20.

809 46 8
                                    

Evyn, 4 anni.

Le onde del mare mi cullano in sottofondo, papà e mamma hanno fermato la macchina per farmi osservare il mare di notte. Le stelle brillano alte nel cielo, mentre la sabbia fredda mi copre i piedini.

«Mamma! le onde!» grido, andando verso la riva. Lei mi guarda da lontano, mentre papà si avvicina sempre di più. «Posso bagnarmeli?» chiedo con occhi dolci a papà.

Lui mi guarda per qualche secondo, prima di annuire. Non riesco ad aspettare, mi fiondo verso l'acqua, così calda che mi fa quasi il solletico. Corro verso destra, poi verso sinistra, il suono dell'acqua risuona nella spiaggia deserta.

Mancano ancora due ore e poi arriveremo nella nostra nuova casa, hanno detto che è bellissima! che avrò una stanza tutta mia e non dovrò più dormire con loro.

«Evyn andiamo?» la voce lontana della mamma mi richiama, attirando la mia attenzione. «Altri cinque minuti» piagnucolo, sedendomi sul telo messo da papà.

«Guarda amore, le costellazioni» papà si allunga, facendomi stendere insieme a lui. «Cosa sono le costellazioni papà?» chiedo osservando le stelle.

Papà sorride, puntando il dito verso il cielo. «Sono gruppi di stelle che formano dei disegni nel cielo. Ogni costellazione ha una sua storia, un mito che le dà vita.»

«Mi racconti una storia, papà?» gli chiedo, affascinato dalle luci brillanti sopra di noi.

«Certo, amore» risponde, stringendomi un po' più forte. «Vedi quella lì? È la costellazione di Orione. Era un grande cacciatore, così bravo che gli dei decisero di metterlo tra le stelle.»

«Wow,» sussurro, seguendo il suo dito con lo sguardo. «E quella lì?»

«Quella è Cassiopea, una regina vanitosa. Pensava di essere la più bella di tutte e gli dei, per punirla, la misero nel cielo a testa in giù.»

Rido, immaginando la regina capovolta tra le stelle. Papà continua a raccontare altre storie, finché la mamma non si avvicina, dicendo che ormai è tardi.

Contro voglia mi alzo, seguendo la mamma fino alla macchina. «Ho sonno.» le dico, mentre mi allaccia la cintura.

In pochi attimi il mare si allontana sempre di più, sparendo velocemente dalla mia visuale. La strada è ancora lunga, ma i miei occhi non reggono per molto, si chiudono.

.

La mattina mi ritrovo già nel mio nuovo letto, subito mi guardo intorno, notando le pareti colorate di rosa. I cuscini profumano di rose, le lenzuola sono di hello kitty e i miei pupazzi sono già tutti affianco a me.

Mi lavo e vesto velocemente, come mi ha insegnato la mamma. Mi metto un leggings e una maglietta a maniche corte, prendo la felpa e finalmente sono pronta.

L'odore dei dolci arriva così in fretta che senza accorgermene sono già pronta a scendere di sotto, seduta al tavolo, aspettando il mio muffin fatto in casa.

«Buongiorno, papà!» rispondo con un sorriso radioso, dondolando i piedini che a malapena toccano il pavimento. Sono impaziente, aspetto con ansia il mio muffin.

«Hai dormito bene nel tuo nuovo lettino?» mi chiede con la sua voce calda e gentile.

Annuisco entusiasta, i riccioli biondi che si muovono mentre rispondo. «Sì, papà! È tutto rosa e profuma di fiori!»

Secret Heart.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora