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Mi stavo incamminando verso casa mia, dato che ero riuscita a scappare da quella casa, in cui giurai di non entrarci più.

E mi venne anche in mente che, alla fine, non avevo organizzato nulla per la festa che avrebbe dato Luke, mi aspettavano sicuramente calci e pugni ovunque, ma non potevo restare ancora lì, sarei quasi sicuramente impazzita.
E poi Michael faceva troppe domande, e Calum fissava troppo, facevano entrambi paura. Non si erano neanche accorti che fossi scappata, erano troppo impegnati a guardare American Horror Story per darmi attenzioni, e a deprimersi per il fatto che Violet avesse mandato via Tate.

Arrivata a casa, buttai bruscamente lo zaino vicino le scale, e mi affrettai a salire le scale, così da arrivare in camera mia e buttarmi sopra il mio comodo letto. Ma, come sempre, qualcosa impedì il mio relax totale, qualcosa colpiva violentemente sulla mia finestra.
Mi alzai sbuffando, curiosa di vedere chi fosse a interrompere il momento tra letto e me.

Una volta aperta la finestra, una chioma dai capelli rossi, e una dai capelli mori cominciarono ad urlare il mio nome, e Michael, da ragazzo intelligente qual era, tirò un'altro sassolino, così da colpirmi la fronte.

«Oh, Steeve scusami.» ma insomma, pure a casa mia erano venuti? Pensavo che almeno era l'unico posto in sarei stata più tranquilla.

«Micheal sei un idiota.»

«Ci apri?» Calum mi guardava con ma stessa faccia di un cucciolo dentro la gabbia di un negozio di animali, e io non seppi che cosa rispondere.
Erano i suoi migliori amici, ma di certo non erano come lui ed Ashton. Sapevo che forse mi potevo fidare di loro, sono gli unici nel gruppo di Luke che non hanno mai alzato un dito su di me, ma erano pur sempre i loro migliori amici.

«Perché dovrei?»

«Perché..»
Sembrò pensarci su, e alla fine riaprì la bocca.

«-Oh dai,apri questa porta Emily.»
Sbuffai e chiusi la finestra violentemente, aprì la porta di camera mia e cominciai a scendere le scale di corsa, non curandomi di un possibile incidente.

* *
«Che ci fate qui?» sbuffai, per poi chiudere il portone di casa.

«Dacci un motivo valido perché dovevamo restare in quella casa a respirare la stessa aria di Alyssa Morgan.»
Michael si buttò a peso morto sul comodo divano di pelle nero del mio salotto.
Ridacchiai, sapevo benissimo che nessuno del gruppo di Luke sopportasse Alyssa Morgan, non che mezza scuola l'amasse, non la sopportava nessuno al dire il vero, se non qualche maschio in piena fase ormonale.

«E poi..»

«Verrai alla festa stasera?» Calum interruppe il rosso, che poco ma sicuro, stava per chiedermi la stessa cosa, suppongo.

«Quella di Luke? Non credo.»

«E perché mai?»

«Luke mi aveva ordinato di preparare il tutto per la festa ma, non ho fatto proprio niente, e non mi va di essere picchiata davanti a persone che non fanno neanche parte della scuola.» Spiegai ai due, annuirono e il rosso si alzò, venendo verso la mia direzione, mettendo una mano sulla mia spalla.

«Tu verrai a quella festa, che ti piaccia o no.»

«Stai cercando di costring-»

«Sappiamo cosa dirai -mi interruppe Calum- e non ti preoccupare, se Luke o Ash faranno qualcosa, ti difenderemo.»

«Hai della nutella?»

Ci girammo e notammo che Micheal osservava la scena dal tavolo della cucina, con un tanto del mio cibo intorno a lui.

Il mio cibo.

* *
«Quindi fammi capire, non hai intenzione di andare a quella festa, anche se te l'hanno pregato due ragazzi che sono altamente stuprabili?» Amy ripeté queste parole incredula, cercando di realizzare se ciò che ha detto fosse veramente reale.

«Amy, l'hai già detto tre volte, hai capito.» mi alzai andando verso il bagno ridacchiando, quella ragazza mi guardava ancora incredula, cosa c'era di così strano?

«Eh no, noi andremo a quella festa, stupida.» si alzò affermando la sua borse, girò i tacchi così da uscire dalla mia stanza. La guardai divertita, era davvero buffa la sua reazione.

«Non ho il vesti-»
Si girò nuovamente guardandomi, per poi zittirmi, interrompendomi.

«Sto tornando, okay? Sto solo andando a prendere dei vestiti.»
Non mi lasciò ribattere che chiuse la porta di camera mia, lasciandomi in un silenzio tombale.

My bully  ↠ lrhDove le storie prendono vita. Scoprilo ora