Capitolo 38

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Maria Teresa e Rosalie stavano ancora combattendo contro Louis Antoine il quale non aveva grandi difficoltà a tenergli testa "è tutto qui quello che sapete fare!" Grido per provocarle, Maria Teresa cadde nella trappola e in preda alla rabbia provo lo attacco lasciando il suo addome scoperto, vedendo quell'apertura Louis ne approfittò per colpirla. La ragazza indietreggio tenendosi il braccio libero sull'addome sanguinante, nonostante non l'avesse trafitta la ferita era bella larga, Louis cerco di darle il colpo di grazia ma venne fermato da Rosalie che parò il colpo "Maria stai bene?!" Chiese alla ragazza che cercava con tutte le sue forze di rimanere sveglia. Dopo aver respinto Louis, Rosalie controllo come stesse la sua amica ma nel vederla fare quell'atto di misericordia Louis disse "perché una semplice popolana si preoccupa tanto per una nobile? Che cosa ha fatto lei per meritarsi il tuo aiuto e la tua pietà?" A quelle parole le due gli rivolsero lo sguardo "non vedi che è solo una mocciosa viziata, non è capace di fare niente tranne che di vivere delle fatiche degli altri, non fa altro che piangere e lagnarsi quando le cose gli vanno male e come se non bastasse cerca sempre qualcuno a cui dare la colpa dei suoi sbagli esattamente come sua madre." Nel sentire quell'uomo insultarla Maria Teresa lo attacco con una violenza spaventosa che sorprese persino Louis che adesso si teneva sulla difensiva. Gli attacchi di Maria Teresa erano incessanti e ripetitivi ma nonostante ciò alla fine riuscì a rompere la spada del suo avversario e ha trafiggerlo al braccio, Louis adesso era in ginocchio davanti alla sua nemica ma nei suoi occhi la spavalderia che li caratterizzava prima si era trasformata in terrore "hai ucciso i miei genitori, hai preso tutto ciocche mi appartiene, hai mandato i tuoi uomini a cercare di uccidere me e mio fratello e mi hai quasi tolto una persona a me cara che considero come una madre!" Disse Maria Teresa mentre sollevava la spada pronta ha tagliargli la testa "ma questi non sono gli unici crimini di cui ti sei macchiato e di certo io non sono la tua unica vittima. Quello che faccio adesso non è solo per me ma per tutti quelli a cui hai tolto la vita solo per il tuo perverso divertimento." Louis iniziava ad avere sempre più paura tanto da avere la pelle d'oca "non c'è giudice o giuria che sia in grado di giudicarti per ciò ti farò incontrare il tanto amato Essere Supremo di cui blaterava tanto Robespierre. Sarà lui a giudicare i tuoi crimini e adesso muori!" Louis chiuse gli occhi sperando di non sentire dolore ma il colpo che doveva essergli fatale non arrivò mai. Rosalie aveva afferrato il braccio di Maria Teresa con il quale teneva la spada "lasciami andare quest'uomo deve pagare per quello che ha fatto!" In quel momento Rosalie rivedeva se stessa in Maria Teresa e sapeva quanto dolore la consumasse e quanto fosse forte il desiderio di vendetta cosi decise di provare a salvarla "ti capisco anche io tanto tempo fa ho perso l'unica persona che ho sempre considerato la mia vera madre. Per ciò sono una delle poche persone che può dirti che prenderti la vita del responsabile non ti darà pace ne farà svanire il ricordo o il dolore che hai provato ne tanto meno riporterà indietro le persone che ami." Maria Teresa l'ascoltava in silenzio ma non era ancora del tutto convinta "che cosa dovrei farne di lui allora?! Dovrei lasciarlo andare dopo tutto quello che ha fatto?!" Rosalie chiari il malinteso "non sto dicendo questo, sto solo dicendo che ormai i nodi sono venuti al pettine. Louis Antoine ha dei crimini di cui rispondere e anche se doveva risponderne molto prima adesso non potrà più fuggire dalle sue colpe ne tantomeno sperare di giustificare la sua crudeltà davanti alla gente. Forse questo modo di ottenere giustizia non sarà quello che desideri ma se non ti lasci alle spalle il passato una volta per tutte tornerai soltanto al punto di partenza." Quelle parole convinsero Maria Teresa ad abbassare la spada e proprio in quel momento fecero irruzione dei soldati della Guardia Nazionale che portarono via Louis Antoine e chiamo un medico per Maria Teresa. Oscar stava duellando con Robespierre il quale si era rivelato un avversario all'altezza della sfidante "tu era un simbolo di speranza eri la voce del popolo e alla fine lo hai tradito." Disse Oscar mentre incrociava la spada con il suo avversario "come ha fatto un uomo a diventare un fanatico!? Eri un uomo mosso da nobili intenzioni eppure ti sei alleato con quell'assassino di Louis Antoine! Almeno sapevi quali erano i suoi metodi per ottenere giustizia?" Robespierre gli rispose "all'inizio avevo dei sospetti che poi sono diventati certezze ma alla fine Louis Antoine si è rivelato molto più utile di Bernard." Oscar non poteva credere alla risposta che gli aveva dato "quindi nonostante non fosse nei tuoi piani hai sempre chiuso un occhio su tutti i nobili che aveva ucciso!" Anche a questa domanda Robespierre rispose "all'inizio ero contrario ma alla fine i suoi metodi si sono rivelati più efficaci rispetto alle sole parole." Oscar non lo credeva possibile "quindi useresti la paura per farti seguire dalla gente?!" Robespierre sorrise per poi rispondere "la volontà degli uomini è malleabile basta poco per falla vacillare, al contrario di quanto dicono a parole nessuno è disposto a perseguire un ideale fino in fondo serve qualcosa per costringerli a perseverare e quale mezzo migliore della paura per raggiungere questo fine." Oscar era stanca di parlare con quelle risposte aveva realizzato che del vecchio Robespierre non restava alcuna traccia cosi non si trattenne più. Vedendosi in difficoltà Robespierre punto la sua pistola verso Oscar proprio quando lei stava per attaccarlo, la donna accorgendosi troppo tardi dell'arma pensava che fosse giunta la sua ora per poi sentire il suono di uno sparo rimbombare nella stanza. Ma il colpo non partiva dalla pistola di Robespierre che colpito alla mano aveva lasciato cadere l'arma e gridava per il dolore atroce. Voltandosi verso la porta scopri che a sparare era stato Bernard, subito dopo entrarono i Soldati della Guardia accompagnati da Alain e dal Comandante, quest'ultimo si avvicino ad Oscar "il vostro secondo in comando e il giornalista mi hanno spiegato tutto comandante De Jarjayes. A nome dei miei uomini e della Guardia Nazionale vi prego di accettare le nostre scuse per avervi marchiata come una traditrice agli occhi della Francia. Vi ringrazio anche per il contributo che avete dato alla cattura di questo criminale, adesso ci pensiamo noi." Fece cenno ai due uomini di portarlo via "parlerò alla Convenzione ed esporrò le prove della vostra innocenza oltre ai meriti che devono riconoscere a voi e ai vostri uomini. Se tutto va bene potrebbero anche promuovervi generale." Non aggiunse altro ne diede ad Oscar il tempo di rispondere che aveva già lasciato la stanza. Alain si avvicino al suo comandante che aveva dipinto sul volto uno sguardo che sembrava perso "è finita Oscar finalmente è tutto finito." La donna chiese dove fossero Rosalie e Maria Teresa "la principessa è stata ferita l'hanno portata da un medico e Rosalie è andata con lei per fare le tue veci. Possiamo lasciaci tutto alle spalle." Oscar gli rispose "non ancora c'è una cosa di cui devo occuparmi." Sono le ultime parole che disse prima di lasciare la stanza. Robespierre, Louis Antoine e i loro sostenitori furono portati in fretta e furia alla Conciergerie dove furono messi in prigione e trattenuti per 14 ore, i prigionieri si aspettavano di apparire davanti al tribunale Rivoluzionario per avere un giusto processo ma purtroppo per loro non fu cosi. Si sentirono i rumori di passi che percorrevano il corridoio cosi Robespierre si accosto alle sbarre per vedere chi fosse e con sua grande gioia il visitatore era il Duca Roland "Roland amico mio come sono felice di vederti" disse con il sorriso sulle labbra e uno sguardo di speranza "sei venuto qui per garantire la mia liberazione e quella dei miei amici?" Il Duca restava li immobile perché voleva gustarsi il momento "mi dispiace ma stavolta nemmeno io posso tirarvi fuori dai guai" Robespierre rimase di stucco nel sentire quelle parole "allora perché siete qui?" Roland sorrise poi rispose "solo per dirvi addio. Vedi ho fatto un patto con Oscar e con il Tribunale Rivoluzionario: in cambio della mia testimonianza e delle prove contro di te e i tuoi sostenitori mi è stata concessa l'immunità, ovviamente dovrò lasciare la Francia e non farvi più ritorno ma è sempre meglio della ghigliottina." Robespierre venne preso da una rabbia cieca e cerco di afferrarlo per la gola ma ciò gli era impossibile "allora perché siete venuto!?" Il Duca rispose alla domanda "speravo di incontrarvi in tribunale per vedere la vostra faccia mentre rivelavo i tuoi segreti più oscuri ma a quanto pare hai fatto arrabbiare cosi tanto la Convenzione che hanno deciso di processarti in contumacia. La mia testimonianza è stata solo una pura formalità per fare in modo che l'accordo stipulato con Oscar e il tribunale risultasse valido. Tu e Louis Antoine vi siete divertiti: avete mandato tanti oppositori alla ghigliottina, vi siete presi le loro teste come trofei e avete cercato con ogni mezzo di marchiare Oscar come un nemico pubblico. Vi siete gustati la giustizia rivoluzionaria ma adesso è arrivato il momento di provarla sulla vostra pelle. Addio Robespierre." Roland si diresse verso l'uscita mentre Robespierre lo malediceva con tutto il fiato che aveva in corpo, le sue grida si udirono per tutto il corridoio e raggiunsero le orecchie degli altri prigionieri i quali hanno capito che il loro destino era ormai segnato. Robespierre, Louis Antoine e i loro sostenitori furono condotti alla Piazza della Rivoluzione sotto le grida della folla stavano per essere condotti sulla ghigliottina quando Oscar con indosso la sua maschera apparve sul palco e sparo un colpo in aria mettendo a tacere la folla. Le persone all'inizio erano confuse ma rimasero di stucco quando la misteriosa figura si tolse la maschera rivelando la sua identità, ma nessuno di loro nonostante la sorpresa disse una parola. Oscar si guardo intorno e poi inizio a parlare "cittadini di Parigi sono qui oggi davanti a voi per dirvi che quella che state applicando non è la giustizia ma solo una barbaria guidata dalla vostra rabbia. Tempo fa proprio in questa piazza è morta una mia cara amica alla quale avevo fatto una promessa che tutt'ora continuo a mantenere. So bene che ognuno di voi si sente tradito dalle stesse persone che un tempo erano visti come eroi del popolo avete aperto gli occhi e grazie a ciò li avete visti per ciocche sono realmente. Vanno puniti come è giusto che sia ma la ghigliottina non è uno strumento di giustizia anzi è uno strumento del demonio, un idea sadica che mutila il corpo della persona il quale anche se colpevole è il dono più importante che la vita ci abbia dato il contenitore con il quale camminiamo e viviamo su questa terra, espone le teste di altri uomini come trofei di caccia privandoli del rispetto che è dovuto ai morti sia peccatori che innocenti. Versare altro sangue non vi ridarà indietro i vostri cari ne tanto meno riparerà alle ingiustizie del mondo, per avere solo una speranza di ritrovare quella pace perduta ognuno di noi deve avere la forza e il coraggio di trovare la propria strada. Non lasciate che siano i sovrani, la Convenzione o altri a decidere il vostro cammino. Ognuno di voi se davvero lo vuole può liberarsi dalle catene dell'oppressione senza per questo versare fiumi di sangue." Scese dalla ghigliottina e Rosali che si trovava in mezzo alla folla gli passo una lampada ad olio "questo abbominio nato dalla mente malata non sarà più il simbolo della rivoluzione ne tanto meno un simbolo per applicare la giustizia, anche se il sangue versato in questa piazza non potrà essere cancellato almeno farò in modo che non ne venga versato altro." Dopo questo discorso lancio la lampada ad olio sulla ghigliottina e quando questa si ruppe il fuoco avvolse lo strumento sotto lo sguardo dei condannati e della folla mentre Oscar avanzava in mezzo a loro come un eroina solitaria che nessuno in questo mondo avrebbe potuto davvero comprendere fino in fondo. Passarono due anni dalla caduta di