Mi sveglio e mi rigiro nel letto, il posto accanto a me è freddo, vuoto, segno del mancato passaggio da parte di mio marito, o forse quello che era mio marito, non lo so ancora. Scendo le scale dopo aver preso in braccio Eduardo, che dormiva nella culla accanto al mio letto e mi dirigo in cucina, calma piatta, siamo solo io ed il bambino, che una volta messo nella culletta in soggiorno continua a dormire beatamente. Mi faccio un caffellatte, e mi mangio due fette biscottate, questo silenzio è assordante e malinconico, poi finalmente sento il rumore di qualcuno che scende le scale, mi giro, ed eccolo lì, all'ingresso della cucina, bello e assonnato. Vorrei tanto buttarmi tra le sue braccia e baciarlo, ma ha fatto una cosa terribile, stiamo lì a fissarci, nessuno dei due parla, la tensione si può tagliare con un coltello "Buongiorno tesoro" vorrei poterlo chiamare anche io così, ma non ce la faccio "Buongiorno". Si avvicina a me abbracciandomi da dietro "Ho dormito male questa notte senza di te" faccio una smorfia dolorante "Cristiano non fare così, per favore" "Così come? Sto cercando di farmi perdonare" scuoto la testa "Ma non è così che dovresti fare" "E allora come?". Impossibile che a 34 anni non sappia ancora come farsi perdonare, troppo bello e ricco per odiarlo, probabilmente avranno pensato le altre, ma io no, non sono un giochino che lasci a casa quando arriva quello nuovo.
Mi metto davanti alla culla, il piccolo si è svegliato, gioca con le mie mani, sono così piccole a confronto delle mie, ma anche con l'intento di distrarmi non ce la faccio, è come guardare un piccolo Cristiano. "Quindi hai intenzione di non parlarmi tutto il giorno?" non mi giro nemmeno a guardarlo "Se vuoi parlare vai da lei, o sa fare solo altro" "Sembri una bambina, non una mamma, smettila di fare così" lo guardo scioccata. "Perché lei era più mamma quando se ne stava zitta? Ma ti senti quando parli?" vado al piano superiore con mio figlio in braccio, scoppio in lacrime mentre lo appoggio nel nostro, ormai solo mio, letto, mi arriva una telefonata da un numero non in rubrica. Decido di rispondere "Pronto, parlo con Raquel Allegri?" "Si, sono io, chi parla?" "Salve sono Paulo Suarez, un manager, ho sentito che volevi tornare a recitare o a cantare" "In effetti si, mi piacerebbe molto" "Abbiamo in programma un grande concerto, potrebbe cantare tutte le canzoni a cui ha collaborato, cosa ne pensa?". Mi scoppia il cuore "Ne ho già parlato con alcuni, e secondo dei sondaggi, verrebbero centinaia di persone, a Milano. è d'accordo?" sono come una bambina, felicissima, e la tristezza di prima ha lasciato posto alla spensieratezza "Ne parlerò con la mia famiglia, ma conti su di me, quando può mi dia più informazioni, grazie mille" "Grazie a lei Raquel, per la sua famiglia ci sarà un'area vip sptto palco, ovviamente". Inizio a saltellare, Cris entra in camera, deve aver sentito il piccolo urlo che ho emesso "Cos'è successo?" gli metto le braccia al collo e lo stringo forte, inizia a saltare anche lui "Per cosa stiamo saltando?" "Mi hanno offerto di fare un concerto a Milano con tutti i cantanti con cui ho lavorato prima".
"Sono felicissimo per te tesoro, posso abbracciarti o mi picchi?" lo abbraccio, ora sono troppo felice e sarebbe ingiusto rovinarmi il momento, da dietro la porta spunta Junior con i gemelli "Cos'è questa confusione?" Cris prende in braccio i gemelli ed io Junior. "Che la mamma fa un concerto a Milano, tutto suo" i bambini battono le mani e mi abbracciano, quanto gli voglio bene, siamo legati ormai come se fossero figli biologici, ma l'importante è il legame, non sanguigno.Abbiamo pranzato ed i bambini sono in salone a giocare, mentre io sistemo le cose in cucina, Cris è seduto al tavolo e guarda ogni mio movimento, mi sembra quasi irritante. "Senti, tra me e Georgina non c'è più niente, te lo giuro, credimi" mi giro verso di lui e sorrido "Ti devi far perdonare, stupiscimi, fammi sentire amata, compresa, e soprattutto fammi. fidare di te" annuisce e viene verso di me, mi da un timido bacio sulla guancia e sale al piano superiore. Scuoto la testa, chissà cosa si starà inventando, finisco di sistemare e vado dai bambini, Eduardo e Alana sono stesi su quei tappetini con i pupazzetti in rilievo, Junior gioca con le macchinine con Mateo, mentre Eva si è addormentata sul divano. Mi siedo accanto a lei, che mi si accoccola sopra, quando lo vedono Junior e Mateo, il più grande prende uno alla volta i due neonati, ed in poco tempo dormiamo tutti vicini. Cris scende le scale e vede la scena, scatta una foto e la mette sulle sue storie 'As melhores partes de mim' (le migliori parti di me) e poi esce per finire di preparare la sorpresa per la sera stessa. Aveva sbagliato, e lo aveva capito, non era più un ragazzino, era sposato ed aveva una famiglia, non poteva più fare errori del genere, ora che finalmente stava bene.
Mi sveglio una mezz'ora dopo e senza spostare nessuno dei bambini accendo il televisore e lo metto a basso volume, ma vicino a me c'è un orologio svizzero, che vuole la sua poppata delle 16.00, quindi mi alzo e vado dall'altra parte del divano, dove ho il cuscino fatto per allattare. Ma ovviamente il piccolo deve iniziare a piangere e svegliare tutti i fratelli, mi pare giusto, che ricominciano a giocare come se non avessero dormito fino a qualche minuto prima, anche io vorrei essere come loro. Prendo il telefono e chiamo Cris che sembra svanito nel nulla "Ei, dove sei?" "Tesoro, sto tornando a casa, dovevo fare una cosa per te" sorrido e lo saluto, finalmente ha capito come farsi perdonare, a patto che questa sia l'ultima volta ovviamente. Continuo a guardare la tv, che trasmette solo cose che non mi interessano, così inizio a guardare Grey's Anatomy, dal momento che i bambini sono nella cameretta dei giochi, mio marito rientra, si toglie il cappotto e poi viene vicino a me, mi fa mettere comode e poi mi bacia la testa "Non dovresti guardare queste cose con i bambini in casa, è come se noi facessimo" lo interrompo prima che possa finire la frase. "Loro hanno il tasto per mettere in pausa e per spegnere, noi no" così ride e continua a stare lì con me.
![](https://img.wattpad.com/cover/372611492-288-k403486.jpg)
STAI LEGGENDO
L'unione perfetta: Matrimonio con un celebre sconosciuto. ~Cristiano Ronaldo
FanfictionRaquel, figlia di Massimiliano Allegri, vive solo con il papà, dopo che la mamma l'ha abbandonata da piccolissima, ha 26anni, come tutte le bambine ha sempre sognato il matrimonio perfetto, e figli da amare. Tutto questo con l'idea di un uomo che l'...