CAPITOLO 28

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<<Non posso crederci, sono veramente senza parole.>> disse Hunter passandosi una mano tra i capelli dopo che Jenna ebbe finito di raccontargli ciò che era successo nel dettaglio.

<<Immagina me e Jenna...>> asserì quasi con un sussurro Emma, che stringeva la più piccola seduta sulle sue gambe e nascose la testa nella spalla della sua adorata, che la avvolse con un braccio.

Jenna guardò Hunter con volto preoccupato ed il ragazzo capì subito.

<<Emm, capisco che per te, per voi, è stato sconvolgente, ma devi fidarti di quello che ha detto la polizia. Non ha lasciato il paese, non avrebbe mai potuto eludere nessun controllo alla dogana statunitense ed europea, il suo viaggio sarebbe stato comunque registrato se fosse venuta qui. Quando torneremo a casa avrete una scorta, ma sono certo che per allora le cose si saranno sistemate. Siete al sicuro.>> disse il ragazzo con tono rassicurante, per poi prendere il telefono, cercando qualcosa tra i suoi contatti.

<<Tuo marito ti ha fatto la ramanzina perché non gli hai risposto?>> scherzò Jenna, facendo ridere anche Emma.
Hunter fece un sorrisetto divertito, sapendo che Fielder sarebbe stato capace di attraversare anche l’oceano a nuoto per lui per vedere se stesse bene.
<<Mio marito è un signore, mi ammazzerebbe se non gli rispondessi per più di 8 ore consecutive ed è vero, ma non è questo il punto.>> girò il telefono per mostrare un numero di telefono <<Mio cugino ha un’agenzia di sicurezza, vi ho mandato il suo numero, se volete stare più tranquille potete chiamare qualcuno che può darvi un occhio da lontano.>>

Le due ragazze salvarono il numero e ringraziarono il buon cuore di Hunter che si preoccupava per le sue due sorelline.
<<Beh fanciulle? Che facciamo, ci prepariamo?>>
Le due si guardarono confuse, fino a quando poi un lampo di consapevolezza attraverso gli occhi di entrambe, portandole ad accasciarsi sui braccioli della poltrona in modo scocciato.

<<Oh no, avevo completamente rimosso questa cosa…>> parlò Jenna portandosi una mano sulla faccia con un gesto plateale.
<<Ed ora cosa mi metto!>> esclamò Emma alzano la testa di scatto.

<<Wow non sapevo di trovarmi di fronte ad una tragedia greca…>> scherzò Hunter alzandosi e prendendo la mano della più piccola per sollevarla dal suo stato catatonico sulla poltrona della sua stanza. <<Forza dai, è una cosa importante, lo sapete, e ricordatevi di indossare un qualcosa di rosso sangue!>>

Quella stessa cena avrebbero presenziato ad una cena importante che Netflix aveva organizzato in Romania, in occasione dell’inaugurazione di una sede minore. Avendo il cast di Mercoledì che stava lavorando alla serie nello stesso paese, avevano approfittato per invitarli a partecipare, così da ingigantire la propaganda della serie. Sarebbero stati presenti anche altri attori e produttori, sarebbe stato un bell’evento, se solo Jenna ed Emma l’avessero ricordato prima.

Hunter le salutò ed uscii dalla stanza, lasciando le due a decidere cosa indossare nel panico più totale.


Qualche ora più tardi, Jenna era già pronta. Sarebbe passata nella camera di Emma per scendere insieme.
Si separarono in quanto ognuna avrebbe avuto il proprio incontro con trucco e capelli e preparare entrambe in una sola stanza d’hotel sarebbe stato un disastro atomico e fortunatamente le loro manager avevano pensato a colmare il dubbio esistenziale del vestito.

Il suo completo le stava in modo divino, fasciava il suo corpo con naturalezza ed eleganza. Il pantalone, la camicia e i décolleté erano neri, mentre la giacca e la cravatta richiamavano il rosso cremisi, seguendo il dress code della serata, con i capelli neri racchiusi in un semiraccolto che lasciava dei ciuffi adorabili ricadere ai lati del volto.
Jenna amava quei completi e quello lo stava indossando particolarmente con piacere, visto che il suo stilista aveva avuto il barbaro coraggio di presentarsi con un abito principesco color rosso pomodoro che l’avrebbe fatta passare tranquillamente per un barattolo di salsa.

I WISH I HAVE YOU - Jenna and EmmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora