«Potresti lasciarci da soli?»
Che voleva fare?
Se avesse voluto picchiarmi lo avrebbe già fatta, a prescindere dalle persone presenti.La ragazza accanto a me mi guardò quasi supplicante, forse non voleva lasciarmi sola con lui?
«Vai, stai tranquilla.» cercai di rassicurarla, anche se non era mia intenzione mandarla via.
Mi afferri per il braccio, barcollai per un nano secondo, e dopo poco mi accorsi che qualcosa di freddo stava dietro la mia schiena. Mi guardai intorno e notai di essere appoggiata agli armadietti, mentre lui si avvicinava sempre di più al mio viso.
«Luke cosa vuoi?» cercai di non balbettare molto e con mia sorpresa riuscì nel mio intento, ma in quel momento non era la cosa più importante.
«Chi era il ragazzo di sabato?» il suo tono era arrogante, come al solito, ma nella sua voce c'era qualcos'altro.
«Non lo so» mentii
Gli mentì per l'ennesima volta,era bello farlo da un lato,perché potevo prendermi gioco di lui,da un'altro invece era brutto,perché se avrebbe scoperto che gli avessi mentito me l'avrebbe fatta pagare.«Bugiarda.»
Ed ecco che il suo ghigno insopportabile sbucò nel suo viso,quanto l'odiavo.
«Ho detto che non lo so.Perché dovrei mentirti?So cosa succederebbe se lo facessi.»
Sussurrai in modo da non farmi sentire dalle classi,che in quel momento stavano facendo lezione.
«Beh,lui sa il tuo nome.»
Sobbalzai alla sua risposta,e adesso?
Lo guardai con i miei occhi color castano scuro,quasi nero,come la pece,e li incastonai nei suoi color oceano;si avvicinò pian piano,nel suo avvicinarsi indietreggiai facendo scontare rumorosamente la schiena e la testa in un'armadietto,inutile dire che mi fossi fatta male,d'altronde però non emisi nessun suono di dolore,ero rimasta immobile,a respirare affannosamente per la paura,come riusciva ogni volta a farmi sentire più piccola di com'ero?
Si avvicinò molto di più e questa volta pressò il suo bacino sopra il mio,la sua testa vi si appoggio delicatamente sulla mia fronte,fece scontrare i nostri nasi,ma fu una cosa minima.Il cuore sembrava volesse uscirmi dalla cassa toracica,batteva all'impazzata come non aveva mai fatto prima.
Che cosa stava succedendo?«Emily.»
Sussurrò sulle mie labbra,aveva lo sguardo fisso su di esse,e con gli occhi sembrava bisognoso di qualcosa.La situazione mi sembrava da un lato imbarazzante e fuori luogo,da un'altra era piacevole,ma perché mi sembrava piacevole?
Forse perché non ero mai stata così vicina ad un ragazzo?
«L-Luke.»
«Emily,come si chiama quel ragazzo?»
Alla fine tolse il suo bacino da sopra il mio,e la sua fronte vi si spostò per ultima.Fece questa domanda non appena si tolse da me,mantenne le distanze abbassante vicine però.
«So che sai il suo nome.Ormai è inutile fingere.»
Sentì una leggera pressione sul collo,intorno al collo.Con la coda dell'occhio notai che aveva un braccio intorno ad esso.
«Noah,si chiama Noah.»
Perché l'avevo fatto?
Non mi ha nemmeno minacciata,com'è riuscito a farmi confessare con poco?~Luke Pov's.
«Quindi il ragazzo di cui volevi sapere il nome,è Noah..?»
«Noah e basta.Non so il suo cognome.»
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My bully ↠ lrh
FanfictionGli anni del liceo non sono sempre quelli più semplici, c'è chi soffre per amore, c'è chi non va bene a scuola, insomma emergono sempre vari problemi. Lei non era mai contenta di entrare in quell'istituto, non perché avesse paura di incontrare il su...