22 dicembre 2023
"Auguri Marco" esclamarono Sara e Chiara entrando nel bunker e abbracciando il loro amico.
Quel giorno era il suo compleanno e aveva organizzato una piccola festa al bunker con il gruppo.
Lo scantinato di Ghera era stato tirato a lucido per l'occasione: luci colorate illuminavano le stanze, c'era un grande tavolo con prelibatezze di ogni tipo e tanto alcol, una console era posizionata al centro della sala principale.
Gli altri erano già arrivati e le due ragazze fecero un giro di saluti, all'appello mancava solo Andrea.
Il ragazzo si era rintanato in cucina non appena aveva saputo dell'arrivo delle amiche e aveva intenzione di uscire dopo un po', quando la sua presenza sarebbe passata più inosservata e non sarebbe stato costretto a trovarsi faccia a faccia con Chiara.
Non avevano più parlato dopo la serata di Sanremo Giovani: nessun messaggio, nessuna chiamata, nessuna uscita. Faster era ormai convinto di aver irrimediabilmente rovinato il suo rapporto con la mora e Chiara era ancora confusa dal gesto improvviso del corvino, ma entrambi si ritrovavano a sorridere quando pensavano alle loro labbra unite.
Non ne avevano fatto parola con nessuno, ma per i loro migliori amici era impossibile non notare che qualcosa non andava: Andrea era nervoso, in quei giorni stavano concludendo il brano per Sanremo e lui era costantemente distratto e sembrava incapace di scrivere dei versi che avessero senso, Chiara parlava poco e cercava di evitare ogni conversazione con le altre ragazze perché sapeva che avrebbe finito per confessare loro tutto.
Era passato all'incirca un quarto d'ora dall'arrivo delle due ragazze e Andrea pensò che quello fosse il momento giusto per tornare in salotto dagli altri.
La mora era seduta su una poltrona e stava chiacchierando con chiunque le capitasse davanti. Era sempre bellissima, ma al corvino non passarono inosservati i suoi occhi spenti e sperò di non esserne lui la causa.
Si diresse al tavolo delle vivande per riempire una ciotola di patatine e prendersi una birra. Salutò Sara per poi posizionarsi su un divano dall'altro lato della stanza rispetto a Chiara. Al suo fianco c'era Marco che guardando la mora gli disse: "Fatemi un regalo di compleanno e chiarite, per favore". Faster scosse la testa: "Te ne ho già fatto un altro di regalo e, guardando la busta che tiene tra i piedi, anche lei".
A Chiara non era di certo passato inosservato l'ingresso di Andrea così come il suo tentativo di evitarla. C'era rimasta male, ma cercò di non darlo a vedere. Decise che non lo avrebbe rincorso, lui l'aveva baciata, lui se n'era andato e lui le doveva delle spiegazioni.
"Dovreste parlarne" disse una voce alle sue spalle. Jack era appoggiato allo schienale del divano. Dopo essersi seduto al suo fianco continuò: "Dovreste parlare del bacio".
Chiara sgranò gli occhi: "Come fai a saperlo?". Il riccio ridacchiò: "Non pensavate mica di non essere visti da nessuno? Io parlo poco, ma osservo molto". La ragazza arrossì e guardò Andrea che era ancora dall'altro lato della sala.
"Non buttate via tutto così, non fate l'errore di essere troppo orgogliosi. Sai quanto è difficile trovare una persona con cui si ha la chimica che avete voi due? Non sprecate questa occasione, per favore" le disse Jack. La ragazza lo abbracciò e poi annuì: "Abbandonerò i miei propositi di aspettare che lui venga da me e cercherò di parlargli sta sera". Il ragazzo le diede una pacca sulla spalla per poi alzarsi e raggiungere Erin in console.
✨✨✨
Dopo aver mangiato la torta, ognuno consegnò a Marco il suo regalo di compleanno.
STAI LEGGENDO
MANI STRETTE-Faster
Fiksi PenggemarSecondo una leggenda giapponese, un filo rosso invisibile lega le persone destinate a incontrarsi e a vivere insieme, indipendentemente dalle circostanze, dal tempo o dalla distanza per poi unirli nel momento giusto. Chiara ama Firenze, il mare, la...