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«Un'appuntamento?»

Noah non appena entrai a scuola, dove stranamente non subì l'ennesima scenata, si catapultò su di me, o per meglio dire sul mio armadietto. Mi stava chiedendo di uscire con lui, e io sinceramente non capí se mi stesse prendendo in giro, o se faceva sul serio.
Tuttavia, non ero davvero entusiasta di questa proposta.

«Si, Emily. Non scherzo.»

Forse era la prima volta che un ragazzo che mi chiedeva di uscire, d'altronde Noah è un bellissimo ragazzo, e -per quanto gli avevo parlato- non aveva neanche un carattere così male.

«Senti Noah, non sono in vena di prese in giro.» lo liquidai e feci per andarmene; avevo già i miei problemi a cui pensare.

«Non scherzo. Ti trovo una bella ragazza e perché non invitarti ad uscire?» la sua bocca si allargò in modo tale da far spazio al suo sorriso a trentadue denti, un bel sorriso.

«Non saprei» forse non era lui il ragazzo con chi volevi avere il mio vero appuntamento, non so, c'era qualcosa che non mi tornava in lui.

«Dovrei andare in classe, dammi una risposta.»

Appoggiò le sue fini e sottili labbra sulla mia guancia sinistra, emettendo un suono così dolce nel sentirlo. Sorrisi spontaneamente a quel gesto, quel ragazzo era veramente dolce, non capivo il perché non riuscissi ad accettare. Non ero mai stata una ragazza che riusciva a mentire, e non potevo dire di sì se non me la sentivo, avrebbe pensato che lui mi piacesse.

* *
«Spiegami, questo ragazzo che conosci appena ti ha chiesto di uscire?»

«Esatto.»

«Fantastico no?» Amy era quasi più felice di me, anche se non potevo considerarmi veramente felice.

«Lui è davvero molto simpatico e carino, ma sento che, come dire, non è con lui che voglio il mio primo appuntamento.»

«Non accettare. Sai se è veramente il tuo primo appuntamento converrebbe averlo con la persona che ti piace veramente. A quanto vedo che non sei neanche felice che lui ti abbia chiesto di uscire insieme.»

Non avrei accettato, avrei sicuramente bruciato l'unica possibilità di conoscere un ragazzo o di avere l'occasione di ricevere il mio primo bacio -anche se non ne ero così sicuro, comunque era una cosa a cui tenevo poco conto, anche se a dirla tutta non ci tenevo ad avere il primo bacio con lui- .

Luke Pov's.
L'ora di pranzo la passavamo come al solito nostro, al tavolo infondo al giardino, cioè nell'angolo dove si trovano tutti i gruppi popolari della London High School, che nome originale per una scuola di Londra, no?

Al mio solito non mangiai niente, di certo la presenza di Alyssa che mi ronzava in torno come un moscerino non mi dava tanto piacere, tanto che mi fece passare la voglia di mangiare.

«Luke, dopo stiamo insieme?» come al suo solito, iniziò la nostra conversazione con un'ovvia proposta di sesso.

«Non credo, ho gli allenamenti.» ed era vero, tenevo più agli allenamenti di calcio che a fare del sesso con lei, tanto era come sempre.

«Oh, capisco.»

Notai Emily uscire dal grande portone della scuola mentre stringeva un libro, suppongo suo, sotto il suo seno, facendolo diventare molto evidente, anche se lo nascondeva con le sue, a dir poco, enormi felpe.
Cercai di capire che libro avesse fra le braccia, ogni settimana ne aveva uno diverso: mi sono sempre chiesto come facesse a finirli così in fretta.
Era in compagnia di quella ragazza nuova, era molto bella a parer mio; era poco più alta di Emily, gli occhi di un nocciola scuro e i capelli, seppure raccolti da una spettinata coda proprio come quella di Emily, si poteva ben notare che li avesse lunghi e mossi.

My bully  ↠ lrhDove le storie prendono vita. Scoprilo ora