19

181 9 0
                                    

Jasmine si sentiva vuota

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Jasmine si sentiva vuota. Tre giorni fa aveva avuto una giornata vorticosa. Tre giorni, ecco da quanto tempo Jasmine Uley ignorava il branco, Sam e Jacob. Jacob era infelice senza di lei e non aveva idea di come andare avanti senza di lei. Poteva sentire il suo profumo e sentire i suoi singhiozzi di notte, e quella era una pura tortura per Jacob, sapendo che lei non gli avrebbe permesso di consolarla.

"Jasmine, per favore, dobbiamo parlare" disse Sam mentre cercava di convincere la ragazza dall'altra parte della porta a rispondere alle sue suppliche. I suoi sforzi però erano stati vani dal momento che Jasmine non aveva risposto per giorni. A volte, Jacob si sedeva fuori dalla porta parlando della sua giornata, dimostrando quanto fosse infelice senza di lei, oppure sedeva in silenzio. Lasciandolo incombere nell'aria.

"Tesoro, ti lascio qualcosa sulla porta" disse Emily. Anche se Jasmine non aveva risposto, la mattina dopo i piatti erano vuoti, dicendo a Emily che aveva mangiato ed era in buona salute.

"Jasmine, il branco sta andando in pezzi senza di te. Abbiamo bisogno del sostegno del nostro alfa, ma perché ciò accada devi parlare con noi" disse Leah. Era l'unica fuori dal gruppo a parlare con Jasmine, i ragazzi pensavano che Leah potesse superare Jasmine. Anche se alla fine dei tre giorni non c'era speranza che Jasmine aprisse la porta.

Poi, il quinto giorno, lo fece. La porta era solo leggermente aperta e lei aveva alzato la testa. Poi, fece incerti passi giù per le scale, vedendo il gruppo che chiamava i suoi amici seduti in silenzio.

"Ciao?" Jasmine ha parlato.

"Oh ehi, Jasmine" disse Seth. Poi, il branco ha scattato la testa verso il punto in cui si trovava lei e Sam si è precipitato da Jasmine.

"Jasmine!" Leah ed Emily hanno parlato. Si scambiarono un'occhiata mentre lo facevano. Ad entrambe mancano i tempi in cui erano anche come sorelle.

Sam afferrò Jasmine e l'abbracciò. Poi, iniziò a singhiozzare sulla spalla di Sam, lasciando uscire tutte le sue emozioni per la prima volta in cinque giorni. Il branco si allontanò silenziosamente, non volendo interrompere il momento tra i due.

"Sono così ferita" disse Jasmine tra i singhiozzi. Sam la tenne semplicemente più stretta, sapendo che Jasmine aveva bisogno di far uscire le sue emozioni prima di parlare.

"Lo so, Jas, lascia uscire tutto" rispose Sam. L'aveva chiamata con un soprannome che non sentiva da un po'. Anche se è venuto fuori per abitudine, ha dimostrato che stavano tornando a essere quello che erano, quando erano vicini come fratello e sorella.

"Ho sentito tutto. Mi dispiace tanto" disse Jasmine. Sam le accarezzò delicatamente i capelli, cercando di confortare la ragazza che piangeva, e poi rispose:

"Va bene, ti perdoniamo" rispose Sam. Poi la allontanò dalla sua spalla e parlò:

"Ora, voglio vedere quel sorriso" disse Sam mentre le prendeva a coppa le guance. Poi, con le lacrime che le rigavano il viso, Jasmine sorrise. Sam poi le baciò la fronte e disse:

"Ecco la mia Jasmine"

𝓢𝓸𝓵𝓪𝓷𝓬𝓮 [ʲᵃᶜᵒᵇ ᵇˡᵃᶜᵏ] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora