Capitolo 4 - Il set

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A prima mattina, Katherine decise di recarsi sul set del film per comunicare agli altri attori che Samantha era in ospedale con sua figlia e perciò non poteva recarsi sul set per almeno 2 settimane per accudire Rose.
Tutti ci rimasero male, non tanto per il film quanto per la povera Rose e per quello che aveva subito, solo Jeremy Francis, che interpreta lo sceriffo che si rivela essere il killer al terzo atto reagì in un modo che nessuno si sarebbe mai immaginato, iniziando a prendere parti di copioni dai colleghi e a strapparli in piccoli pezzettini, gridando cose senza senso.
Katherine decise di allontanarsi da Jeremy e gli altri e di soppiatto si recò nello studio del regista per cercare il copione del suo personaggio del quale non ha mai avuto notizia.
Si girò tutto lo studio, diede occhiate a tutti i cassetti ma del copione di Annie Ryan nessuna traccia, come se non fosse mai esistito; Katherine stava per arrendersi, finché non si rese conto che dietro la libreria di Samantha si celava una porta, ossia la sala trofei, dove senza pensarci due volte entrò, trovando al suo interno una marea di attestati per la casa cinematografica e per Samantha stessa. D’un tratto, l’attrice vide una cassettiera con un lucchetto scassato che attirò immediatamente la sua attenzione;
Aprendo il primo cassetto vide proprio il copione di Annie e dopo aver tirato un sospiro di sollievo decise di aprirlo, ma al suo interno non trovò le parti del personaggio, ma delle immagini delle telecamere di sicurezza che la ritraevano nello studio. Katherine si girò e alle sue spalle trovò una figura completamente nera con maschera bianca con un pugnale affilato pronto a colpirla nella spalla;
fortunatamente Katherine scappò veloce come un felino, mentre il killer la seguiva correndo.
Arrivata alla porta d'emergenza dove si trovava la guardia, Katherine gridò centinaia di volte «AIUTO, MI STA SEGUENDO», ma quando la guardia si girò tutto lo studio non trovò traccia di nessuno, tutto era al suo posto, persino il lucchetto scassato nella sala trofei.
Al suo ritorno la guardia disse a Katherine che non c'era nessuno e che doveva tornare a casa e mettersi a dormire, accusandola di essere pazza.

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