CAPITOLO 19

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Passarono dei giorni da quella fatidica telefonata.
Emma aveva giocato con tutte le sue doti attoriali per evitare che la sua famiglia notasse il disastro che portava dentro. A breve sarebbe partita e sarebbe rimasta via per le riprese per molto tempo e non voleva causare preoccupazioni ai suoi genitori.

Così, durante il giorno sfoggiava il suo miglior sorriso, e la notte i suoi occhi si scioglievano in un oceano di lacrime e paranoie.

C'erano tantissimi messaggi sul gruppo dei ragazzi del cast, specialmente dopo la decisione definitiva da parte dell'amministrazione di Netflix di escludere Percy Hynes White dalla seconda stagione a seguito della conferma delle accuse precedentemente cadute sull'attore.
Percy era uscito dal gruppo e aveva soltanto scritto un messaggio di scuse.
Nessuno gli aveva risposto o scritto in privato da quanto letto sul loro gruppo, erano rimasti tutti sconvolti dalla notizia, che all'inizio sembrava essere solo un semplice rumor.

Emma era rimasta in disparte, leggeva nell'ombra e non rispondeva quasi mai, al contrario di Jenna.

Jenna.

Non l'aveva certamente più sentita, non sapeva niente di lei e non aveva intenzione di aprire quei dannati social che l'avrebbero riportata nel suo baratro di rabbia.
Non poteva ancora credere a ciò che le aveva detto.
Aveva preso quel loro momento e lo aveva accartocciato.
Era stato un semplice capriccio e non lo aveva neanche negato.

Come poteva fare una cosa del genere a lei?
A lei, che aveva gioito di ogni successo come se fosse stato il suo; Ad Emma, che c'è sempre stata nei momenti di buio, offrendole una luce da seguire anche quando sembrava impossibile...

Più ci pensava e più la delusione si diramava.

Decise di scendere in salotto. Si sedette sul divano accanto alla sorella, Isabel, frizzante come sempre di scherzare con lei.
Prese il suo telefono e passò a rassegna i messaggi e le email. Vide una casella di posta nuova e fu alquanto sorpresa di vedere che il mittente era Kara Moore, l'assistente di Tim Burton.

<<Hey Emma, come sta Jenna? È da un po' che non la senti o sbaglio?>>

"Dannazione Isabel, fatti gli affaracci tuoi."

Tuttavia, del resto, non poteva darle torto.
Parlava spesso di Jenna e del loro lavoro insieme e ciò che aveva cercato di fare ultimamente era pretendere che Jenna non esistesse.

Con scarsissimi risultati.

Provò a fare finta di niente, era l'arma migliore.
<<Si, è parecchio impegnata.>>
<<Oh lo vedo!>> rise Isabel.
Emma si girò di scatto e vide come sua sorella stava vedendo delle fotografie che ritraevano Jenna entrare in un hotel a Los Angeles seguita da un ragazzo, mano nella mano.

Focalizzò al meglio la figura e un flash le apparve agli occhi: alto, muscoloso, capelli rasati... Era Evans.
Quell'Evans.

Non poteva crederci.
Stavano insieme?

Aveva sentito che Jenna si sarebbe rivista con quel ragazzo, ma credeva fermamente che l'avrebbe fatto solo per scaricarlo... ed invece, visti i fatti, era stata scaricata lei.

La testa le girava vorticosamente. Si alzò improvvisamente, ignorando ogni richiamo della sorella alle sue spalle.

Doveva evadere.
Indossò un berretto a visiera per nascondere il suo volto, prese le chiavi della sua BMW grigia e uscì.
Volle andare sulla spiaggia, una delle tante che frequentava da bambina quando suo padre e sua madre non lavoravano.
Le spiagge di Orlando erano sempre state le sue preferite, bianche, con il mare in cui potersi specchiare.
Il tempo non era granché: il sole faceva capolino da dietro delle nuvole grigie.

Scese dall'auto parcheggiandola sul bordo del marciapiede.
Scelse una di quelle spiagge dove andava in primavera con sua madre a fare le passeggiate, dove c'erano delle panchine impiantate nella sabbia. Si sedette osservando il mare agitato dal vento da sotto la visiera del suo berretto grigio. Le onde le liberavano la testa ed i pensieri diventavano più leggeri.

Per un attimo si ricordò di lei e Jenna sulla spiaggia in California. Se quel telefono non fosse squillato probabilmente si sarebbero baciate...

Ma a quel punto sarebbero state lo stesso punto e da capo?

Non seppe quantificare il tempo che passò, il mare, il vento, il sole, la sabbia... tutto catturava la sua attenzione e tutto le offriva uno spettacolo diverso.
Avrebbe affogato ogni suo pensiero se ne avesse avuto l'opportunità, eppure questi continuavano a nuotare nella sua testa.

I WISH I HAVE YOU - Jenna and EmmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora