31.

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Ren apre il portone di casa facendolo sbattere contro la parete, poi lo richiude bruscamente dietro di me.
È letteralmente fuori di sé.
"Su una cosa avevi ragione, sai Mirea?" Mi dice lanciando la giacca sull'appendiabiti.
"I drammi adolescenziali fanno schifo." Continua.
Rimango imbambolata mentre lo osservo versarsi un bicchiere d'acqua e mandarlo giù velocemente.
"Ed hai ragione a non volerci stare dentro." Aggiunge.
Mi schiarisco la voce, e mi tolgo i tacchi poggiando i piedi nudi per terra.
Ren si gira subito ad osservarmi, e senza dire una parola viene verso di me e mi passa le ciabatte che mi aveva dato l'altra volta.
"Io.. mi dispiace per com'è andata la serata." Dico sinceramente. Mi dispiace per Isabel più che altro. Per Ren che è costantemente vittima delle sue compagne.
E forse anche per me, che avrei potuto ragionare più con la mente e meno con il cuore e chiedergli spiegazioni prima di scoppiare a piangere.
"Dispiace anche a me che tu debba finire sempre nei casini per me. L'altra volta Isabel, oggi le gemelle.. avevi ragione, Mirea." Dice.
"Su cosa?" Chiedo.
Ren intanto si libera della camicia che indossava dopo averla sbottonata frettolosamente.
"Sul non voler avere a che fare con me." Risponde.
Perché mi sembra come se Ren voglia chiuderla qui tra noi?
"Ho cambiato idea nel mentre. Sono successe altre cose dopo aver detto così." Dico.
Passa ai pantaloni; sbottona anche quelli e se li sfila.
Sta davanti a me con solo i boxer indosso, ed io sono già rossa.
"Altre cose, cosa? Tipo la sfuriata di Isabel. Le battute dei miei amici. Le gemelle sta sera." Si avvia verso il bagno ed infila i vestiti in uno sportello incassato nel muro.
Vorrei chiedergli di cosa si tratta, ma rimanderò a dopo.
Lo seguo, e gli afferro un braccio delicatamente.
"Altre cose tipo quello che abbiamo fatto in questa doccia.." dico indicando il box con un cenno della testa.
Ren guarda me, poi il box doccia.
"Oppure aver cenato insieme ai miei genitori.. ma sopratutto.. abbiamo fatto l'amore." Dico con la voce tremante sulle ultime parole.
Ren mi osserva attentamente. Io non riesco minimante a decifrare cosa stia pensando o provando in questo momento.
"Se vuoi chiuderla qui con me, lo capisco." Mi dice serio, senza accenni di rabbia nella voce.
Mi avvicino e gli allaccio le dita dietro il collo, portando le mie braccia su di lui.
"Io non voglio chiudere proprio niente, Ren". Dico sincera.
Oggi i suoi capelli sono talmente tanto scuri da sembrare quasi blu. Un misto di nero e blu. Occhi e capelli. Capelli ed occhi.
Le sue mani raggiungono i miei fianchi, e si poggiano lì, gentili ma salde.
Mi attrae a se, ed il suo petto sbatte contro il mio.
"Ti ho trascinata in tutto quello che detestavi." Dice.
Avvicino il viso al suo e gli sfioro il naso con la punta del mio.
"C'è un'unica cosa che non detesto, e che vale molto più di tutto il resto". Dico.
Ren si passa la lingua sulle labbra, mentre poggia la fronte contro la mia.
"Cosa?" Chiede distrattamente mentre mi guarda la bocca.
"Tu". Rispondo.
Ren si fionda sulle mie labbra.
Mi bacia morbosamente, mentre mi stringe forte. Sento tutti i suoi muscoli avvolgermi.
Ricambio il bacio rimanendo ancora aggrappata a lui, ma dura poco, perché si abbassa e mi prende in braccio.
Apro le gambe ed intreccio i piedi dietro la sua schiena.
"Possiamo non vederli più.." Mi dice tra un bacio e l'altro.
"Chi?" Chiedo.
Ren mi mordicchia il labbro inferiore, mentre io roteo gli occhi al cielo.
"Gli altri. Tutti gli altri. Se tu vuoi possiamo non vedere più nessuno." Dice con il fiato corto.
"Non è quello che voglio". Rispondo.
Le sue mani intanto sono salde sui miei glutei. La gonna mi si è completamente sollevata sulla vita e la mia biancheria è esposta quasi completamente.
Ren abbassa appena lo sguardo, e quando i suoi occhi notano i miei reggicalze deglutisce e  alza rapidamente gli occhi al cielo.
Si incammina subito verso la sua stanza a passo spedito.
"Hai avuto questi addosso per tutta la festa?" Mi chiede mentre mi poggia sul suo letto.
"Certo. Pensi che me li sia messi ora?" Chiedo ridacchiando.
"Cazzo.. se lo avessi saputo prima non ci saremmo mai arrivati a quella festa del cazzo." Dice mentre mi fa distendere.
Ren bacia tutto il mio corpo da sopra i vestiti, e scende rapido fino alla zip della gonna.
La tira giù con i denti, mente i suoi occhi mi osservano felini.
Io sto fremendo.
Mi sfilo la gonna e le sue mani mi impongono di stare ancora sdraiata.
Ren si prende un istante per guardarmi tutta. Tutta la pelle coperta, ma sopratutto quella scoperta.
Dai suoi boxer noto subito l'erezione uscirne fuori.
Ren traccia con la lingua il contorno della mia biancheria, poi con i denti stacca il primo gancetto del reggicalze.
Oh cielo.
Io sto già godendo.
Ma è troppo impaziente, così mi toglie tutto con un gesto rapido della mano.
"E perché tu lo sappia, Mirea.. non ho detto di amarti perché ti stavo scopando. L'ho detto perché è così". Dice.
Dopo di che il suo viso si immerge tra le mie gambe. Chiudo gli occhi e riesco solo a lasciare che il piacere si muova dalla sua bocca attraverso di me.
Non so quanto tempo passa quando vengo. Raggiungo l'orgasmo tirando i suoi capelli e chiamando il suo nome a gran voce fra un ansito e l'altro.
Ren si solleva e si passa il pollice sul labbro inferiore, poi allunga la mano verso di me che accolgo il suo dito in bocca. Passo la lingua avidamente sulla punta, e allo stesso tempo con i denti chiudo la presa bloccandolo.
Quando inizio a succhiarlo Ren alza gli occhi al cielo ed ansima.
Io mi tiro su, voglio fare la stessa cosa ad un'altra parte del suo corpo.
Quando mi dirigo verso la sua erezione lui mi blocca.
"Se me lo prendi in bocca ora, non durerò molto." Mi dice.
Io gli regalo un sorriso malefico, poi mi chino davanti a lui stendendomi a pancia in giù sul letto.
Lo libero dai boxer e osservo la sua erezione grande, dura e percorsa da grosse vene scure.
Diamine.
Con la lingua inizio dal basso, andando a salire. Quando raggiungo la punta, la faccio roteare qualche istante, poi mi sistemo in modo da poterlo prendere bene.
Non appena inizio a succhiarlo, Ren porta una mano sulla mia testa. Ma non spinge, è delicato. Mi accarezza.
Scorre una ciocca di capelli dalla lunghezza fino a tenerla dalle punte.
Io intanto gli sto dando piacere avidamente, in ogni modo possibile. Ogni movimento, rumore, che capisco piacergli lo ripeto all'infinito.
Fin quando anche lui raggiunge l'orgasmo.
Viene in silenzio, ansimando a tratti.
Quando mi rimetto supina, penso che si alzerà, invece si lancia su di me.
Il suo corpo nudo a contatto con il mio mi fa fremere di desiderio. Ancora, come se non fossi mai sazia di lui.
"Ancora?" Chiedo cercando i suoi occhi.
Lui mi lancia uno sguardo felino.
"Non ne avrò mai abbastanza". Mi risponde prima di sfilarmi anche la maglia e il reggiseno.
"L'altra volta sei stata tu a scoparmi. Ora ti restituisco il favore." Mi sussurra all'orecchio, riferendosi al fatto che la scorsa volta sono stata sopra io.
Si infila rapidamente un preservativo e si rimette in posizione.
Mi guarda negli occhi intensamente, mentre inizia a penetrarmi. In questo momento davanti a me c'è solo Ren. Non c'è sesso, amore, problemi.. solo Ren. I suoi occhi sono puri.
Inizia a muoversi dentro di me a ritmo sostenuto. Siamo venuti da poco entrambi, dovremmo avere una resistenza più alta sta volta.
Invece pochi minuti dopo, sono già in preda ad un secondo orgasmo. Non so cosa sia capace di fare al mio corpo quest'uomo. Ma so solo che mi piace.
Vengo per la seconda volta, e lui mi segue qualche istante dopo.
Non credo di aver avuto del sesso così bello in vita mia. Mai.
Ren si accascia sul mio petto dandomi dei baci, mentre recupera le energie. Il suo respiro mi solletica.
"Ti amo Mirea. Ti amo. Ti amo prima, durante e dopo il sesso. Ti amo in continuazione, dalla mattina alla sera. E la notte, si ti amo anche la notte, tutta la notte". Dice contro la mia pelle.
Ridacchio divertita. Divertita e felice. Immensamente felice.

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