Quella brutta abitudine
Di perdonare tutti tranne
Te stesso.CUCINARE
È Lunedì e sono in piedi dalle 6 per colpa di Chloe e Grace che si sono fiondate in camera mia.
Mi sono svegliata di soprassalto e quando le ho notate all'opera mi sono alzata controvoglia e ho fatto colazione velocemente.
Ora sono seduta immobile con Chloe che mi sta rincoglionendo con i suoi monologhi su ciò che dovremo affrontare oggi.
Grace invece guarda con attenta curiosità la mia camera.
«Oggi dovete portarvi dietro un sacco di soldi»dice.
La guardo confusa e Grace si ferma un attimo esterrefatta.
«Perché dovremmo portarli?»chiedo per cercare di avere una spiegazione visto che Chloe non sembra intenzionata a spiegarci niente.
Lei ci guarda,prima me e poi Grace,con uno sguardo scocciato.
«Oggi dovremmo comprare molti caffè perché dovremo sopportare tutto il giorno quel trio di scalmanati»,ora sta girando tutta la camera per cercare qualcosa.
«Ottima idea,devo dire che il pensiero di andare in ospedale a fine giornata per la troppa caffeina ingerita mi piace proprio»commento sarcastica.
Entrambe alzano gli occhi al cielo.
«Stavo dicendo,dobbiamo sbrigarci e arrivare prima di tutti».
Non faccio ulteriori domande per non rischiare di fare innervosire ancora di più Chloe e Grace è totalmente disinteressata.
Mi vesto velocemente e mi guardo allo specchio per vedere se sono presentabile.
Oggi ho voluto osare un po' di più mettendo dei jeans attillati neri che sembrano pelle e una maglietta anch'essa attillata bianca che ho infilato dentro i pantaloni.
«Tutte pronte?»chiedo finendo di infilarmi la scarpa.
Entrambe mi rispondono all'unisono.
«Si».
«Ottimo,andiamo!»scendiamo di corsa le scale,saluto velocemente mio padre e usciamo di casa.
«Dov'è Ryan?»chiedo sbigottita.
Non doveva portarci lui...?
«Giuro su Dio che quel ragazza morirà prima o poi per colpa mia»inizia a blaterare Chloe«È sempre in ritardo porca puttana,come è possibile? Come?!».
Noto che si sta agitando ancora di più.
Mi scambio un'occhiata con Grace e mi avvicino all'ansiosa di turno.
«Chloe? Tranquilla,arriveremo comunque in anticipo,sono solo le 6 e 15 e l'introduzione dell'evento inizia solo alle 8»le spiego con calma,ma Chloe non sembra volermi ascoltare.
«Come faccio a stare calma? Come? Gli avevo detto di venire alle 6 e 20,cazzo. Sono già le 6 e 17,se non arriva in orario giuro che butto giù tutta la città solo per prenderlo a botte».
Adesso ho seriamente paura della mia amica.
«Chloe,non pensi di star esagerando un po'?»mi viene in aiuto Grace.
Mi giro e quando la guardo noto che il suo viso è impassibile.
Proprio quando Chloe si avvicina a Grace per metterle le mani al collo arriva un auto che riconosco quasi subito.
Ryan abbassa il finestrino e suona con il clacson per avvertirci della sua presenza.
Chloe è a meno di un metro da Grace ma quando sente la macchina di Ryan si volta immediatamente e come una pazza corre verso di lui.
La supero e mi metto davanti a lei per non farla salire davanti.
Potrebbe rischiare di strangolare Ryan.
La blocco per le braccia ma lei sei sporge per guardare Ryan in faccia.
«Vuoi per caso morire? Lo vedi che sono le 6 e 21? Cazzo,ti avevo detto di arrivare in orario almeno oggi. Chiedevo tanto?»Chloe continua a sbraitare ma a Ryan non sembra importare.
Lui guarda me,ancora con gli occhi assonnati,ma mi guarda.
Gli rivolgo un sorriso di scuse e porto con forza Chloe nei posti dietro.
John dorme beato sul posto accanto a Ryan e io decido di mettermi in mezzo a Grace e Chloe.
«Qualcunl si è svegliato con la luna storta?»chiede John appena sveglio.
Io sospiro.
«A quanto pare...»gli rispondo.
Chloe mi fulmina con lo sguardo ma non fa altri commenti.
Durante in tragitto Chloe continua a dire a Ryan di andare più veloce e lui continua ad incazzarzi spiegandole che se va più veloce rischia di prendere una multa.
«Non mi frega niente se prendi una multa,a me interessa che arriviamo almeno entro e 35»urla Chloe.
Guardo esasperata Grace e lei ridacchia vedendo la mia faccia scocciata.
Alla fine non mi trattengo più.
Metto una mano sulla bocca di Chloe e spingo per non farla parlare.
Tutti tirano un sospiro di sollievo.
«Finalmente un po' di silenzio,le mie orecchie iniziavano a sangui...»John non riesce a finire la frase che io tiro un urlo di dolore.
Chloe mi ha appena morso la mano.
Mette il broncio e incrocia le braccia al petto.
Si gira verso il finestrino e non ci guarda.
Almeno a smesso di parlare.
Quando arriviamo la scuola è deserta.
I cancelli sono aperti,segno che i professori già ci sono.
Scendiamo ma nessuno sa cosa deve fare.
Chloe prende la parola.
«Allora»inizia«oggi mi hanno detto che avremo tre ore per cucinare tutto ciò che ci serve e allo scadere delle tre ore dobbiamo essere qui. Fino alle 8 di stasera possiamo vendere tutto ciò che riusciamo. La squadra che venderà più cose vincerà il premio»spiega enfatizzata Chloe.
Adesso è calma.
«Che facciamo in queste due ore?»chiede Ryan con i capelli spettinati,la voce roca e gli occhi assonnati.
«Non ho finito»si lamenta Chloe«il cibo che cucineremo saranno piatti tipici di nazioni che non sia l'America».
«Avevi già qualcosa in mente?»chiedo più per capire cosa dovremmo andare a fare che per altro.
«Si,avevo pensato ad un piatto tipico dell'Italia che è la pizza»,mi inizia a piacere il suo ragionamento«Un piatto tipico asiatico che sono i Noodles»,Chloe continua a gesticolare con le mani«e infine avevo pensato ad un dolce tipico francese che sono ovviamente i Macarons».
Io annuisco.
«Tutte cose scontate. Pensavo foste più originali»commmenta una voce dietro alle mie spalle.
Il trio ci raggiunge e si mette in cerchio con noi.
Chloe lo fulmina con lo sguardo.
«Tu hai altre idee?»lo incita lei.
Lui sorride.
È un sorriso strafottente,di uno che gareggia solo per accaparrarsi il primo posto.
Il vento spettina i suoi capelli,quasi totalmente rasati intorno. Sopra invece ha un ciuffo magnifico.
I colori delle iridi si mischianp tra loro in perfetta armonia,quasi che non si capisce se sono più blu o se sono più verdi.
Ma se guardi bene puoi notare che sono blu cobalto con qualche macchia verde.
Le labbra piene e rosse sono dritte in una linea dritta.
Il naso è armonioso e dritto.
Il corpo muscoloso è fasciato da una tuta e ai piedi porta delle Nike.
«Hai smesso di farmi le radiografie?»mi chiede lui quasi innervosito.
Io arrossisco e alzo un sopracciglio.
«Che cazzo vuoi? Mica ti stavo guardando»mi difendo anche se sono in pieno torto.
Lui ridacchia,ma non di felicità.
«Oh certo,guarda che mi sono accorto che mi stavi mangiando con lo sguardo»,lo dice come se fosse una cosa normale.
Stringo le mani in due pugni.
«Fossi in te non farei lo sbruffone,non sei oggetto di mio interesse»gli rispondo piccata.
Lui alza un sopracciglio e incrocia le braccia al petto.
Mi si avvicina e con la bocca a due millimetri dal mio orecchio mi sussurra una frase che mi fa accapponare la pelle.
«Questo è tutto da vedere».
Venti lettere,cinque parole e una minaccia velata.
Fantastico.
Nascondendo la mia insicurezza nel non saper rispondere a questa sua frase,gli sorrido.
Un sorriso neutro,che non sa né di felicità né di negatività.
I suoi amici mi guardano con compassione,come se fossi solamente un'altra preda nelle mani di un cacciatore.
Non sanno però che se qualcuno mi lancia una sfida sono disposta a tutto pur di vincerla.
«Johnson mi avrai solamente quando sarai morto».
Me ne vado non lasciandogli il tempo per poter ribattere.
Chloe mi affianca subito e si mette a ridere.
«Cosa c'è di così divertente?»chiedo.
«Sei l'unica che osa rispondergli»mi spiega.
«Anche tu prima gli hai risposto»glielo dico come se lei non lo sapesse.
«Si è vero,ma il modo in cui l'hai fatto te è su un altro livello. L'hai guardato con le fiamme nello sguardo e la determinazione di chi sa che vincerà questa sfida».
Sorrido e mi accorgo di ritrovarmi perfettamente nelle sue parole.
Il giardino della scuola si è popolato e quando guardo il cellulare noto che sono le 7 e 35.
Tra poco ci sarà la spiegazione e l'introduzione alla sfida che sono sicura vinceremo.
«Abbiamo già scelto a casa di chi andremo per cucinare?»domando a Chloe guardando un gruppo di ragazzi che gioca con la palla a schiaccia.
«Mentre tu ed Elia vi lanciavate frecciatine io e Dylan abbiamo deciso di andare a casa sua,non dista tanto da qui». Raccolgo tutte le informazioni che mi ha dato e guardo dentro il mio zaino per vedere se ho preso tutto.
Il vestito c'è l'ho,i tacchi ce li ho.
Penso di aver preso tutto.
«Ti sei messa l'intimo che abbiamo comprato ieri?»mi chiede curiosa Chloe guardandomi le tette.
«Si,Grace mi ha obbligata a metterla»prendo un pezzo delle mutande e glielo faccio vedere.
«Con quale minaccia ti ha convinta a metterle?».
«"O te lo metti o te lo metti e se non te lo metti giuro su Dio che ti strangolo con le mie stesse mani e poi butto il tuo cadavere nel mare,prima però lo incenerisco"»le cito le stesse parole che mi rivolto Grace stamattina.
«Non le ho mai sentito dire delle parole così...macabre. Questo significa che ti vuole molto bene Iris,non ha mai rivolto a nessuno tutta la sua fiducia e con te ride addirittura».
Mi sento lusingata.
È bello sapere che sono importante almeno per una persona.
Le 8 stanno per arrivare e gli alunni si riversano nella scuola,emozionati nell'ascoltare il discorso che terranno per noi.
Chloe mi prende a braccetto e quando Grace ci raggiunge la aggancio a me con il braccio che ho libero.
«Pronte ragazze?»ci chiede Chloe.
Io e Grace annuiamo in contemporanea.
Ci immergiamo nella folla di gente e riusciamo ad accaparrarci dei posti in prima fila.
Due li teniamo per Ryan e John,il trio può anche rimanere in piedi.
Quando i due ci raggiungono il professor Bennet ha già iniziato a parlare.
«Buongiorno a tutti miei cari alunni,oggi siamo qui riuniti per presentarvi la sfida che spero accoglierete con molto entusiasmo,ma anche con molta serietà»dice il professore con un sorriso stampato in faccia«la sfida consiste nel preparare tutto ciò che riuscite in sole tre ore e mezza e poi vendere più cibo possibile. I soldi che ricaverete li daremo in beneficienza mentre la squadra vincitrice sarà degna di ricevere un premio»spiega lui gesticolando in modo moderato«ora al mio via vi alzerete e correrete fuori,senza farvi male ovviamente,e vi metterete all'opera. Le squadre che non si presenteranno qui entro la scadenza delle tre oee e mezza sarà immediatamente squalificata. Ogni squadra avrà un banchetto proprio,ma per trovarlo dovrete risolvere degli indovinelli. Ora,buona caccia al tesoro e che vinca al migliore. Pronti,partenza,VIA!».
Tutti si alzano in contemporanea mentre la nostra squadra è l'unica che rimane seduta.
Se usciamo per ultimi,troveremo meno traffico e ci metteremo lo stesso tempo di quello che ci metteranno gli altri.
La sala è ormai vuota e quando ci alziamo e corriamo fuori il trio sbuca da un corridoio.
«Passiamo di qui,casa mia è più vicina se passiamo da questa parte»la voce di Dylan mi arriva così decidiamo di seguirlo.
Spero solo di non ritrovarmi in mezzo ad un omicidio,questi sarebbero capaci di tutto.
Usciamo dalla scuola e noto che siamo sul retro.
Corriamo verso il mare e dopo una decina di minuti riesco a vedere una casa sul mare.
Dylan prende le chiavi al volo e apre la porta.
Entriamo con fare distratto e John quasi rischia di fare cadere un vaso.
«Occhio mi raccomando»ci ammonisce il biondo.
«Mettiamoci all'opera. John e Grace si occuperanno dei Macarons,Ryan e Logan si occuperanno di preparare la pizza e io Iris e Elia ci organizzeremo per fare almeno tre tipi di pizza diversi». Chloe ci dà delle spiegazioni ben precise.
Tutti si mettono a lavoro.
«Proponete dei tipi di pizza»ci sprona Chloe.
«Potremmo fare la quattro formaggi...»propongo dicendo la prima che mi viene in mente.
«Qualcosa di originale».
«Aggiungiamoci le fette di salame piccante»dice Elia con fare ovvio.
Mi illumino.
«Si! Potrebbe essere un'ottima idea»commento.
«Vedi che quando lo usi il cervello sei intelligente?»gli dice Chloe.
«Potremmo anche fare la margherita,un classico,aggiungendoci però anche dei pezzi di...»mentre Elia cerca qualcosa da mettere sopra la pizza a me viene in mente qualcosa.
«Rucola. Potremmo metterci la rucola»siggerisco.
I due annuiscono.
«L'ultima invece potremmo fare qualcosa di classico»ci consiglia Chloe«tipo una diavola».
Gli mostro il pollice in su e ci mettiamo all'opera.
Prendo tutto ciò che serve per fare l'impasto.
Apro la farina e butto una buona quantità nella ciotola.
Ne prendo un pizzico e la butto addosso a Chloe.
Lei mi squadra da capo a piedi infastidita ma poi si mette a ridere e me ne butta addosso un po' anche a me.
Inizio a starnutire.
Lei ride ancora più forte e io sono costretta a soffiarmi il naso prima di rischiare di finire all'ospedale per soffocamento.
Butto 300 ml di acqua nella farina e mescolo a mano.
Quando la vedo abbastanza compatta ci aggiungo il lievito.
Mescolo ancora e poi la stendo.
Non faccio venire nemmeno un buco e il bordo non lo faccio né troppo alto ne troppo basso.
La metto nel forno insieme alle altre e accendiamo.
Chloe fa anche delle ciambelline al vino che sono uno dei cibi originario come ha detto lei di una città di nome "Frascati".
Alla fine siamo riusciti a fare 6 pizze.
Due per ogni tipo.
Più 25 ciambelline.
Le impacchettiamo e tagliamo le pizze a fette.
«Abbiamo 15 minuti per preparaci»ci aggiorna Chloe.
«Io rimango così»decreta Elia alla fine.
«Scusa,COSA?!»gli chiede Chloe e io gli faccio da eco.
«Non vedo quale sia il problema»commenta lui piccato.
«Non vedi quale sia il problema? Te lo spiego io vestito in questo modo sembri uno scappato di casa che non si rasa la barba da 8 anni e non si fa una sega da 15»lo insulta la ragazza di fronte a me.
Allora le ha le palle.
«Fate come cazzo vi pare,non ho un cambio e non ho intenzione di cambiarmi. Qui quelli che si dovrebbero fare due seghe siete voi,non scopate da troppo tempo»replica lui.
Alzo gli occhi al cielo.
Prendo il mio vestito e i tacchi e porto Chloe su con me,in una delle camere.
Accendo la luce e chiudo la porta.
«L'hai preso il vestito?»le chiedo per conferma.
Lei me lo mostra.
Mi spoglio velocemente e Chloe mi guarda soddisfatta quando vede che ho messo l'intimo che mi hanno comprato loro.
Indosso il vestito e aggiungo i tacchi.
Chloe mi copia e in un attimo ci troviamo entrambe vestite eleganti.
Io metto un po' di fondotinta,blush e mascara.
Ci aggiungo anche una linea di eyeliner.
Chloe non si trucca e scendiamo.
Maca poco allo scadere del tempo e gli altri ci stanno già aspettando giù già vestiti e con la roba in mano.
Prendo le pizze e la mia amica le ciambelle.
Elia prende le pizze rimanenti e ci avviamo alle due macchine nel garage.
Io mi metto dietro con Chloe ed Elia decide di guidare la macchina.
Con noi viene anche John.
In cinque minuti siamo già di nuovo lì.
Parcheggiamo e scendiamo.
Un minuto e scade il tempo.
Mi accorgo con piacere che solo tre squadre sono riuscite ad arrivare in tempo.
Il timer scade e il professore si congratula con le squadre rimanenti.
«Bene ora ragazzi avete il tempo per trovare il vostro gazebo e vendere più roba possibile. Riconoscerete il vostro perché ogni squadra ha un colore diverso».
Noi siamo i rossi.
Io prendo il biglietto di inizio e ci mettiamo tutti in cerchio.
Lo leggo ad alta voce.
"È un luogo calmo,
Ma a volte di persone è stracolmo.
La quiete che ti regala è rilassante,
E i suoi alberi lo rendono ammaliante.
Puoi farci un sacco di attività,
Ed è popolato principalmente da persone con zero malvagità"
Ragiono sulle parole che ho appena letto ad alta voce.
È un luogo calmo,ci si possono fare tante attività ed è pieno di persone altruisti.
Forse può essere...
«Il parco!»mi legge nella mente Ryan.
«È ciò a cui stavo pensando anch'io»ammetto.
Saliamo velocemente sulle auto e arriviamo presto al parco.
Vedo un gazebo con dei nastri rossi.
Penso che sia proprio il nostro.
Scendiamo e i ragazzi parcheggiano le auto.
I ragazzi sono vestiti in smoking e Grace indossa un abito favoloso.
L'unico diverso è Elia.
Noi ragazze ci dirigiamo verso il banco e portiamo tutto il cibo lì.
Il parco è stracolmo di gente come dice il biglietto.
«Sono pronta a vendere tutto ciò che abbiamo creato»decreta Chloe.
I ragazzi ci raggiungono e portano le ultime cose.
Abbiamo fatto anche due bottiglie di limonata all'ultimo minuto.
È quasi pomeriggio.
Spero che qualcuno si avvicinerà.
«Mamma ho sete!!!»sento un bambino urlare.
«Su amore,lo sai che non ho portato l'acqua»cerca di calmarlo la madre,ma ottiene il contrario.
«Mi compri la limonata?»il bimbo ci indica e la madre ci nota.
Sorride e annuisce con amore.
«Salve vorrei un bicchiere di limonata»chiede la signora.
«Subito».
Ryan prende la limonata e ne versa un bicchiere quasi fino a strabordarlo.
«2 euro e 50»le porge il bicchiere.
Lei lo prende e ci consegna i soldi con una mancia di 1 euro e 50.
Passiamo così tutta la giornata,tra chi ci chiede un trancio di pizza a chi ci chiede un bicchiere di limonata.
