Una straziante perdita

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Elisa era riuscita a progettare e costruire la casa che aveva sempre desiderato con l'aiuto di Thomas e nel contempo l'aveva arredata e ammobiliata grazie al sostegno e ai preziosi consigli di Valentina, la sua più cara amica.
Nonostante avessero gusti diversi, Elisa prendeva  in seria considerazione le sue osservazioni, i suoi consigli e ascoltava con attenzione le sue idee.
Valentina, di qualche mese più piccola di Elisa, era dotata di una bellezza non comune.
I suoi lineamenti marcati erano incorniciati da capelli neri e da un caschetto liscio perfettamente simmetrico. I suoi occhi grandi e marroni scuri, conferivano al suo sguardo una profondità e luce particolari; aveva labbra piene e un naso dritto e stretto. Era alta, magra e slanciata ma anche formosa nei punti giusti, risultando attraente e seducente per la maggior parte degli uomini.
Si erano conosciute durante gli anni del liceo e a poco a poco quel legame crebbe e si trasformò divenendo più forte e solido.
Si trattava di una vera affinità, nata spontaneamente e poi consolidata nel tempo, basata sul rispetto e stima; sulla libertà di esprimere i propri sentimenti, dissensi o più semplicemente le proprie opinioni; su un affetto genuino e profondo; sulla piena comprensione e totale accettazione delle reciproche diversità.
In verità avevano caratteri molto simili, tanto che ormai non avevano più bisogno di parlare per capirsi, era sufficiente un semplice sguardo o un unico ammiccamento.
Entrambe avevano una spiccata sensibilità, erano altruiste ma anche particolarmente testarde.
Non discutevano spesso ma quando ciò accadeva si confrontavano all'istante per chiarire la questione e andare oltre, senza alcun risentimento o rancore.
Insieme avevano girato il mondo ed entrambe amavano viaggiare all'avventura.
Dopo il liceo avevano preso strade completamente diverse. Elisa era diventata un medico e Valentina, laureata in Giurisprudenza, un commissario di polizia. Aveva vissuto nel sud Italia per molti anni ma poi era riuscita a tornare nella sua città natale che amava più di qualsiasi altro luogo al mondo.
Tornata a Roma si innamorò follemente di Emanuele un suo collega, il quale inizialmente rimase colpito dalla sua peculiare bellezza poi ancor più dalle sue capacità, dalla sua caparbietà, dal suo coraggio, dal suo carattere frizzante ed estroverso.
Dopo qualche anno si sposarono ed Elisa le fece da testimone, poi quasi subito rimase incinta ed ora avevano una splendida bambina di appena quattro anni che si chiamava Giulia. Aveva lo stesso carattere della madre, ostinata e orgogliosa e i suoi stessi capelli scuri e lisci, mentre i lineamenti delicati e gli occhi cerulei li aveva ereditati dal padre. Era una bambina educata e rispettosa, sempre allegra e sorridente.
Elisa e Valentina ne avevano passate tante insieme, importanti traguardi e momenti di autentica felicità; avevano condiviso i turbamenti dell'adolescenza, le prime serate in discoteca, i primi amori, il primo rapporto sessuale, la maturità, la laurea, i primi passi nel mondo del lavoro, l'amore maturo fino al matrimonio e alla nascita di Giulia.
Tuttavia avevano vissuto anche l'oscurità, il dolore atroce e l'insostenibile sofferenza legati alla straziante perdita che colpì Elisa come un fulmine improvviso, violento e implacabile.
La morte di Matteo, il suo fidanzato, travolse come un uragano la sua intera esistenza, mettendo in discussione il suo equilibrio, la sua stabilità emotiva e di conseguenza tutto il resto.
Ogni notte prima di addormentarsi, la sua immagine, i suoi sorrisi, il suo calore, i ricordi felici le tornavano in mente, tormentandola nel profondo.
Poco tempo prima della sua morte, avevano deciso di sposarsi, dopo cinque anni di fidanzamento. Erano innamorati nonostante avessero caratteri completamente opposti.
Purtroppo però il destino aveva piani diversi e il più bel giorno delle loro vite nel quale avrebbero voluto consacrare la loro unione, non arrivo' mai. Matteo, il suo unico grande e vero amore, morì improvvisamente ed Elisa si convinse che fosse soltanto per colpa sua.

Cari lettori/lettrici,
scopriremo che Elisa ne ha passate davvero tante...ma resistere e' la sua vera forza, perché a volte è necessario combattere molte battaglie per poter vincere una guerra e come qualcuno ha detto l'unica battaglia che non puoi vincere è quella che non puoi o vuoi combattere.
Elisa, dunque, riuscirà a conquistare la sua felicità?

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