20 novembre 2023
Chiara si svegliò di soprassalto, la luce entrava dalle finestre illuminando la stanza in cui si trovava: non era decisamente la sua camera.
Era seduta su un divano affianco a Huda e Piccolo che stavano ancora dormendo. I ricordi della sera precedente riaffiorarono nella sua mente.
Insieme a Sara erano andate al bunker per passare una serata tranquilla con i loro nuovi amici. Avevano iniziato a giocare a Monopoli e la partita era stata vinta da Marco. A quel punto lo spirito competitivo di Chiara si era fatto sentire: aveva preteso di fare una seconda partita, ma nel bel mezzo della rivincita, i ragazzi si erano assopiti sui divani del salotto finendo per passare la notte lì.
Prese in mano il cellulare, erano le 7:30 del mattino. "È presto" pensò, ma quando lesse la data scritta sullo schermo sgranò gli occhi: era il giorno dell'esame. Nel giro di un'ora e mezza sarebbe dovuta essere a Firenze.
Cercò, senza avere idea di dove fossero, le chiavi della macchina di Sara e non trovandole sfiorò una crisi isterica: "Cazzo, cazzo, cazzo!" .
Il suo sfogo venne interrotto dall'entrata in cucina di Andrea: era ancora mezzo addormentato e si stava stropicciando gli occhi. "Guarda che è presto, cosa ci fai già sveglia?" le chiese. Chiara, sempre più disperata, gli spiegò la situazione: "Ho un esame a Firenze tra un'ora e mezza. Non trovo le chiavi della macchina e sono ancora vestita come una barbona da ieri sera. Non riuscirò mai ad arrivare in tempo, dovrò darlo al prossimo appello".Faster sembrò svegliarsi tutto in un colpo. Pensò un attimo sul da farsi per poi dire: "Stai tranquilla, ti accompagno io a Firenze". La ragazza gli disse subito che non avrebbe potuto accettare, gli avrebbe arrecato troppo disturbo, ma il corvino continuò ad insistere: "Basta solo che ci muoviamo e ci andiamo velocemente a lavare. Di là ci sono dei vestiti puliti di Huda e Ginevra che dovrebbero andarti bene. Partiamo e con la mia guida nel giro di quaranta minuti siamo a Firenze". Chiara sembrava ancora titubante, ma poi, guardando la faccia da cucciolo del ragazzo e capendo che era l'unica opzione accettò: "Va bene, ma sono in debito con te!".
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Erano partiti in tutta fretta lasciando agli altri un bigliettino sul tavolo della cucina per avvisarli della loro uscita.
Il viaggio procedeva bene, senza traffico. Chiara tentava di ripassare dal suo telefono, ma Andrea continuava a interromperla dicendole: "Dai che sei preparata, leggere quelle dispense adesso ti farà solo che agitare di più. Vedrai che se ascoltiamo un po' di musica ti rilassi". Esasperata la ragazza ripose il cellulare nella borsa e rivolgendosi al moro disse: "Va bene, ma la prima canzone la scelgo io".
Chiara mise una canzone di Taylor Swift che fece storcere il naso al ragazzo alla guida che però si divertì a guardarla scatenarsi mentre cantava come se stesse facendo un concerto.
"Ok, direi che abbiamo finito. Ora tocca a me" disse Andrea mettendo una canzone dei Bnkr. La mora lo guardò un po' male e ridacchiando gli disse: "Egocentrico". "Questa è Guida Spericolata" disse lui in risposta.
Mhm-ah, ti piace farlo sulla mia auto in corsa
Non pensi ad altro, a nient'altro
Torna, sai, tutto torna, però noi non torniamo piùFaster iniziò a cantare la sua parte divertendo la ragazza al suo fianco.
Oh-oh-oh, l'effetto che mi fai
Oh-oh-oh, mi guardi, so che ami la mia
Guida spericolata sopra tue labbra
Forse la tua stanza che e
Gira ma sembra che poi ti piaccia
Dimmi che vuoi fare
Se vuoi fare (mhm-ah) con me (mhm-ah)
Con te (mhm-ah) come, dove, quando vuoi (mhm-ah)
Con te (mhm-ah) come, dove, quando vuoi (ah-ah-ah-ah)La canzone le stava piacendo molto e sentire Andrea cantare rendeva tutto più bello, continuava a pensare che avesse una voce speciale.
Lo vedo che aspetti
Il fuoco nella tua bocca brucia come l'asfalto, oh
Semaforo rosso, sai, già il tempo qua è fermo
Ora come lo passo?
