Capitolo 6: "Giorni Vuoti"

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16 novembre 2023

Chiara non ne poteva più, stava leggendo la stessa pagina della dispensa universitaria da un ora, ma non riusciva a memorizzare nulla. Avrebbe avuto un esame tra quattro giorni e nonostante stesse studiando da più di una settimana non si sentiva per niente pronta. Faticava a rimanere concentrata ed era qualcosa di molto strano per la mora che aveva sempre saputo organizzarsi in modo eccellente nello studio.

A salvarla dai suoi pensieri fu Sara che entrò sorridente nella sua stanza. "Sta mattina Pietro mi ha scritto" disse l'amica. Chiara sgranò gli occhi e la invitò a sedersi sul letto: "Dimmi tutto, ora!". La bionda, imbarazzata, ma felice spiegò brevemente: "Mi ha risposto ad una storia che ho messo ieri sera tardi chiedendomi come stessi e da lì la conversazione sta continuando".

La mora era felicissima per l'amica, le piaceva un ragazzo gentile ed educato e per di più che ricambiava il suo interesse: "Sono così contenta Saretta, io e Andrea ci avremmo scommesso su voi due. È un bravo ragazzo e tu sei fantastica, formereste una bella coppia se le cose dovessero andare avanti".

Sara non riusciva a contenere l'emozione e le rispose: "Anche io sono davvero felice. Comunque ci ha invitato ad andare a bere qualcosa con alcuni dei ragazzi all'Ottobit. Ginevra e Ghera sono in vacanza insieme, mentre Duccio e Jack sono via, ma gli altri ci saranno". Chiara non era molto convinta: "Non lo so...dovrei continuare a studiare". L'amica la bloccò subito: "Avanti Chià, stai studiando da tutto il giorno e hai bisogno di svagarti un po'. Poi lo sai anche tu che andrà benissimo come sempre". La mora non era ancora convinta, allora Sara sfoderò lo sguardo più tenero che avesse e aggiunse: "Fallo per me". L'altra ragazza non poté fare altro che annuire rassegnata.

✨✨✨

Aveva continuato a studiare per un paio d'ore, ma poi aveva iniziato a prepararsi. Non voleva indossare niente di eccessivo, ma voleva sentirsi carina quella sera. Nonostante l'indecisione, alla fine optò per un jeans a zampa e una semplice maglietta nera scollata che metteva in risalto il suo seno abbondante senza farla risultare volgare. A Firenze iniziava a fare freddo quindi concluse il tutto indossando i suoi amati anfibi neri e un pesante giaccone di pelle.

Si era truccata poco, ma guardandosi nello specchietto del passeggero della macchina di Sara si ritrovò ad essere soddisfatta del suo lavoro.

Il locale era in un paesino vicino a Empoli e a Villanova. Non ci era mai stata, ma aveva sentito i ragazzi parlarne bene perché organizzava numerose serate con musica e legate in generale all'arte.

All'interno del pub c'erano già alcuni ragazzi ad aspettarle. Andrea, Pietro e Marco erano seduti ad un tavolo mentre sorseggiavano le loro birre.

Non appena Fares vide Sara i suoi occhi si illuminarono e si fiondò a salutare le due ragazze accogliendole: "Ehi belle, benvenute all'Ottobit". Dal canto suo anche la bionda era al settimo cielo e assistendo alla scena Chiara non riuscì a non sorridere. A quel punto incrociò lo sguardo di Andrea che aveva la sua stessa identica espressione.

Dopo essersi salutati Caph spiegò alle due amiche che Dario e Huda sarebbero arrivati più tardi. Nel frattempo Pietro, che voleva dimostrarsi un vero gentiluomo, andò ad ordinare qualcosa per le ragazze. Quando tutti ebbero davanti il proprio bicchiere iniziarono a parlare un po' di tutto, ma Chiara non riusciva a seguire la conversazione: lo studio l'aveva distrutta.

"Io esco un attimo a fumare, qualcuno mi accompagna?" chiese Andrea. La mora colse la palla al balzo e rispose: "Vengo io". Sara la guardò un po' stranita, ma non disse niente per evitare di metterla in imbarazzo.

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