Capitolo 8 - Le indagini

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Mentre Katherine viene accompagnata a casa Samantha si reca sul set dopo aver sentito l’accaduto al telegiornale; insieme a lei giungono altre pattuglie della polizia che cominciano a interrogare i produttori esecutivi, Jacob e Marshall, dato che sono stati loro ad insistere nel provare la scena anche senza  la defunta Jessica.

AGENTE ROBINSON: «Beh? Scoperto qualcosa?»
AGENTE COX: «Macché, nulla; mi hanno detto solo e solamente che andavano di fretta per testare la scena, che erano tutti scioccati, due hanno vomitato, Katherine Riley si è  sentita male,  che il film rischia di fallire e che potrebbero diventare poveri e bla bla bla».
AGENTE ROBINSON: «Dunque credo che possiamo eliminarli dalla lista dei sospettati.»
AGENTE COX: «Si, ma…aspettiamo, continuiamo ad investigare anche su di loro». 

Dopo la conversazione tra i due agenti, un addetto alle pulizie che stava per tornare a casa dopo aver finito il turno di lavoro andò a lasciare il suo carrello di buste e stracci nella janitor room, dove trovò il cadavere della makeup artist sgozzato e impiccato ad un gancio sul soffitto, con un'espressione di terrore sulla faccia e la bocca spalancata, come se avesse visto un mostro.
L'uomo, terrorizzato, corse all' entrata dell' edificio dove c'erano i poliziotti scientifici che stavano analizzando il cadavere di Jessica e urlando ha detto «UNA DONNA, UN'ALTRA DONNA MORTA QUASSÙ, CORRETE!!».

Dopo aver trasportato i cadaveri dell' attrice e della makeup artist in obitorio, la polizia rese il set completamente inagibile fino a data da destinarsi, e Samantha fu costretta ad interrompere la produzione del film fino a quando il set non sarebbe tornato accessibile e non avessero trovato altri attori per i ruoli interpretati dagli attori morti.

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