E non ci pensi mai a rallentare
In curva mi fai girare
Velocità ti piace come qualcos'altro
Accanto a te, ma non so gestire
Troppi modi di fare
Sai solo dove andareOk, doveva ammetterlo: Andrea mentre guidava e cantava era davvero affascinate.
Oh-oh-oh, l'effetto che mi fai
Oh-oh-oh, mi guardi, so che ami la mia
Guida spericolata sopra tue labbra
Forse la tua stanza che e
Gira ma sembra che ti piaccia
Dimmi che vuoi fare
Se vuoi fare (mhm-ah) con me (mhm-ah)
Con te (mhm-ah) come, dove, quando vuoi (mhm-ah)
Con te (mhm-ah) come, dove, quando vuoiAllo stesso modo Andrea osservava Chiara trovandola particolarmente attraente mentre si mordeva il labbro ascoltando la sua canzone; era una visione a cui si sarebbe potuto abituare.
Vuoi, vuoi farmelo in ogni posto diverso
Vuoi, vuoi farlo quando il mondo è in silenzio
Vuoi, vuoi sempre fare tutto al rovescio
E non c'è nessuno come noi
Come no-oi, come no-oi
Come passa in fretta il tempo con te
Come va-ohi, come va-ohi
Però lascia guidare meChiara e Andrea si guardarono, la tensione tra loro si poteva tagliare con un coltello.
Guida spericolata sopra tue labbra
Forse la tua stanza che e
Gira ma sembra che ti piaccia
Dimmi che vuoi fare
Se vuoi fare (mhm-ah) con me (mhm-ah)
Con te (mhm-ah) come, dove, quando vuoi (mhm-ah)
Con te (mhm-ah) come, dove, quando vuoiFinita la canzone la ragazza cercò un modo per distendere l'atmosfera e scherzando disse: "Quindi i Bnkr44 fanno anche canzoni vietate ai minori di 18 anni". La sua battuta evidentemente funzionò perché fece ridere Faster che tornò a concentrarsi sulla strada.
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Erano ormai vicinissimi all'università, la tranquillità che cantare con Andrea aveva portato a Chiara era totalmente scomparsa lasciando posto all'agitazione. La ragazza si stava mangiando le unghie e controllava freneticamente l'orologio.
L'auto si fermò davanti all'università e Faster si girò verso la mora accorgendosi di quanto fosse in ansia. "Di che cosa hai paura?" le chiese. Chiara lo guardò negli occhi: "Ho paura di fallire. Non mi sento pronta come le altre volte e ieri sera sarei dovuta rimanere a casa a ripassare piuttosto che venire al bunker". Andrea cominciò ad accarezzarle la gamba per tranquillizzarla: "Ehi, andrà bene, me lo sento. E anche se non dovesse andare bene non succederà nulla. Nessuno pretende che tu sia perfetta. Ora vai e spacca tutto. Io sarò qui fuori ad aspettarti per festeggiare o per consolarti se ne avrai bisogno".
Chiara ebbe come un deja-vu nel sentire le rassicurazioni di Faster e presa dal momento lo abbracciò di slancio. "Grazie" gli disse mentre respirava il profumo maschile e accogliente del ragazzo. Il moro rimase colpito dal suo gesto, ma ricambiò l'abbraccio accarezzandole i capelli.
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Chiara era dentro all'edificio dell'università da un'ora ormai e Faster non aveva idea di quanto ci sarebbe voluto ancora.
Quando aveva spento la terza sigaretta la mora uscì dall'edificio con un sorriso enorme. Entrando nell'abitacolo disse: "È andata bene, i risultati usciranno tra qualche giorno". Andrea rispose: "Non avevo dubbi, ora dobbiamo festeggiare".
La ragazza lo guardò in modo serio: "Grazie ancora, davvero, per tutto". Il ragazzo si limitò a sorriderle, non sapendo cosa rispondere. "Ora ti devo offrire il pranzo" aggiunse lei. "Sai già che non ti permetterò di farlo" rispose il corvino.
"Dove andiamo?" chiese Faster alla ragazza che gli disse: "Ti porto io in un posto".
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MANI STRETTE-Faster
FanfictionSecondo una leggenda giapponese, un filo rosso invisibile lega le persone destinate a incontrarsi e a vivere insieme, indipendentemente dalle circostanze, dal tempo o dalla distanza per poi unirli nel momento giusto. Chiara ama Firenze, il mare, la...