28.

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Se è stato solo un sogno allora non voglio svegliarmi più.
Mi stringo nelle lenzuola fresche, mentre un braccio si poggia sulla mia vita.
Mi giro e trovo Ren ancora addormentato, che mi cerca nel sonno.
Mi avvicino a lui, e lo bacio sul naso, sulla fronte, ed infine sulle labbra.
Lui mi stringe contro il suo corpo rannicchiandosi su di me.
Poi mi riaddormento, mentre ascolto il battito del suo cuore.

"Due caffè macchiati, grazie". Dice Ren al cameriere.
Sta mattina ci siamo svegliati comodamente.
È sabato e Ren non ha scuola. Abbiamo fatto la doccia insieme e poi siamo usciti per fare colazione fuori. Nessuno dei due ha accennato alle parole che ci siamo detti ieri sera, però l'atmosfera è diversa da prima.
Ren mi sorride mentre i suoi occhi scorrono sul mio corpo.
"Forse dovresti portare un po' di vestiti a casa mia..se ti va." Dice all'improvviso.
"Perché dovrei?" Chiedo ridendo.
Intanto arrivano i nostri caffè.
Ringraziamo il cameriere che va subito via.
"Beh per comodità.. insomma; non è scomodo quel vestito?" Dice indicandomi.
Scuoto la testa.
"No che non lo è". Rispondo.
"Dovresti comunque darmi ascolto. Almeno un pigiama, dei cambi.. I tuoi trucchi, che ne so.." Dice gesticolando.
"Ren vuoi chiedermi di venire a vivere con te?" Dico scherzando. Lo sto prendendo in giro.
Eppure la sua espressione si indurisce all'istante.
Non faccio in tempo a chiedergli spiegazioni perché alle sue spalle arrivano Zoe, Isabel e Viktor.
"Ciao ragazzi." Salutano quasi in coro.
Io faccio per alzarmi, ma Ren mi trattiene dalla mano.
Si fermano tutti e tre di fronte al nostro tavolo, ma non accennano a sedersi.
"Mirea, posso parlarti?" Chiede Isabel.
"Direi che lo hai già fatto abbastanza ieri." Ren si intromette nella conversazione.
"Dimmi pure." Le dico ignorando Ren.
"Mi dispiace.. per come mi sono comportata. Sono stata.. una stupida. Scusa". Dice Isabel.
Io rimango a bocca aperta, non me lo aspettavo. Devo anche dire che la sua espressione sembra davvero pentita.
Zoe le batte sulla schiena gentilmente, mentre mi sorride.
"Per scusarmi.. volevo darti questo." Aggiunge porgendomi un pezzo di carta.
È un invito.
"Questa sera festeggio i miei diciotto anni, anche se li ho compiuti giovedì. Se hai voglia di venire mi farebbe piacere." Dice.
I suoi occhi sono gentili.
Guardo l'invito,mentre tutti guardano me con il fiato sospeso.
"Non mancherò!" Le rispondo sorridendole.
Non avrebbe alcun senso portare rancore, o creare altri drammi.
Isabel mi sorride, mentre Ren li invita a sedersi. Viktor non se lo fa ripetere due volte.
"Hai dormito da lui, vero?" Mi chiede Zoe facendomi l'occhiolino.
"Cosa, come?" Chiedo spiazzata.
"Hai lo stesso vestito di ieri sera." Mi dice ridacchiando.
Ah vero.
"Allora ci dici com'è a letto?" Mi chiede sporgendosi verso di me.
Le immagini della scorsa notte mi ritornano in mente all'improvviso.
Arrossisco subito e bevo un po' del mio caffè.
Mi schiarisco la voce, mentre Zoe scoppia a ridere.
"Mirea, stavo scherzando." Mi dice.
Tiro un sospiro di sollievo mentre Ren ci guarda con la coda dell'occhio. Viktor lo sta intrattenendo con qualche discorso sulle moto. A quanto ho capito anche lui ne guida una.
"Quindi possiamo contare su di voi sta sera?" Chiede poi Zoe sia a me che a Ren.
Cerco gli occhi di Ren e li trovo li ad aspettarmi.
Quando annuisco lui sorride a Zoe.
"Si, ci saremo". Risponde.
Allora Zoe si alza afferrando Viktor dal colletto della polo.
"Allora quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto. Andiamo e lasciamo i piccioncini da soli." Dice.
Viktor la segue protestando, e lo stesso sta per fare Isabel, quando mi alzo e la raggiungo velocemente.
"Isabel, grazie. Lo apprezzo molto." Le dico onestamente.
Lei mi fa un sorriso amaro, triste, dopo di che si allontana con gli altri due.
Torno al mio posto e mi rimetto seduta un po' scossa dall'espressione infelice di Isabel.
"Mi aveva mandato un messaggio Viktor per chiedere se potevamo incontrarci giusto un istante. Non pensavo sarebbe stato per questo, sennò ti avrei avvisata." Dice indicando l'invito sul tavolo.
"Non fa niente." Rispondo.
"Allora ne hai voglia?" Mi chiede.
Annuisco.
Ren si sporge verso di me, e con le labbra che mi sfiorano la pelle inizia a parlare.
"Allora sappi che non aspetterò altro che il momento di rivederti sta sera, e possibilmente .. di ritoccarti".
Tutto il mio corpo viene scosso da brividi, un punto in particolare. Mi sento eccitata di nuovo, mentre le immagini del suo corpo nudo e accaldato si proiettano nella mia mente.
C'è un'unica domanda che mi ronza in testa da ieri notte: le cose che ci siamo detti per lui hanno valore o era solo trasportato dal momento? Devo scoprirlo. E sta sera è l'occasione perfetta.

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