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Volevo nascere senza pensieri
Senza le crisi di panico quando penso troppo
Cosa Resterà - Irama

Due anni fa.

Ci sono persone che entrano nella tua vita, te la stravolgono e poi spariscono, lasciandoti nuovamente in balia di te stessa. Eppure, ti marchiano con un segno indelebile, come una ferita mai pronta a rimarginarsi.

Le goccioline di sangue colano ancora dall'incisione che mi penetra fino al cuore. Quante lacrime versate, quante urla strazianti ho trattenuto, per paura di esternare la mia più grande debolezza, l'abbandono.

Sto bene, sto bene, Evyn stai bene.

Continuo a ripetermelo, ma a quale scopo se non quello di mentire perfino a me stessa. Perché piango? perché sono seduta sul davanzale della mia finestra alle tre di notte?

Sto bene, o forse no.

Muovo le gambe, avanti e indietro, lentamente, mentre il silenzio e il vento mi avvolgono. «Vorrei che il mondo fosse sempre così silenzioso» sussurro, non posso farmi sentire da mamma.

Guardo il cielo, privo di nuvole. Le stelle e la luna, così belle e serene. «Sei bella come la luna, principessina» la voce di mio padre risuona nelle mie orecchie. È morto ormai da un mese, maledetto cancro, hai distrutto del tutto la mia famiglia. Sono solo felice di una cosa, la sua nuova compagna ora non può più usare i soldi di mio padre.

La mia testa scoppia, sto per avere l'ennesimo attacco di panico, l'ennesima crisi. Spesso ricerco la me bambina, una Evyn felice. Che giocava nel giardinetto fiorito di casa, senza pensieri e preoccupazioni, si, ero felice.

Lo ero...

«Non oggi» Guardo al di sotto di me, sono al sesto piano, le macchina parcheggiate sembrano così piccole. Sospiro e mi rigiro, rientrando in camera, anche oggi non sono riuscita a compire quel gesto, non sono riuscita a lanciarmi nel vuoto e lasciarmi cadere.

Mi guardo allo specchio, analizzando il mio corpo mal ridotto. Non mangio decentemente da troppi giorni, ormai ho perso il conto. Il mio volo è ancora sporco di trucco, copro con esso ogni mia emozione, ogni mio attacco d'ansia e ogni mia fragilità.

Sono giorni che non vedo la luce del sole, sento di non meritarmi nemmeno quella. Il calore naturale del sole ormai è solo un lontano ricordo. La mia pelle è bianca, quasi cadaverica. Passo le mie giornate a rigirarmi nel letto, aspetto sveglia l'alba per poi crollare in un sonno non voluto.

La mia maschera scivola via,  mettendo a nudo le mie cicatrici. Tra le coperte mi sento più sicura.

È terribile, non ci sono parole per descrivere il mio stato d'animo. Mi sento vuota, o forse lo sono. La rabbia, la tristezza, la solitudine e la confusione, cercano di combattere contro la felicità, vincendo appieno. Sono queste le sensazioni che vivono in me, mi intorpidiscono la mente, facendomi compiere atti estremi.

Passo le ore a dormire cercando di fuggire via dalla realtà, ma tutto il malessere reale mi raggiunge. Quindi, come ogni volta, apro gli occhi e fisso il soffitto, con gli stessi identici pensieri deprimenti, sperando magari che domani sia meglio di oggi.

Mi domando se sarò per sempre così o se un giorno, la felicità si sforzerà ad entrare dalla mia porta. Prendimi e dimmi che andrà tutto bene. Non ti chiedo altro, è tutto ciò che desidero, essere felice.

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The Night.

Chiudo nuovamente gli occhi, sperando in sogni tranquilli e un domani migliore. Ma questa notte, come molte altre notti recenti, il mio sonno è interrotto da un sogno che mi tormenta da mesi.

Secret Heart.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora