CHAPTER4

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UNROMANTIC
ADAM
Ma che cazzo!perchè devo fare  una visita in più, se ho già finito le ore lavorative,eppure avevo recuperato anche le ore che non avevo fatto!I miei colleghi si prendono gioco di me e mi danno da fare gli straordinari solo perchè ho 23 anni e sono molto più giovane di loro .E dai ma io volevo tornare a casaaaa!Non riuscii ad aggiungere altro, perchè ďun tratto qualcuno busso alla porta .

Cazzo,è qui.comportati in modo garbato,comportati in modo garbato.

《Avanti!..》dissi un pò scazzato guardando il computer  e cliccando con la mano su uno dei tasti del mouse.A quel punto sentii un cigolio e un'ombra di una figura minuta si fece strada ,facendo capolino ,dalla piccola fessura ,che aveva creato nell'intento di spalancare la porta.Guardai verso la porta e notai che questa piccola sagoma, che non era ancora stata messa a fuoco dalla luce ,zoppicava e camminava  solo grazie all'aiuto di due stampelle ,poste ai lati  del suo esile corpo e nel punto in cui si sorregeva ad esse ,l'estremità  era avvolta in una stretta tra le sue ascelle.
《Ahi.ahi》disse avvicinandosi a me con una faccia per niente seria

Anzi ,al contrario di ogni previsione ,anche se aveva una gamba rotta ,sembrava essere divertita da quella situazione  e sulla sua faccia si andava  a performare una faccia buffa ,messa in risalto da un piccolo e tenero broncio...Ahhh!ma che cazzo stò a dire!

《Ah!mi scusi per ľorario!spero di non averla fatta scomodare troppo!》disse lei divertita , avvicinandosi  alla  sedia, vicina alla  grande scrivania dietro cui mi trovavo.
《Ehmm...mi scusi ...potrei sedermi ...?sà poco fa mi sono rotta la gamba e adesso sono un pò stanca di poter  camminare solo  con ľaiuto delle stampelle...》
《Ma certo si sieda pure.》risposi serio.E lei in tutta risposta, si sedette sulla piccola sedia,che sembrava quasi fatta su misura per lei.

Pfff

Svavo per mettermi a ridere in faccia a una sconosciuta, per una stupida battutina e per giunta proprio su di lei.
Schiarendomi la voce, ritrovai la compostezza per affrontare una discussione seria come quella.

Dovevo essere professionale.

Guardandola in faccia, mi resi conto che anche lei smise di ridere e iniziò a guardarmi negli occhi con uno sguardo confuso,indagatorio e a quel punto quando i suoi occhi furono messi in risalto dalla luce, notai che aveva due bellissimi occhi di colore diverso .I suoi due occhioni continuarono a fissarmi confusa .
《Sei proprio sicura di esserti rotta la gamba?》sputai muovendo il capo in direzione della sua gamba  "presumibilmente "rotta  ,mentre la guardavo confuso e incerto.Lei guardandosela a sua volta disse:
《Ehm.non lo sò?è per questo che sono venuta!potrebbe controllarmela per constatare se sia rotta o meno?》Chiese educatamente con un sorriso a trentadue denti  spiaccicato sulla faccia, scostando gli occhi dalla sua gamba ,per guardare inseguito verso di me.Nelle sue parole non ci fù la benché minima malizia  ,ma io  come un pervertito, stavo per diventare rosso come un pomodoro dinanzi alla sua richiesta.

Adam Edwar Connel ,non pensare male ,non pensare male ,non pensare male...

Non pensare male,non pensare male,non-...》e li mi accorsi ,che in quel preciso momento i miei pensieri, stavano  iniziando a fuoriuscire come una cascata dalla mia bocca e sgranai gli occhi.
《Pensare male di cosa?》disse lei  sempre più confusa, inclinando leggermente il capo verso destra e i suoi lunghi capelli con essa.
A quel punto mi girai di scatto verso di lei e dissi di getto
《NIENTE!Ma che vai blaterando!》con un'espressione  abbastanza impanicata, della figura di merda, che avevo appena fatto ,cercai ugualmente  di accennare lo stesso un sorriso  e lei di tutta risposta iniziò a sganasciarsi dalle risate sulla sedia traballante.
《Oddio!ah..non ćè la faccio più!pff》disse continuando a percularmi .
《Ok.ok ,basta adesso.Fammi controllare quella dannata gamba.》dissi tutto incazzato .Ma lei rispose con un sorriso beffardo  e disse:
《Uhhh~da quando in quà siamo arrivati a darci del tu?》
Mi alzai di scatto e ben  presto la raggiunsi.La guardai negli occhi e le porsi la mano ,per aiutarla ad alzarsi.
Ma lei la squadrò con diffidenza e confusione

Non ti picchio mica eh.

Si alzò da sola senza nessun aiuto.

Come se ci fosse abituata .

Mi guardò negli occhi e mi chiese :
《E..ora che devo fare?》
《Dovresti toglierti i pantaloni  per farmi capire quanto è grave il danno provocato dalla caduta.》sputai serio e distaccato.
《Ah....ok...》 aggiunse lei che al contrario di me  ,era più che imbarazzata da quella richiesta,però senza opporre troppo resistenza si tolse i pantaloni e a quel punto potei  scorgere le miriade di lividi che  presentava sulle gambe.

Possibile che sia stata una caduta a provocarle tutti quei lividi?

《Siediti pure sul lettino.》la guardai serio e lei fece come le avevo ordinato ,senza proferire parola.

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(PUB.UF.)SHION AND THE SOUND OF THE DEATH Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora