CAPITOLO 16

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Emma sentiva il suo corpo freddo e sveglio. Ormai il mondo di Morfeo si era ritirato e sapeva che lei e la dolce divinità dei sogni si sarebbero rincontrati tra un bel po' di ore.

Sbadigliò, stiracchiandosi ampiamente fino ad occupare tutto il volume del suo letto.

D'improvviso, le vivide immagini della sera precedente si palesarono ai suoi occhi.

Ebbe un sussulto e si alzò di scatto, avendo un giramento di testa alquanto violento che svanì dopo alcuni secondi. Emma cercava con gli occhi la figura che fino a poche ore fa era stata al suo fianco; si alzò, dirigendosi nel bagno per controllare se fosse lì, ma era vuoto e freddo, proprio come il suo letto sfatto.

Ieri sera lei e Jenna non si erano neanche premurate di coprirsi per il freddo, ma Emma ricordò che bastavano i loro corpi.

Loro bastavano per tutto.

Si passò due dita sulle labbra per risvegliare la sua memoria sensoriale e si girò verso l'angolo del muro dove, la sera prima, Jenna l'aveva baciata con la fame di desiderio.

Ma ora, quella stanza che ieri sembrava essere piena di tutto, era vuota.

"Dove sarà..." pensò Emma prendendo il suo telefono rimasto ancora nella borsa.

JENNA: "Sono uscita questa mattina molto presto per andare in aeroporto. Non volevo svegliarti. Ci vediamo alle riprese."

Rimase a fissare quel messaggio per qualche minuto, non riusciva a decifrarlo. Il testo celava freddezza, Jenna non era mai stata così formale nei messaggi con lei.
"Ci vediamo alle riprese." era un chiaro avviso che prima di due settimane non si sarebbero viste. Emma sapeva che Jenna era super impegnata, ma possibile che non avrebbero trovato del tempo per poter discutere di ciò che era successo la sera prima?

La sua mente era confusa e disordinata, proprio come la stanza che Jenna aveva lasciato quasi senza pietà.

Rispose a quel messaggio augurandole un buon viaggio e si soffermò sull'orario.
Erano le 9:45 del mattino, nel primo pomeriggio avrebbe avuto il suo aereo. Guardò senza voglia la sua stanza e si decise a raccattare tutta la sua roba da rimettere in valigia.

Scelse un maglione e un pantalone semplice da indossare per il suo ritorno e si fiondò in doccia.

Dopo circa due ore Emma scese nella hall. Decise di indossare degli occhiali da sole per coprire la stanchezza che i suoi pensieri le stavano segnando il volto.
Una volta uscita dall’ascensore vide Hunter.
<<Buongiorno!>> La salutò.
<<Hunter come fai a sprigionare così tanta luce di prima mattina post serata?>>
<<Tesoro siamo sotto mezzogiorno, ma ti ringrazio per avermi dato del raggio di sole, fortuna che hai gli occhiali.>> sorrise il ragazzo, passandole una bottiglia d'acqua che aveva appena preso dal bar <<Spedito i bagagli?>>
Emma lo ringraziò e annuì, bevendo un sorso, poi le si accese una lampadina.
<<Hai visto Jenna questa mattina?>>
<<Si, era molto di fretta per andare in aeroporto. Non è neanche riuscita a cambiarsi questa mattina, avrà preso sonno immagino da ieri sera... tu sai qualcosa?>>
Emma lo guardò per qualche secondo, scossa da quella domanda che nascondeva più di una curiosità <<Oh no, non proprio...>> Disse, cambiando subito discorso e dirigendosi verso gli altri per salutarli.

I WISH I HAVE YOU - Jenna and EmmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora