Capitolo 12: "Memoria"

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1 dicembre 2023

Chiara aveva perso i suoi amici nel caos della festa. Aveva bisogno di Andrea perché doveva raccontargli una notizia importante. Lo trovò al bancone a prendersi un drink.

"Alla festa dell'altra sera Sara e Pietro si sono baciati!" disse la ragazza particolarmente euforica all'amico. "Davvero?" chiese sorpreso, ma felice il corvino. La ragazza si limitò ad annuire e battere il cinque a Faster: "Ci avevamo visto lungo".

"Ti stai divertendo?" continuò la conversazione il ragazzo. "Sì, molto. Non ero mai stata ad un release party" rispose Chiara. "E pensa che questo è piccolo perché è per l'uscita di un singolo. Quelli per i dischi sono ancora meglio" le spiegò Faster. "Ti andrebbe di conoscere quei tre pazzi?" le chiese e la ragazza annuì.

Andrea le prese la mano, gesto totalmente inaspettato per Chiara che si trovò ad ammettere che la stretta del corvino fosse davvero piacevole e la facesse sentire al sicuro in mezzo a tutti quegli sconosciuti. Si diressero verso un tavolo elevato al centro del locale dove gli artisti ospitanti si stavano godendo la festa.

"Ehi Faster, come stai bello?" gli domandò un ragazzo dai capelli blu. "Benissimo, la festa spacca. Volevo farvi conoscere un'amica, lei è Chiara" disse il corvino. Il componente de La Sad si presentò: "Piacere, io sono Plant". "Sono felice di conoscerti" rispose la ragazza stringendogli la mano. "Loro sono Theo e Finks" continuò Plant indicando due ragazzi dai capelli rispettivamente verdi e rosa che la salutarono con un cenno della mano.

"Dai unitevi a noi" li invitò Finks. Il gruppo iniziò ad interessarsi al lavoro di Chiara e poi il discorso si spostò sull'argomento più scottante del momento: Sanremo. "Non sappiamo ancora se siamo stati presi. Lo annunciano tra due giorni." spiegò Theo. "Dai il vostro pezzo spacca. Amadeus vi avrà sicuramente preso." lo rassicurò Andrea. "Se ci hai portato sfiga ti vengo a cercare" disse con finta aria minacciosa Plant al corvino che alzò le mani. "Magari ci becchiamo all'Ariston, ho visto che siete in gara per Sanremo Giovani" continuò il ragazzo dai capelli blu. "Sarebbe fantastico, ma iniziamo a pensare alla finale. Non facciamoci illusioni" rispose Faster abbassando lo sguardo.

Chiara aveva capito che l'amico e in generale tutti i ragazzi erano particolarmente in ansia per quell'esibizione, stavano provando giorno e notte. "Sono sicura che andrà benissimo" gli disse accarezzandogli il ginocchio. Il moro apprezzò le rassicurazioni e la ringraziò con un sorriso. I componenti de La Sad si guardarono tra loro notando l'intesa che c'era tra i due ragazzi: si sentivano quasi di troppo.

"Riuscite ad iniziare a riunire tutti i Bnkr che presentiamo il pezzo?" chiese il ragazzo dai capelli verdi a Faster e Chiara. "Certo" dissero entrambi per poi disperdersi nella sala.

✨✨✨

Ci era voluto un po', ma alla fine erano riusciti a radunare tutti i componenti del collettivo e a condurli sul palchetto da cui avrebbero cantato con La Sad. Chiara, Sara, Huda e Ginevra li guardavano da sotto il palco insieme a Ghera.

"Ragazzi, vi state divertendo?" urlò Plant al microfono ricevendo un boato affermativo dal pubblico. "Adesso è arrivato il momento più importante della serata, il motivo per cui siete qui sta sera. Prima voglio presentarvi i nostri fratelli, i Bnkr44!" continuò. I ragazzi salutarono tutti e presero posto al fianco degli altri tre cantanti. "Questa è Memoria!" annunciò Fink e dalle casse iniziò a risuonare il nuovo pezzo del gruppo in collaborazione del collettivo di Villanova.

Mamma mia, brother
La Sad
È mucho punx
Daghe
Wow, fammela rifare

Mi chiedi chi sono ancora e ancora
Ma non vedi, ho perso la memoria?
Ricordo solo noi, le panchine, la noia
E non saper decidere

Che cosa fare ora che tutto peggiora?
Mi cerchi, Ma non vedi, ho perso la memoria?
La nostra è quella guerra che non fa la storia
E non si può riscrivere

A diciassette il cuore rotto dalla prima crush
Poi a diciotto stavo sotto già con mille drugs
Diciannove, scappavo dalla mia città
Poi a vent'anni con due pazzi ho risvegliato il punk
Mi hanno arrestato a ventuno
A ventidue non vedevo un futuro
A ventitré ho mandato tutti affanculo
Non ho mai ascoltato nessuno
Io a ventiquattro mollo pure il lavoro
Venticinque, mi innamoro, ma era meglio da solo
Ventisei-sei-sei, ho dato il peggio di me
Senza mai riuscire a smettere

Che cosa fare ora che tutto peggiora?
Mi cerchi, Ma non vedi, ho perso la memoria?
La nostra è quella guerra che non fa la storia
E non si può riscrivere
Che cosa fare ora che ti senti sola?
Mi cerchi, Ma non vedi, ho perso la memoria?
La nostra è quella guerra che non fa la storia
E non si può riscrivere

Piccolo sad boy, seventeen con un sogno nella testa
Eighteen, mollo scuola, fumo erba
A diciannove mi distruggo ad ogni festa, mio padre mi detesta
Vent'anni ero fottuto
Ne avevo ventuno
E nel mio sogno non ci credeva nessuno
Ventidue, primo concerto sold-out a Milano
A ventitré tu mi hai lasciato nel tuo passato
A ventiquattro odiavo il mondo
A venticinque ho toccato il fondo
A ventisei volevo farla finita
Ballando techno, facendo una riga

Mi chiedi chi sono ancora e ancora
Ma non vedi, ho perso la memoria?
Ricordo solo noi, le panchine, la noia
E non saper decidere

Che cosa fare ora che tutto peggiora?
Mi cerchi, Ma non vedi, ho perso la memoria?
La nostra è quella guerra che non fa la storia
E non si può riscrivere

Ti sto pensando ancora, ancora e ancora
Tu sei la mia paranoia
Ti voglio cancellare dalla mia memoria
Fumando marijuana, na-na, na-na, na-na-na-na

I ragazzi si stavano scatenando sul palco facendo divertite tutto il pubblico. Andrea e Plant che si abbracciavano e cantavano erano davvero uno spettacolo esilarante. Faster e Caph erano decisamente perfetti per quella traccia e le loro voci si incastravano perfettamente nelle vibes del famoso gruppo punk.

"Guarda che se lo guardi ancora un po' lo consumi" sussurrò Huda all'orecchio di Chiara. "Non so a cosa tu ti riferisca" rispose ingenuamente la mora. "Non fare la finta tonta. Tu e Andrea siete stati vicini tutta sera e dovevi vedere come lo guardavi mentre si esibiva. Sono contenta abbiate fatto pace" continuò l'amica. L'altra scrollò la testa: "Siamo amici, nient'altro". "Vedremo...per me sareste davvero una bella coppia. Faster non ha mai fatto per nessuno quello che sta facendo per te" aggiunse Huda.

Chiara non rispose e posò gli occhi sul ragazzo in questione trovandolo già a guardarla. Gli rivolse un sorriso caloroso mentre le parole dell'amica continuavano a rimbombarle in testa.

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