Capitolo 4

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Metto il pigiama prima ad Alana cercando di non svegliarla, una tutina intera facile da mettere, poi metto i pantaloni e la magliettina a Mateo che se la ride contento, mentre Junior mette l'altra tutina ad Eva, guardo il più grande "Ora tocca a te mettere il pigiama, quando hai fatto, ti aspetto in camera con papà" il bambino annuisce e fa come gli ho detto. Rientro in camera e Cristiano in quel momento esce dal bagno con solo l'asciugamano legato in vita, io divento rossa e lui ride "Ci conosciamo da questa mattina e già ti faccio questo effetto, sarà una convivenza piacevole" lo guardo con gli occhi sgranati "Cristiano!". In quel momento entra Junior che viene a darci la buonanotte, da un bacio prima al papà e poi a me, esce dalla porta e se la richiude dietro.
"Io vado a farmi una doccia" il portoghese annuisce mentre cerca qualcosa da mettersi in alternativa all'asciugamano, io entro in bagno, accendo la doccia e mi metto sotto il suo getto, mi faccio due sciampi, balsamo e mi insapono il corpo. Esco dalla doccia e mi accorgo di una cosa, non ho il telo per asciugarmi, ora dovrò chiederlo a lui "Cristiano" risponde dalla camera "Mi puoi passare il telo che è sopra al letto, senza guardare" lo sento alzarsi e poco dopo si apre la porta, prova a sbirciare ma lo ammonisco, così torna in camera ridendo.
Esco dopo 15 minuti con ancora il telo in dosso, ma con i capelli asciutti e piastrati, lo vedo steso sul letto, solo con i boxer, mi metto le mani sui fianchi in segno di disperazione "Perché sei mezzo nudo nel nostro letto?" lui mi guarda alzando lo sguardo dal telefono "Perché io dormo così, devo stare comodo di notte" vado verso l'armadio a prendere un pigiama e della biancheria pulita, tornando in bagno.
Esco con indosso la camicia da notte in raso rosso bordeaux di victoria's secrets con sopra la sua vestaglia dello stesso colore, lui si ferma a guardarmi e io inizio a vagare per la stanza "Non solo devo dormire con uno sconosciuto, lui deve essere anche mezzo nudo, e accidenti deve anche guardarmi così" mi guardò con sguardo confuso "Anche tu sei mezza nuda" mi guardai ed era vero.
Tolsi anche la vestaglia, tanto ormai che potevo cercare di nascondere a quella che tra poco più di un mese sarà mio marito, mi infilo nel letto sotto le coperte, e lui mi guarda con il suo solito sorrisetto sghembo.
"Sai, potrei abituarmi ad una vista così tutte le sere" lo guardo tra l'arrabbiata e la sorpresa "Mi sono beccata anche un maniaco, Dio, che ho fatto di male" lui ride e riprende il telefono "Ti dispiace se tengo la luce accesa e leggo un po?" Annuisce, posa il telefono che sta caricando sul comodino, poi si appoggia al suo braccio e si gira verso di me "Lo leggi ad alta voce? a"A me non piace molto leggere, ma magari mi rilassa la tua voce". Prendo il libro "Come si chiama?" leggo il titolo "Non volare via" annuisce "Di cosa parla?" "Di un bambino sordo, della crisi che c'è tra i suoi genitori e della sorella maggiore che lo aiuta facendo di tutto per lui" sorride "Una storia allegra" rido "Mi piacciono queste storie, soprattutto se sono vere, e questa lo è" si accomoda meglio e mi ascolta leggere, in poco più di una mezz'ora si è addormentato, non avrei mai detto che Cristiano Ronaldo russasse.
Metto il libro sul mio comodino, quando mi metto anche io stesa sento bussare alla porta, anche il ragazzo accanto a me si sveglia "Ma chi è a quest'ora?" "Non lo so" dico alzandomi dal letto ed aprendo la porta, sono le 23.40 e mi trovo dava un piccolo Junior spaventato che corre ad abbracciarmi.
"Tesoro cos'è successo?" lui respira velocemente "Ho fatto un incubo tanto pauroso" è ancora attaccato a me "Vieni qui, dormi tra me e papà stanotte, va bene?" lui annuisce e si infila a letto, poco prima di me. Lo abbraccio e ci addormentiamo così, come una bella famiglia felice, quando invece non siamo poi così felici, non ci conosciamo nemmeno, ma migliorerà, forse.
La notte trascorre tranquilla, dormiamo sereni, infatti le 09.00 di mattina arrivano in fretta, mi sveglio, ma non apro gli occhi, sento un peso sul petto ed uno sul braccio, Junior è sul lato sinistro appoggiato al mio petto mentre mi abbraccia e lo stesso fa Cristiano dall'altra parte però appoggiando la testa sulla mia spalla. Apre gli occhi e se li stropiccia "Buongiorno Raquel" sorrido "Buongiorno Cris" sorride anche lui "Vedo che abbiamo fatto progressi sui soprannomi xodó" rido, lui non sa che ho imparato anche queste parole poco usate in portoghese.
"Mi hai appena definito la tua bambina o sbaglio?" mi guarda spaesato "Ho studiato portoghese, te lo avevo detto" fa un gesto con la mano come a dire che si era dimenticato, mi ricordo però che ieri sera non eravamo in queste posizioni "Ma ieri sera Junior non era in mezzo a noi?" annuisce "Di notte è andato in bagno e quando è tornato ha lasciato te al centro perché stavo con il braccio sopra di te" sorrido, aveva messo un braccio sopra di me, sembra una cosa di coppia così romantica.
Junior si sveglia e mi da un bacio sulla guancia, poi striscia sopra a me per tornare in mezzo "Mamma, sei così bella anche appena sveglia, vero papà?" Cristiano mi guarda "Vero, la tua mamma riesce ad essere bella anche di prima mattina" a pensare che ci siamo conosciuti solo ieri di persona, e tra un'ora e mezza abbiamo l'appuntamento per scegliere la torta nuziale, che pazzia è mai questa.
Mi alzo dopo poco, vado in bagno, e dopo quello che hanno detto, mi sento veramente anche da appena alzata, mi do una leggera truccata, correttore, cipria, terra, illuminante e mascara, alle sopracciglia do solo una sistemata e pettino i capelli, sento i due parlare dalla stanza accanto mentre ripasso le ultime ciocche con la piastra.
"Quando uma mulher se apresenta para para você na cama con aquele pijama, isso significa que você a conquistou" (Quando una donna ti si presenterà a letto con quel pigiama, vuol dire che l'hai conquistata) "Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro, non dire certe cose a tuo figlio" i due ridono mentre prendo i vestiti e incito Junior ad andare a cambiarsi, cosa che faccio anche io in bagno. Cris entra mentre mi stavo mettendo la maglia "Scusami, non si bussa?" ride, ma che ridi "Sarai mia moglie a breve, quindi ti dovrai abituare ai miei occhi addosso" rido uscendo dalla camera, cosa che fa anche lui dopo essere andato in bagno "Forza che tra mezz'ora abbiamo appuntamento al negozio, e tu sei ancora in mutande ahh" lui ride ed inizia a vestirsi. Io indosso uno stivale al ginocchio, una gonna nera corta ed un maglioncino corto grigio, oggi non serve il giacchetto, si sta bene con il maglione. Cris indossa in maglione blu scuro, un jeans chiaro e degli scarponi neri, poco dopo anche il bambino arriva vestito con un jeans un maglione bianco, e le nike dello stesso colore. Preparati i più piccoli e lasciati agli animatori, siamo pronti per partire.

L'unione perfetta: Matrimonio con un celebre sconosciuto. ~Cristiano Ronaldo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora