La porta grigia di quella classe in cui ero nascosta venne sbattuta violentemente, e lì sentì dei passi avvicinarsi.
Ero nascosta sotto una cattedra, ed essendo molto minuta e bassa, ci riuscì alla perfezione.
Fu l'unico momento in cui mi vantai della mia statura, ma per poco, dato che, chi era entrato in quella classe mi aveva già notata, visto che i passi erano sempre più vicini alla cattedra, che a mia sorpresa era colorata, come la stanza.
Era strano vedere qualcosa di colorato in quella scuola, era tutto grigio, ed era molto bella, rossa.«Emily?» a distrarmi dai miei pensieri fu la sua voce. Non avrei risposto, perché forse non mi aveva neanche vista, in ogni caso, volevo evitare qualsiasi tipo di tortura.
«Oh andiamo, so benissimo che sei la sotto, vedi di uscire.»
Uscì senza nessuna fatica da sotto quella cattedra; lisciai per bene i miei jeans neri, per poi iniziare a puntare i miei occhi su i suoi.«Perché mi eviti?»
Rimasi pietrificata, non mi aspettavo questa domanda, in realtà non mi aspettavo neanche una domanda. Il mio sguardo scattò subito nel suo, e i miei occhi color nocciola si incastrarono con i suoi, erano di un azzurro più scuro quel giorno.«Io non ti evito.» abbassai lo sguardo;
«Si che lo fai. È per il bacio?»
«No, Luke. Era solo un bacio.» cercai di non far notare il fatto che fossi imbarazzata. Non era solo un bacio per me, era stato il mio primo bacio. Notai che cominciò ad avanzare verso di me, e iniziai ad agitarmi.
Perché diavolo ero sempre così nervosa quando l'avevo di davanti?«Solo un bacio?» ormai aveva il viso completamente difronte al mio: lo guardai per qualche secondo, notai che aveva gli occhi fissi sulle mie labbra, e nel mentre torturava con i denti il suo labbro inferiore, tirandolo.
E neanche dopo qualche secondo decise di far combaciare per la seconda volta le nostre labbra, iniziando ad accarezzarle, nella speranza che ricambiassi.
Io rimasi semplicemente immobilizzata, forse per volere della mia testa che non perdeva tempo a ricordarmi che cosa stesse succedendo, e con chi.Involontariamente avvolsi le braccia attorno al suo collo, mentre lui mi cinse la vita con le sue braccia. Sentì come se un barattolo pieno di farfalle si fosse liberato dentro il mio stomaco, e che una mandria di elefanti abbiano deciso di ballare dentro quest'ultimo.
Ho letto dai vari libri che queste sensazioni si provano quando una ragazza è perché prova qualcosa del ragazzo che sta baciando.
Be' io non credo che provassi qualcosa nei suoi confronti, se non attrazione fisica, credo.* *
Amy pov's
«Ashton, puoi gentilmente spostarti?» stavo cercando di rimanere del tutto calma, ma mi era difficile dato che si era piazzato davanti alla porta della classe in cui ero riuscita ad entrare, e mi venne un colpo vedendo che Emily non fosse con me.
Ma prima che potessi uscire da quella classe e andarla a cercare, Ashton mi si presentò dentro la classe, chiudendo la porta alle sue spalle.«Mi sposto se mi da un bacio.» ancora con questa storia? Aveva insistito anche il giorno dopo la festa, e mi ero limitata a dargli un bacio sulla guancia, anche se lui -ovviamente in ritardo- si era girato, così che gli dessi un bacio sulle labbra.
«Ashton, se non ti sposti dai coglioni di arriva un calcio lì, pur sempre se ne hai.» incrociai le braccia al petto, e solo dopo mi resi conto di ciò che mi feci scappare. Sapevo che fosse qualcosa che ai ragazzi faceva incazzare sul serio, e il sul suo volto oltre una leggera rabbia non emanava altro.
Cominciai ad indietreggiare, cercando di fare un sorriso innocente, mentre lui avanzava il passo.«Ripeti, dai.» era offeso, e molto arrabbiato;
Prima che mi raggiungesse, lo sorpassai alla svelta, così da raggiungere la porta.
Ma con la fortuna che avevo, la porta era chiusa a chiave da quel genio dai capelli disordinati, e la maniglia s'era andata a farsi fottere, come la situazione del resto.
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My bully ↠ lrh
FanfictionGli anni del liceo non sono sempre quelli più semplici, c'è chi soffre per amore, c'è chi non va bene a scuola, insomma emergono sempre vari problemi. Lei non era mai contenta di entrare in quell'istituto, non perché avesse paura di incontrare il su...