[OGGI DOPPIO!
-dazzy]Evans trattenne il respiro per tutta la risposta del medico.
Jenna era nervosa, cosa gli stavano comunicando i dottori? Il padre di Evans ce l'avrebbe fatta?Ad un certo punto il ragazzo si girò di scatto verso di lei ed un sorriso apparve sul suo volto.
<<Dottore grazie, sto arrivando, grazie davvero.>> disse poi attaccando il telefono.
<<Papà sta rispondendo bene alle terapie e alle cure, le sue condizioni sono migliorate, prima si è mosso e questo vuol dire che non è in coma... è vivo Jenna, sopravviverà.>> le spiegò con una felicità immensa, abbracciandola e facendola ruotare con sé.Una volta atterrata Jenna si allontanò dalle sue braccia forzute e gli sorrise <<Ero sicura che sarebbe andato tutto bene Evans.>>
Il ragazzo le sorrise e guardò l'ora <<Dirò alla reception di chiamarmi un uber, è tardi per Sebastian e domani deve lavorare. Torno subito!>> esclamò per poi fiondarsi fuori la porta.Jenna sospirò, si sedette al centro del letto. Era stremata, doveva dormire, gli avvenimenti delle ultime ore erano successi così in fretta da non avere neanche il tempo di realizzare.
Prese il telefono dalla borsa, ore prima aveva semplicemente tolto la modalità aereo senza neanche vedere mezzo messaggio.
Fu li che vide una chiamata persa di Emma e pensò di scriverle un messaggio. A casa sua sarebbero state le 6 del mattino e non voleva svegliarla, ma dopo neanche un minuto il suo cellulare squillò e quella telefonata ebbe luogo.<<Sai una cosa?>> parlò poi dopo qualche attimo con la voce rotta <<Io so perfettamente ciò che ho fatto Jenna e me ne assumo tutte le responsabilità. Forse sei tu che dovresti far pace con la tua stessa testa.>>
Jenna scoppiò a piangere, non riusciva più a contenere le lacrime di tutto quel nervosismo accumulato.
In quel momento entrò Evans, che le stava comunicando che il suo uber sarebbe arrivato in 20 minuti, ma quando vide la ragazza in lacrime si fiondò subito da lei.<<Facciamo come vuoi tu: ci vediamo alle riprese, spero che per allora tu abbia più consapevolezza di chi e cosa vuoi essere. Ai tuoi giochetti non ci sto più.>>
Emma chiuse la telefonata dopo quelle parole così dirette.
Ma perché, perché Jenna aveva reagito in quel modo?Era la paura, il dubbio, il vuoto a prendere il sopravvento su di lei, il giudizio degli altri... come se negli anni passati le fosse mai importato.
<<Jenna che succede?>> chiese Evans preoccupato, sedendosi sul bordo del letto.
Lei si riprese e si scusò con lui.Non se la sentiva di dirgli la verità.
<<Evans mi rendo conto che ora tu hai una gioia immensa nel sapere che tuo padre sta bene. Non voglio spegnere il tuo entusiasmo ma credo che sia giunta l'ora di parlare della nostra situazione...>> fece una breve pausa, asciugandosi le lacrime <<Io non provo ciò che tu provi per me. Mi dispiace che tutto questo si sia portato a lungo, ma penso che sia rispettoso nei confronti di entrambi mettere una pietra sopra ciò che è successo. Io... io ti chiedo scusa se ti ho illuso in qualche modo.>>Il ragazzo si alzò, in religioso silenzio e andò vicino al piano bar della stanza. Versò un bicchiere d'acqua e lo portò a Jenna, che seguì i suoi movimenti alquanto confusa.
Dopo che ebbe passato il bicchiere, Evans si sedette al posto di prima.<<Non mi hai illuso Jenna, forse sono io che ho ingigantito la cosa. Tu mi piaci tantissimo, non ti sto dicendo nulla di nuovo in fondo... ma ho notato dal primo momento che tu non fossi interessata a me, quasi come se la tua testa in questo momento fosse altrove... puntata su qualcun altro.>>
Jenna fu colpita da quella schiettezza all'improvviso.
<<Dopo aver rischiato di perdere mio padre ho capito una cosa: gli avvenimenti nella vita sono così improbabili ed imprevedibili che è impossibile fare un piano dettagliato del proprio futuro. Io e te ci siamo incontrati per caso, questo non vuol dire che la nostra situazione dovesse andare in una certa direzione, o almeno in quella che desideravo io. Probabilmente ci rincontreremo Jenna e ne sarò felice, ma so per certo che il tuo cuore adesso è altrove.>> si sporse in avanti afferrandole una mano <<Fammi un favore...>>
Jenna lo guardò con fare interrogativo e lui sorrise genuinamente.
<<Prenditi cura dei sentimenti che provi in questo momento e di tutti quelli che proverai in futuro. Sei talentuosa e sei incredibile, ma non lasciare che il tuo lavoro oscuri chi sei davvero come persona. Non devi seguire alcuno standard e non devi rispettare alcuna aspettativa. Devi essere te, verrai apprezzata per questo e per tutto ciò che deciderai di diventare. Me lo prometti?>>
Evans tirò fuori una maturità ed una saggezza che Jenna non si sarebbe mai aspettata. Quelle parole la avvolsero come un tornado che le fece acquistare consapevolezza di ciò che stava realmente accadendo.
Il giocatore di rugby si alzò dal letto, raccolse la sua giacca e salutò Jenna con un abbraccio.
<<Grazie di tutto Jenna, buona fortuna per la tua splendida carriera.>>
<<Grazie a te Evans...ti auguro il meglio. >>Jenna strinse la mano del ragazzo e gli promise ciò che le era stato chiesto.
- Nowadays -
Ci vollero alcuni secondi prima che Emma collegasse i fili che univano la spiegazione che Jenna buttò fuori quasi disperata.
Non seppe come accettare e decifrare il tutto nel suo cervello perché le era stato consegnato quasi per giustificare l'accaduto.Jenna era appoggiata coi pugni sul tavolo a testa bassa, sperava che Emma le credesse.
<<Emma lo so quanto tutto questo possa sembrare assurdo, ma ti giuro che è tutto vero.>>
<<Non giustifica tuttavia il tuo atteggiamento nei miei confronti.>><<Io vorrei solo l'occasione per poterti spiegare..>>
<<Cosa Jenna? Non mi avevi detto che eravamo ubriache e che tra noi non c'è niente? Perché posso assicurarti che ricordo molto bene quelle parole.>>Jenna alzò lo sguardo. Era la prima volta che gli occhi di Emma erano così freddi...
<<Emma ti prego, ascoltami...>>
<<No Jenna. Non me la sento adesso. Questa volta sarai tu a dover aspettare me.>>La più grande uscì dalla stanza lasciando la porta aperta dietro di sé.
Forse una piccola parte di lei desiderava che Jenna la seguisse, ma sapeva che ora nessuna parola l'avrebbe aiutata da parte della ragazza. Le serviva del tempo per pensare.
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I WISH I HAVE YOU - Jenna and Emma
FanfictionIl cast di Mercoledì è stato convocato per la seconda stagione. Emma e Jenna si rincontreranno dopo mesi di lontananza, entusiasta di cominciare a lavorare nuovamente insieme. Ma, improvvisamente, delle nuove sensazioni cominceranno a bussare alle p...