il punto sulla mia schiena causandomi brividi su tutto il corpo, "rispondi a una domanda" disse con voce talmente rauca da farmi deglutire pesantemente.
"Come?" sbattei più volte le palpebre cercando di riprendermi.
Cosa mi stava succedendo? Perché mi sentivo così attratta da lui dal volere che mi toccasse?
"Rispondi a una domanda, Violet" ripeté con voce più bassa, soffiando sul mio orecchio.
"Perché dovrei farlo?" domandai con la mente annebbiata.
Non stavo capendo più nulla. Non riuscivo a ragionare lucidamente. Non era da me non pensare per più di due secondi di fila.
"Perché non dovresti farlo?" sentì l'impercettibile movimento del suo collo inclinarsi verso sinistra.
"Perché non mi fido di te" affermai, anche se non sapevo se questa fosse la migliore risposta da dargli, ma sicuramente era la più sincera.
Mai fidarsi di qualcuno, soprattutto se quel qualcuno era Hunter Harris.
"È una domanda innocente" con le dita fece più pressione sulla mia pelle e mi trovai in un bivio.
Una parte di me urlava di scappare, di allontanarmi da lui per riuscire a ragionare in modo lucido, cosa che non ero in quel momento, l'altra parte, invece, tremava, rabbrividiva e si scaldava sotto al suo tocco desiderandolo sempre di più.
"Dalla tua bocca mi aspetto che escano cose tutt'altro che innocenti" lo punzecchiai, non tanto per infastidirlo, ma per farlo allontanare da me, cosa che non funzionò visto che appicciò il suo petto alla mia schiena e sfiorò con il naso la mia guancia.
"Okay allora ti dirò l'unica cosa innocente che conosco" schioccò la lingua sotto al palato facendo una pausa breve, ma che per me durò quasi un secolo.
"Quando ti ho vista con questa canottiera qualche giorno fa, avevo voglia di sbatterti contro il muro ed ora che è bagnata vorrei farlo il doppio" con le dita fece pressione sullo strato sottile alla fine della canottiera, sfiorando la mia pancia.
La mia testa urlava solo una parola:
Scappa.Eppure i miei piedi si ostinavano a rimanere incollati alla roccia e le mie gambe non avevano intenzione di muoversi per fuggire. Non era una cosa normale, era qualcosa di magico, ma che non riuscivo ad avvertire. Era Hunter ad aver fatto una simile magia? Era davvero quello che diceva di essere o mi stava mentendo?
"Non so cosa ti sia successo quando stavi per affogare in acqua, ma farò finta ch-" smisi di farneticare chiudendo di colpo la bocca quando le labbra di Hunter si posarono, con delicatezza, sulla mia voglia.
Non so cosa mi prese, ma chiusi gli occhi beandomi di quel piccolo contatto, che durò troppo poco per assorbire il suo completo effetto. In un istante le sue labbra si allontanarono dalla mia pelle e mi sentì nuovamente padrona dei miei movimenti. Riuscì in poco tempo ad allontanarmi da lui, andando dall'altra parte della grotta per poi guardarlo con attenzione.
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SOLDATI DI CRISTALLO. IL LABIRINTO DI HEGROVE.
FantasyI VOLUME DELLA TRILOGIA DELLA BREAKER OF DESTINY. (CONSIGLIO DI RISPETTARE L'ORDINE INDICATO IN ALTO PER CAPIRE MEGLIO LE DINAMICHE DELLA TRILOGIA.) TRAMA: In un mondo dove le persone sono fatte di cristallo ne esiste una che è fatta di fuoco e acqu...