CHAPTER5

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CHAPTER5
ADAM
Era seduta con le gambe a penzoloni sul lettino ,come se non si fosse rotta una gamba.Mi avvicinai ,con uno sguardo accigliato.
《Hai una lastra della gamba?》
《Lastra?Ahhhh!quella lastra 》è sorridendo ,tirò fuori da non sò dove ,una specie di carta plastificata nera
《Nello studio in cui ľho fatta poco fa, mi avevano detto che quando sarei venuta da te ,avrei dovuto fartela vedere subito.》disse porgendomela e guardandomi negli occhi,sorridendo.
《Bè ma sai!me ne sono dimenticata!》continuò, con una  faccia buffa.
Presi la lastra e la esaminai attentamente seduta stante.Aveva un frattura scomposta alla base dello stinco, una di quelle dove dopo essertela procurata non smetti di piangere finchè non te la rimettono a posto.Ma lei no.Non accennava neanche una lacrima  e continuava a sorridere come un'ebete imperterrita.

Non è normale.

《Te ľhanno già stirata?》
《Si.poco fa me ľhanno tirata  e rimessa a posto ,mi devi mettere solo il  gesso!》
Mi allontanai un secondo, per prendere tutto ľoccorrente che mi serviva,dopodichè tornai da lei che si era già sdraiata in posizione supina.E solo in quel momento mi accorsi quanto ćè le aveva grosse.Distolsi lo sguardo dalle sue enormi protuberanze -per quanto potessi farlo-e cercai di concentrarmi su quello che dovevo fare .Dopo averle messo il gesso scese rapidamente dal lettino ,prese le stampelle e rimase a fissarmi.
《Qundi...quando dovrò tornare per levare il gesso?》
《Considerando la frattura e tutto il resto ...all'incirca 1/2 mesi》
《Così tantooo?!》Sopraggiunse sbalordita.
《E certo.Che ti aspettavi ?》dissi alzando un sopracciglio , guardando  verso la sua direzione .
《Bè...NON LO SO!》e voltò rapidamente  il capo verso sinistra per cercare ,di evitare il mio sguardo che la metteva un sacco in soggezione.
《Ahh...abbiamo finito qui.Vai pure a casa o dove ti pare a te , basta  solo che tu non rimanga  qua a disturbarmi.》sputai secco.
《Mhhh....Certo ,certo adesso me ne vado signor dottore !》rispose girandosi accennando un sorriso .
Aprì la porta e se ne andò.

Sentii improvvisamente squillare il telefono e così mi svegliai di soprassalto infastidito .Con i capelli del ciuffo mosso tutto scompigliato  sugli occhi ,cercai -con gli occhi ancora mezzi socchiusi- il telefono ,che avevo riposto la notte prima sul comodino di fianco al letto.Quando trovai il telefono lo presi e non controllando neanche da chi provenisse la chiamata, risposi senza pensarci due volte e avvicinai rapidamente  il telefono all'orecchio.
《Pronto?》Ringhiai con una voce roca e assonnata.
《Salve Signor Connel, sono il signor Dilan e avrei una  proposta da farle》
《Cioè?》dissi sbuffando.
《Vorremo chiederle se le andrebbe di andare in un posto per fare da paramedico per qualche mese.》
《Che genere di posto?》chiesi incuriositato da quella  proposta .
《Si tratterebbe di un set》
《Mhh...Va bene...tanto sò già che toccherebbe lo stesso a me anche se dicessi di no.》sputai riattaccando scocciato e mi rimisi a dormire ,continuando a rimuginare su quello che era successo la sera prima all'ospedale.

Non riuscivo a capire perchè mi sentissi così felice anche se non era successo niente di speciale.

Quando mi risvegliai guardai ľorario sul mio telefono e notai che ero in RITARDO PER ANDARE A SCUOLA.Così mi alzai velocemente dal letto ,andai in bagno,mi vestii,mi pettinai il ciuffo tutto scompigliato e per ultima cosa misi le scarpe ,presi lo zaino davanti alla porta e uscii di casa con 30 min di ritardo.
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(PUB.UF.)SHION AND THE SOUND OF THE DEATH Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora