Capitolo 26: "Veloce"

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7 gennaio 2024

Andrea si sentiva felice.

Aveva aperto gli occhi da almeno mezz'ora, ma non aveva nessuna intenzione di svegliare la ragazza al suo fianco volendosi godere la visione della mora che dormiva serenamente il più a lungo possibile.

I capelli di Chiara sul cuscino, il suo profumo che impregnava le lenzuola, il calore del suo corpo, erano tutti elementi che lo facevano sentire in pace, lo facevano sentire al posto giusto.

Fu quando un raggio di sole più forte degli altri entrò dalla finestra che la ragazza aprí gli occhi.

"Buongiorno Chiaretta"

Sentendo la voce di Faster, gli episodi della notte precedente le tornarono in mente tutti d'un colpo facendola arrossire, ma anche sorridere.

Non riusciva davvero a credere a ciò che era successo, aveva desiderato il ragazzo così a lungo che ora che lo aveva ottenuto si sentiva al settimo cielo e non voleva più lasciarlo andare.

"Buongiorno Locci" rispose rotolandosi nel letto fino a raggiungere le muscolose braccia del moro che erano pronte ad accoglierla. Andrea le diede un tenero bacio in fronte per poi abbassarsi arrivando alle sue labbra, era un bacio dolce, tutto il contrario di quelli famelici che si erano scambiati la sera precedente.

"Sta nevicando per caso?" chiese la corvina al ragazzo. "No, perché?" rispose lui tenendola stretta a sé. "Lo dicevano le previsioni meteo, amo la neve e il freddo, ma solo se sono avvolta dalle coperte. In ogni caso, qui con te il freddo non lo sento" disse lei con un tono ancora addormentato che fece sorridere il moro.

Fu questione di un attimo, non fecero in tempo a sentire il rumore della porta della camera da letto che si apriva che una voce esclamò: "Oh mio Dio! Scusate!". Sara richiuse la porta immediatamente lasciando i due ragazzi a guardarsi confusi prima di scoppiare in una rumorosa risata.

"Vi aspetto in cucina per fare colazione. Mi raccomando, vestitevi!"

✨✨✨

Sara non faceva altro che spostare lo sguardo da Andrea e Chiara che, ai lati opposti del tavolo, si nascondevano con le loro tazze di tè.

"Avete intenzione di iniziare a parlare o vi siete mangiati a vicenda la lingua?!"

Alla mora andò di traverso la bevanda, mentre l'imbarazzo in lei cresceva sempre di più. Non aveva mai avuto problemi a parlare delle sue frequentazioni con la sua migliore amica, ma farlo davanti al diretto interessato non era proprio la stessa cosa.

Fu Andrea a parlare per primo: "Ieri sera non sono davvero andato ad una cena di famiglia, ma sono venuto qui. Ho parlato a Chiara dei miei sentimenti e credo tu abbia capito cosa è successo dopo".

La corvina si limitò ad annuire alle parole del ragazzo.

Fu la bionda a chiedere ad entrambi: "Fin qui c'ero arrivata da sola, mi interessa sapere che intenzioni avete adesso".

"La nostra intenzione è quella di continuare a frequentarci, è chiaro che vogliamo qualcosa di serio visti i nostri sentimenti, ma vogliamo anche vivercela con calma. È per questo che ti chiedo di non dirlo agli altri, preferiremmo vedere come va prima di uscire allo scoperto" spiegò Chiara all'amica che annuì, dimostrando di accettare la loro richiesta. Avevano tutto il diritto di decidere come vivere l'inizio della loro storia, ma una cosa doveva proprio dirgliela.

"Rispetterò il vostro volere, ma sapete che non riuscirò a nasconderlo a Pietro, vero?"

Chiara e Andrea annuirono con la testa e proprio quest'ultimo rispose: "A lui e Marco lo dirò io, non preoccuparti".

"Beh ragazzi, quello che posso dirvi è che sono davvero felice per voi" disse Sara facendo sorridere i suoi due amici.

✨✨✨

Appena uscito da casa di Chiara, Andrea aveva scritto sul gruppo TRIVMVIRATO che condivideva con Pietro e Marco se potevano vedersi prima di andare al bunker per lavorare sull'esibizione per Sanremo.

Fares aveva subito messo a disposizione casa sua ed è proprio lì che il corvino si stava dirigendo.

Alla radio passarono una loro canzone: Veloce. Non c'era brano più adatto, visto che era proprio a questo ritmo che il suo cuore batteva dalla sera prima.

Morirò per te
Scoprirò che c'è nascosto
In fondo al tunnel, buio senza luce
Ma più corro e più rimango fermo qua
Tra lo spazio ed il tempo e come andrà
Se parlo e non mi sente nessuno?
Non cerco qualcuno
Che tanto va avanti così già da un po'

Mhm, polvere siamo e saremo
Ciò che abbiamo daremo
Correre forte davvero
Per scappare dal cielo
Anche se poi ci prenderà
Io ho fatto un patto, non mi prenderà
Finirà questa storia
Ma per oggi stai con me
Sempre pronto a correre

Fuori da me non piove
Griderò senza voce
Fammi sentire il cuore
Veloce, veloce
Fuori da me non piove
Cercherò in te il mio nome
Fammi sentire il cuore
Veloce, veloce

Era una delle sue canzoni preferite, una di quelle a cui era davvero affezionato e di cui andava incredibilmente fiero, ma non riuscì a godersela come voleva perché, nonostante si sentisse sollevato per come erano andate le cose con la mora, aveva un pensiero che lo tormentava.

Tra due giorni sarebbe stato il compleanno di Chiara e lui e gli altri le avevano organizzato una festa a sorpresa per poter stappare assieme a lei a mezzanotte. Si erano divisi i compiti e tutto procedeva secondo i piani, ma, nonostante la festa sarebbe stata il giorno seguente, lui non aveva ancora trovato il regalo perfetto. Ci teneva a scegliere qualcosa che potesse farle davvero capire quanto lei fosse importante per lui, voleva darle qualcosa di speciale che l'avrebbe lasciata senza parole.

Nel giro di mezz'ora arrivò da Pietro che, non appena vide la macchina del corvino arrivare, gli aprí il cancello.

Casa Serafini era un luogo importantissimo per Andrea, era lì che si rifugiava quanto tutto andava male, quando aveva bisogno di una spalla su cui piangere. Il biondo c'era sempre stato per lui ed era qualcosa che non si sarebbe mai scordato.

Fares e Caph lo aspettavano sul divano ansioso di ascoltare il racconto del moro.

Fu il ragazzo più grande a parlare per primo: "Allora Faster, ci racconti cosa è successo o no?"

I due ascoltarono l'amico ripercorrere la serata trascorsa con interesse. Notarono subito un luccichio particolare negli occhi, non lo aveva mai avuto, ma ormai lo sapevano: per Andrea, Chiara era davvero speciale.

"Devi ringraziarmi Locci, se non ti avessi parlato io ieri non ti saresti mai svegliato" disse Marco orgoglioso del lavoro fatto. Il corvino era uno dei suoi migliori amici, ma anche Chiara era diventata davvero importante per lui e ci teneva a vederli felici.

"Che strano vedere il nostro Andre innamorato" disse, invece, Pietro scompigliandogli i capelli corvini. "Ci toccheranno una serie infinita di appuntamenti a quattro".

Il ragazzo annuì per poi aggiungere: "Ah ragazzi, è un'informazione top secret. Lo sapete solo voi e Sara".

La loro piccola riunione si concluse così. Erano pronti a raggiungere il bunker, quando dal cielo iniziarono a scendere un'infinità di fiocchi di neve.

Fu a quel punto che Andrea capì che cosa avrebbe potuto regalare a Chiara, ma si sarebbe dovuto mettere subito all'opera.

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