Robespierre e tutta la Francia finalmente poteva tirare un sospiro di sollievo soprattutto grazie alla figura del generale Napoleone Bonaparte il quale grazie al suo carisma e alle sue doti di generale aveva conquistato la stima e la fiducia del popolo e anche di alcune Nazioni Europee che lo vedevano come il nuovo liberatore. Il villaggio venne ricostruito e proprio qui Alain stava zappando nei campi fino a quando una carrozza non si fermo sulla strada che costeggiava i campi. I passeggeri non erano nient'altro che Rosalie e Bernard "ma guarda chi si vede! Che piacevole sorpresa come state?" Disse mentre posava la sua zappa e si puliva le mani sui calzoni "dovremmo essere noi ha chiedertelo dopo che sei sparito all'improvviso" disse Bernard con il sorriso sulle labbra, Alain dopo la caduta di Robespierre aveva deciso di ritirarsi dalla vita militare e di andare al villaggio insieme ad Oscar e a Maria Teresa per iniziare anche lui una nuova vita "scusate se non vi avevo detto del fatto che avrei lasciato Parigi ma con la mia camerata è stato davvero un addio strappa lacrime, ho pensato che se avessi salutato anche a voi probabilmente non avrei avuto la forza di lasciare Parigi. E poi ho sempre desiderato fare il contadino." Rosalie da lontano vide due lapidi una vicina all'altra "è li dove riposano tua madre e tua sorella?" Alain si limito ad annuire come segno di risposta "ma dove sono: Oscar, Maria Teresa e Luigi Carlo? Non sono venuti a dare una mano nei campi." Alain gli rispose "Oscar è andata a trovare André dovrebbe essere di ritorno in giornata, Maria Teresa invece è in viaggio di nozze con André come ben sapete si sono sposati da poco e grazie anche all'aiuto di Oscar sono riusciti ad andare in Inghilterra almeno cosi vedono un po' il mondo al di fuori della Francia, Luigi Carlo invece è al villaggio e da una mano alle persone fa di tutto aggiusta le cose insegna ai bambini oppure bada alle mandrie o ai greggi si è fatto una buona reputazione e nessuno parla male di lui." Bernard e Rosalie erano felici di sentire che le cose stavano procedendo bene dopo i fatti avvenuti 2 anni fa le loro vite stavano finalmente tornando alla normalità. Alain prese una pannocchia dal campo di mais dato che aveva un po' di fame chiese ai suoi ospiti se volessero favorire ma loro dissero di aver mangiato da poco. Alain sentiva che non erano venuti li solo per una visita di cortesia cosi li porto in riva al mare e gli chiese se la loro fosse solo una visita di cortesia, Bernard non nascose il fatto che erano venuti li per aggiornare lui e Oscar delle ultime novità che riguardavano Napoleone e le imprese da lui compiute, tuttavia a differenza degli altri Bernard aveva imparato a non idolatrare le imprese delle figure pubbliche cosi rivelò anche le sue paure e preoccupazioni tra le quali spiccava la paura che l'ambizione di Napoleone avrebbe portato la Francia a riassumere un governo di tipo monarchico cosa che avrebbe vanificato definitivamente il fine ultimo della Rivoluzione Francese. A ciò Alain rispose "è il popolo che decide chi seguire, anche se Oscar li ha avvisati di decidere da soli il proprio destino no possiamo fermare un fiume in piena, possiamo solo sperare che Napoleone non faccia la stessa fine di Robespierre, come ben sappiamo lui e i suoi sono detenuti in un campo di lavoro e ci resteranno per sempre dopo quello che hanno fatto." Mentre i tre stavano ancora parlando all'improvviso videro arrivare Oscar che li salutò "perdonate la mia assenza mi sono trattenuta qualche giorno in più ad Arras per aiutare Gilbert nei campi. Di cosa stavate parlando?" Rosalie gli fece un riassunto "capisco neanche io posso negare che Napoleone sia uno dei migliori generali che abbia mai visto ma anche io sono preoccupata del fatto che possa venire accecato dalle sue ambizioni." Si sedette anche lei sulla sabbia per osservare il mare "Alain, Oscar ho saputo che il generale vi aveva chiesto di unirvi al suo esercito e che vi aveva proposto di diventare suoi luogotenenti è vero?" Oscar rispose alla domanda "è vero abbiamo ricevuto la proposta ed è stato lo stesso Napoleone a riferircelo di persona ma abbiamo rifiutato. Gli ho detto che dopo i fatti della Rivoluzione ci hanno segnato nel profondo e che abbiamo deciso di lasciarci alle spalle la vita militare. Inaspettatamente ha rispettato la nostra decisione e se ne è andato." Rosalie gli domando se fosse davvero sicura della sua decisione "non sono mai stata cosi sicura in vita mia. Qui la vita è tranquilla e poi fare la contadina da molta più soddisfazione della vita militare, finalmente sento di essere in pace con me stessa e con il mondo." Le disse tutto questo con il sorriso sulle labbra. Bernard intervenne nel discorso poiché voleva parlargli di un progetto che aveva in mente "sai Oscar ho deciso di scrivere un libro sulla rivoluzione e vorrei chiederti se potessi aiutarmi a scriverlo." A quelle parole Oscar tiro fuori dal suo borsone un libro e lo consegno a Bernard "questa è la mia autobiografia l'ho intitolata le Rose di Versailles. Narra la mia storia e di tutte le persone che ho conosciuto soprattutto di André e Maria Antonietta. Della regina si diranno molte cose e immagino che la maggior parte non saranno positive, ma l'unica persona che può dire di aver detto il vero sulla regina sono solo io. Ne ho descritto i privilegi e i difetti, dietro la corona c'era una persona meravigliosa che amava la vita e la sua famiglia ma che purtroppo è stata vittima del destino e della crudeltà del mondo che le hanno impedito di trovare la felicità." Ad Arras una bambina e suo padre stavano osservando la statua di una donna in divisa militare la quale era inchinata ed elevava la spada alta verso il cielo "è successo tutto per davvero?" Chiese la piccola curiosa "cosi dice la leggenda. Questa donna venne costretta dal padre fin dalla nascita a seguire le sue orme ma proprio grazie a ciò è stata una delle prime a segnare la storia." La bambina aveva gli occhi che gli si illuminavano "e secondo te un giorno anche io lascerò un segno nella storia?" Il padre sorrise "tutti noi abbiamo una storia da raccontare alcune possono sembrarti banali, altre invece sono il riflesso della tua mentre altre ancora sono cosi incredibili da sembrare quasi dei miti. Ognuno ha un punto di partenza diverso non è quello ha definire la fine di una storia sono le scelte che compiamo nella nostra vita che ci aiutano a comprendere chi siamo davvero e qual è il nostro posto nel mondo." La bambina allora gli domando "e quale sarebbe il mio posto nel mondo?" Il padre si chino alla sua altezza e la guardo negli occhi "questa è una domanda alla quale non posso risponderti. Ma posso dirti per certo che con il tempo e le tue scelte troverai la risposta a questa domanda." Poi rivolse il suo sguardo alla statua "proprio come fece lei."

Note Autore: Ebbene cari Lettrici e Lettori siamo giunti alla fine di questo What If volevo ringraziare tutti voi per essere giunti fino a questo punto e anche se la mia opera non è perfetta (forse alcuni errori sono dovuti al fatto che ogni volta che Pubblico mi dice Sempre con Modifiche non Salvate il che potrebbe spiegare alcuni errori grammaticali che non ho commesso durante la stesura) ciò messo tutto il mio impegno a scriverla cercando di restare fedele sia alla natura dei personaggi sia agli eventi storici trattati. Voglio annunciarvi che ho in mente un altro What If riguardante l'universo di Lady Oscar vi avviso che sarà un po'particolare niente di Romance tipo André sopravvive o Oscar rivela i suoi sentimenti all'amore della sua vita prima che sia troppo tardi perché di quelli cene sono già in abbondanza. Diciamo che è una cosa che sono sicuro hanno pensato in molti. Come al solito spero di non essere denunciato per Copyright anche se le mie opere sono tutta farina del mio sacco ho sempre questa paura che il prendere delle opere note come Anime e Serie Videoludiche o Televisive possa mettermi nei guai. Ma secondo me mi sto preoccupando più del necessario. Vi ringrazio ancora per aver letto la mia opera iscrivetevi al canale. Alla prossima Opera.                      

Lady Oscar: L'Epoca della RivoluzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora