22.

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Quando entriamo nell'appartamento di Ren mi aspetto che mi offra una tazza di the e che mi dica di accomodarmi.
Invece si chiude la porta alle spalle rumorosamente, ed è subito su di me.
Mi carica in braccio da dietro, facendomi sussultare e mi trasporta fino alla sua camera.
Poi mi lascia andare delicatamente sul letto, mentre io sono completamente in imbarazzo.
I suoi occhi blu sta notte hanno una luce diversa. Brillano quasi.
"Ren.." dico in preda all'ansia. Vorrei accarezzargli il viso, ma mi rendo conto che le mie mani sono nel panico tanto quanto me. Sto tremando.
Non sono vergine, non è la mia prima volta, allora perché sto tremando? Perché sono così coinvolta con lui? Perché ho così tanta paura?
Forse perché so che da qui non potrò tornare indietro. So che una volta fatto, sarò irrimediabilmente persa di lui.
Ren si sfila la maglietta esponendo il suo corpo muscoloso.
Perché lo desidero così tanto e poi quando arrivo al dunque sono terrorizzata?
Avanza sul letto piano, lentamente, mettendosi sopra di me. Il suo profumo lo precede.
Il mio cuore batte all' impazzata.
Chiudo gli occhi, e subito dopo sento i suoi capelli sfiorarmi il viso.
Allungo le braccia e le passo attorno al suo collo, in attesa che faccia qualcosa.
"Mirea tu.. mi stai facendo perdere la testa.." dice con tono serio.
Riapro subito gli occhi per trovarmelo ad un soffio di distanza.
"Ma io non posso toccarti fin quando non ne sei sicura." Aggiunge.
"Cosa? Che intendi?" Chiedo.
"Sei tesa. Lo vedo, lo sento. E non è così che voglio farlo con te." Dice.
"No.. io non.." faccio per rispondere, ma non so cosa dire. Mi ha spiazzata.
"Cosa ti rende così nervosa? Mi sembra strano ma devo chiedertelo.. È la tua ..prima volta?" Chiede dolcemente indugiando sulle ultime parole. Quasi a non voler essere invadente.
"No, non è la mia prima volta." Rispondo.
"Allora cosa ti blocca?" Chiede, ma io non so cosa rispondere.
"Scusa se sono insistente ma.. è che mi sembri coinvolta quando stiamo insieme, ma poi.. non capisco cosa succeda."
Mentre parla sto accarezzando le sue braccia ai lati del mio corpo.
A lui non sfugge. Guarda le mie mani furtivamente, poi torna a guardare me.
"Ma io sono coinvolta." Rispondo.
"Ne sei sicura Mirea? Se qualcosa non va, se ti faccio sentire a disagio, se non ti piace come ti tocco, o come ti parlo, o semplicemente non ti piaccio io, dimmelo ora. Perché non so come si torna indietro da qui in poi" Dice.
La sua voce mi riempie il cuore come una melodia.
Mi protendo verso di lui e lascio che le nostre labbra si uniscano.
"Non sei tu a non piacermi, Ren". Dico dopo una serie di baci morbidi e sensuali.
"Allora cosa? È la mia età il problema?" Chiede guardandomi negli occhi.
"No. Non piace come perdo il controllo quando ci sei tu nei dintorni. Ecco cosa non mi piace. O meglio cosa mi spaventa." Dico sinceramente.
Ren sembra volermi mangiare le labbra dall'intensità con cui le osserva.
"E ti spaventa perché?" Chiede.
"Perché come hai detto tu poco fa, non so come tornare indietro da questo punto in poi." Dico menzionando il suo discorso.
"Io l'ho detto in un contesto differente Mirea. Cosa intendi?" Chiede.
"Tu cosa volevi dire?" Rigiro la domanda.
"Che dopo che avremmo fatto sesso non penso che riuscirò a non pensarci costantemente ogni giorno, o a non pensare a te insomma.. " Spiega con sincerità.
"Io intendevo.. più o meno la stessa cosa." Dico.
"Più o meno?" Chiede.
"Io volevo dire che se sono tesa è perché ho paura che lasciarmi andare sancirebbe il momento esatto in cui è successo." Dico.
"Successo cosa?" Chiede.
"Innamorarmi." Rispondo con tono talmente basso che non credo mi abbia sentita bene.
Ren rimane immobile, in silenzio, steso su di me. A sorreggerlo le braccia muscolose, mentre i suoi occhi non vogliono lasciarmi in pace.
Ecco, ho detto che ho paura di innamorarmi di lui. E la verità forse è che sono già sulla buona strada per esserlo.
E mi spaventa. Perché non ho capito se lui è innamorato di me.
Ma perché non riesco a spiegarmi chiaramente?
Vorrei scappare dall'imbarazzo. Sparire. Andare a casa.
Come faccio di solito; aggiro le emozioni troppo forti. Come la gelosia quando mi ha lasciata a casa per andare da Cassie. È più forte di me.
Dopo qualche secondo ancora di silenzio cerco di alzarmi.
"Forse io.. è il caso che vada a casa." Dico mentre vorrei sottrarmi alla sua presa.
Ren me lo impedisce, restando immobile su di me. La mia spinta è troppo debole per spostarlo.
"Non hai ancora capito che scappare non funziona?" Mi chiede.
Ha ragione. Tutte le volte che sono scappata mi hanno comunque portata ad essere qui sta sera, con lui. Ma cosa dovrei fare?
"Non devi scappare da me Mirea." Continua.
Intanto si sposta, stendendosi accanto a me.
Gli do le spalle perché mi sento in imbarazzo. Mi sono esposta troppo, lo so. Come sempre. Mi espongo troppo, e poi vengo piantata in asso.
Ren si attacca al mio corpo mettendosi nella mia stessa posizione, di fianco, e mi avvolge con un braccio.
Sento il suo petto contro la mia schiena.
"Ren?" Lo chiamo flebilmente.
"Dimmi." La sua voce è così vicina al mio orecchio che sto già arrossendo.
"Grazie per essere intervenuto sta sera." Dico.
Lui non risponde, ma lo sento strofinare il naso sul mio collo scoperto.
Prendo un bel respiro e cerco di non ansimare, mentre lui mi lascia un bacio sul collo.
"Posso.. fare una doccia?" Chiedo.
Sento ancora la salsedine sulle caviglie, e l'odore della legna che brucia sui vestiti.
"Certo. Andiamo." Lo sento dire prima che mi travolga.
Ren è dotato di una forza sovrumana o non riesco a spiegarmi come riesca a prendermi in braccio da qualunque posizione.
"Riesco a camminare.." Cerco di ribattere. Ma la verità è che mi piace stare così vicino a lui.
Mi accompagna fino al suo bagno, poi mi poggia con i piedi per terra mentre apre le porte scorrevoli del box doccia.
Il bagno è grande quanto il soggiorno di casa mia praticamente, ed anche qui è tutto all'avanguardia.
Il box doccia è così grande che penso ci si potrebbe sdraiare dentro. Al suo interno diversi tipi di strumenti ne riempiono la parete marmorizzata. In tutta la stanza c'è un meraviglioso profumo di bucato fresco e di Ren.
Lui intanto tira fuori un'asciugamano pulita e delle ciabatte. Poi viene verso di me e si sporge dentro il box per iniziare a far scorrere l'acqua.
"Si scalda subito." Mi dice mentre vedo che porta le mani al bottone dei pantaloni.
Annuisco aspettando che si congedi.
Ma Ren rimane lì. Anzi, si sfila i pantaloni rimanendo in boxer davanti a me.
Sono in imbarazzo, anzi, sono completamente nel pallone.
"Che stai facendo?" Chiedo confusa.
"La doccia." Risponde.
"Avevo capito che l'avrei fatta prima io.. Comunque va bene, allora intanto ti aspetto di là.." Dico tranquillamente.
Ren mi afferra dal braccio e i suoi occhi iniziano a scrutare nei miei.
"Rimani. Possiamo farla insieme." Risponde tranquillamente.
Cooooosa?? Probabilmente il mio viso è diventato rosso pomodoro.
"Ma sei impazzito?" Chiedo allibita.
Ren ride, e nel farlo le farfalle nel mio stomaco iniziano a svolazzare impazzite.
È bellissimo. Dannatamente bellissimo.
"Non ti toccherò fin quando non sarai pronta Mirea, te l'ho detto. Ti puoi fidare di me?" Mi chiede seriamente.
Lo guardo negli occhi. Mi posso fidare di lui? È esattamente quello che mi sto chiedendo da quando lo conosco. Posso lasciami andare con lui?
"Ma è.. imbarazzante." Cerco di protestare.
"No, non lo è. È intimo." Mi corregge.