C'è chi addirittura vuole assaggiare le ciambelline al vino tipiche di...come si chiamava quella città?
Vabbè.
Alla fine contiamo i soldi.
«Abbiamo racimolato un totale di...»Johm ci lascia in sospeso.
Tutti lo ascoltano interessati tranne il trio che per tutto il giorno non ha fatto niente.
«Ben 67€ e 75 centesimi».
Sorridiamo felici.
In fin dei conti è una buona somma.
Alle 8 di sera torniamo a scuola e facciamo vedere il bottino al professore.
«Bene bene bene,fra un po' ci diremo chi è il vincitore»,detto ciò torna dentro la scuola e io e le ragazze ci sediamo sul muretto.
«Sei bella oggi Iris»si completa con me Ryan.
Arrossisco impercettibilmente.
«Grazie»rispondo in un sussurro abbassando la testa.
Lui mi sorride e ritorna da John.
«Uh,qualcuno ha fatto breccia nel cuore di Mister Perfezione»mi prende in giro Chloe.
Io arrossisco ancora di più e le do una spintarella.
«Ma che dici!».
I quindici minuti successivi sono una vera tortura.
Quando finalmente il professore esce ho ormai le gambe indolenzite.
Mi alzo e le altre mi seguono.
«Abbiamo un vincitore»annuncia Bennett«la squadra vincitrice della sfida è....la verde!».
Tutti applaudiscono e quando mi giro noto la faccia di Chloe.
È visibilmente delusa.
Mi avvicino.
«Hey,che hai?»le chiedo.
«Speraco di vincere»mi spiega.
«Speri sempre troppo nelle cose»la ammonisce Grace con tono bonario.
Io la abbraccio.
Certe persone non hanno bisogno di parole,ma si fatti.
E Chloe ne ha proprio bisogno.
«Ora vorrei dirvi un'ultima cosa»annuncia il professore.
Mi stacco da Chloe e mi rivolgo a Bennett.
«Oggi abbiamo capito che le cose piccole possono fare la differenza. A volte ci dobbiamo accontentare delle cose piccole. A volte,invece,non ci servono nemmeno quelle grandi»il resto del discorso non lo ascolto perché sento che qualcuno mi si è avvicinato.
«Io penso che a te le cose grandi piacciano,e anche tanto»Elia mi sussurra all'orecchio questa frase.
Divento un pomodoro mentre spero che nessuno ci abbia sentiti.
«Ma smettila!»lo ammonisco cercando di allontanarmi.
Ma lui mi segue e in qualche modo riesce a rimanermi attaccato.
«Mi stai dando ragione...?»mi chiede lui soddisfatto.
Mi giro e lo affronto faccia a faccia.
«Scusa la domanda inopportuna,ma da piccolo ti lanciavano in aria e non ti prendevano? Così per sapere eh»domando con fare sarcastico.
Lui si stranisce e si allontana.
Finalmente.
Vedo che tutti se ne stanno andando così vado da Chloe.
«Stasera vuoi dormire da me?»le chiedo.
«Non posso stasera,però forse questo weekend possiamo fare qualcosa tutti insieme»propone lei.
«D'accordo»mi giro verso Grace«tu invece vuoi dormire da me stasera?».
Il suo corpo si irrigidisce ma il movimento è talmente impercettibile che penso di averlo sognato.
«Oggi non posso,mi dispiace talmente tanto Iris»rifiuta lei.
«Capisco,allora a domani»le saluto e a piedi torno a casa.
Devo proprio ammetterlo,oggi è stata una giornata stancante.
Ed Elia ha proprio ragione.
Ho bisogno di una scopata.
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Heartless
Romance⚠️Attenzione: questo libro contiene scene esplicite e affronta temi delicati.⚠️ ❗Il primo dei tre libri è completo, ma sarà sottoposto a una revisione totale: molte scene saranno cambiate.❗ Iris Wood è sempre stata una brava ragazza. Diligente in cl...