"È la stessa cosa." Rispondo vaga.
"No non è la stessa cosa. Affatto." Dice con tono che non ammette repliche.
Cosa dovrei fare? L'acqua che scorre mi mette fretta, così senza pensarci troppo mi sfilo i pantaloni.
A dire il vero indosso il costume, forse potrei tenere quello. Riuscirei comunque a farmi una doccia discreta.
Mi sfilo anche il copricostume, sotto il suo sguardo attento. Ren non si perde nemmeno un mio piccolo movimento.
Rimango in costume davanti a lui, che intanto è ancora in boxer.
Penso che entreremo in doccia così, quando Ren afferra l'orlo della sua biancheria e lo spinge fino alle caviglie, per poi liberarsene con le gambe.
Oddiomio. Non posso guardare. Non posso guardare. Non posso guardare. Non devo guardare.
Cazzo, ho guardato.
È... qualcosa di spettacolare. Ren. Tutto nudo, è una visione celestiale. Il suo corpo non è affatto quello di un ragazzino. È scolpito, definito, sodo..
E la sua erezione è così .. imponente.
Sono rossa. Poco ma sicuro.
I suoi occhi non tradiscono nessun imbarazzo. Ren è a suo agio davanti a me.
Forse.. forse potrei farlo anche io. Quello che penso è che lui sia di un altro pianeta, tanto è bello. Ma lui cosa penserà di me?!
Ah, dannazione quanto rimugino.
Senza alcun preavviso afferro da dietro il laccetto del pezzo di sopra del costume e lo tiro.
Il triangolino che portavo cede, così me lo sfilo dal collo rimanendo con il seno scoperto davanti a lui.
Prima di ripensarci faccio lo stesso con il pezzo di sotto. Slaccio i laterali e lo sfilo abbandonandolo a terra.
Ren non se lo aspettava; la sua espressione è di puro stupore.
Io però perdo l'audacia del momento e non riesco a guardarlo negli occhi, non ci riesco proprio.
Rimango immobile davanti a lui, nuda, con le mani ai lati del mio corpo.
Ed ora? Cosa starà pensando?
Il mio corpo è quello di una donna comune. Non sarò bellissima, ma sono proporzionata. Ho delle smagliature, come tutti, e qualche cicatrice sparsa sulle gambe.
Non sono paragonabile a lui. Ne ora ne mai.
Ren fa un passo verso di me, e con la testa mi fa cenno di entrare in doccia.
Lo assecondo soltanto perché non ho il coraggio di guardarlo troppo negli occhi.
Quando mi posiziono sotto il getto dell'acqua, mi lascio andare un po'.
È calda, piacevole.
Ren mi segue, e siamo troppo troppo vicini.
La sua erezione tra noi non accenna a calmarsi.
Vorrei.. toccarlo. Si, vorrei toccarlo.
Non appena formulo il pensiero arrossisco.
Ren afferra un flacone di bagnoschiuma da una mensola in alto a destra e ne versa una generosa quantità su una spugna blu.
"Girati." Mi ordina poi.
Eseguo, senza protestare. Le sue parole sembrano essere vincolanti su di me.
Inizia a massaggiarmi delicatamente la schiena, le spalle, il collo. Poi scende fino a i fianchi.
Possiamo? Possiamo essere così intimi senza aver mai fatto sesso? Senza essere fidanzati? È possibile che mi sento come se lui fosse l'uomo della mia vita? Lui che ha solo diciotto anni.
Ren si inginocchia, e scende a massaggiarmi le gambe. Lentamente dalla coscia al polpaccio, creando ancora più schiuma se possibile.
Il suo bagno doccia profuma di vaniglia.
Mi accarezza le caviglie, e poi i piedi.
In fine risale fino ai miei glutei, e dopo aver sentito il tonfo della spugna sul piatto doccia, sento le sue mani modulare i contorni del mio fondoschiena.
Poi si tira su, e mi fa girare di scatto.
Le sue mani procedono sicure sui miei fianchi, sulla vita, fino ad arrivare sotto al seno.
Poggia una mano sul mio seno destro delicatamente, mentre si protende a baciarmi.
"Va bene così, Mirea?" Mi chiede ad un soffio dalle labbra.
Annuisco e mi tuffo su di lui.
Lo assaggio, lo mordo. Lo bacio con tutta l'eccitazione che ho in corpo, e mi rendo conto di desiderarlo ardentemente.
Prima ancora che la mia mente possa opporsi, la mia mano ha afferrato la sua erezione.
Lo avevo già toccato prima, ma con i vestiti in mezzo è diverso. Ora che siamo pelle contro pelle mi rendo conto delle sue effettive dimensioni.
Ren intanto ha emesso un suono profondo, basso, e sta socchiudendo gli occhi.
Muovo la mano su e giù e trovo il ritmo che sembra dargli più piacere.
Lo vedo stringere i pugni, e sento che sta faticando a contenersi.
Ma io voglio di più. Allora lo spingo contro la parete, distanti dal getto d'acqua e mi inginocchio davanti a lui.
Lo vedo osservarmi con occhi spalancati.
Si passa la lingua sul labbro inferiore, e quando le mie labbra toccano la sua erezione lo vedo roteare gli occhi.
"Cazzo.." Ansima.
Con la mano destra afferro il suo membro alla base, e con la bocca cerco di dargli più piacere che posso.
Capisco subito cosa gli piace, sia dalla sua espressione in estasi, che dai suoi muscoli tesi.
"Mirea.. così.. non durerò molto.." Ansima a fatica. Il suo petto che si muove su è giù.
Gioco un po' con la lingua sulla punta sensibile, e poi riprendo a dargli piacere con tutta la bocca.
"Mirea.. sto per.. venire." Ansima ancora.
Non mi muovo, accompagno il suo orgasmo con le mani e con la bocca, ingoiando il suo piacere.
Ren si poggia con la schiena alla parete e respira con fatica.
"Mirea.. scusa.. io.." inizia ma mi metto subito in piedi.
"Non scusarti." Lo interrompo.
Sono stata io a non volermi fermare, sapevo che sarebbe venuto, di cosa deve scusarsi?
All'improvviso il suo sguardo è illuminato da una scintilla.
Ren avanza verso di me, costringendomi contro la parete.
Poggia le braccia ai lati della mia testa, mentre il getto d'acqua ricade sulle sue spalle.
"Oh si che mi devo fare scusare.." Dice con voce sensuale.
Ho un fremito tra le gambe, quando Ren mi lascia un bacio sul collo. Poi scende sul seno, mi stuzzica appena il capezzolo sinistro, e poi continua la sua discesa fino all'inferno.
Cazzo, sono fuori di testa.
Mi bacia appena sotto l'ombelico, ed io sto già ansimando.
Quando è in ginocchio davanti a me, Ren solleva lo sguardo e mi sorride alzando un angolo della bocca. Che visione.
Mi solleva una gamba e mi bacia dal ginocchio fino all'interno coscia. Poi torna indietro e ripete l'operazione.
Solo che questa volta l'ultimo bacio è proprio vicino la mia intimità.
Mi accorgo che sto tremando.
"Me lo permetti?" Mi chiede all'improvviso guardandomi dal basso.
Deglutisco rumorosamente, e rossa come un peperone annuisco.
Lui non aspetta altro. Si lancia sulla mia pelle sensibile e da inizio ad una danza in cui le sue labbra e la sua lingua mi danno piacere in maniera alternata.
Io mi sento completamente stravolta. Il mio corpo risponde solo alla sua bocca, mentre mi godo la piacevole sensazione che mi sta dando.
Ren è davvero terribile. Porto una mano ai suoi capelli scuri e li chiudo in un pugno, quando un orgasmo potente mi travolge.
Vengo mentre dalle mie labbra esce il suo nome in una supplica ansimata. Lui si ferma solo quando il mio corpo è scosso da fremiti.
Si mette in piedi, mentre io cerco di ritrovare la capacità di incamerare aria.
Si mette davanti a me, e con tutta la sfacciataggine possibile si lecca le labbra.
Distolgo lo sguardo arrossendo, ma la sua mano riporta il mio viso in direzione del suo.
I suoi occhi mi scrutano intensamente.
"Sei squisita." Dice infine.
Sono letteralmente in fiamme. Letteralmente.
Anche lui lo è. Il suo sapore mi è piaciuto molto. Ma ho paura a dirglielo.
Ren non mi chiede nulla però, finiamo insieme di fare la doccia tranquillamente. Poi usciamo e dopo essermi asciugata i capelli mi metto a letto con solo una sua maglia addosso.
Mi stringe tra le sue braccia e mi addormento così. Sta volta nessuno ci ha interrotti. Sta volta eravamo solo noi.

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